Storia di un gruppo nato nel 1976 dal coraggio di un’imprenditrice, Marisa Bresciani, e sviluppatosi grazie all’intraprendenza dei suoi figli, i fratelli Ezio e Fabio Amadori. Puntando sull’intreccio tra qualità e rapidità di servizio si è giunti all’importante realtà attuale: un grande laboratorio e undici negozi sparsi tra le province di Brescia, Mantova e Verona

“Tutto presto e bene” si usava dire nei giornali di una volta, quando la bravura dei cronisti nel raccogliere notizie complete di un capo e una coda doveva integrarsi con i tempi di stampa in tipografia. Sono le stesse, tre paroline magiche in cui ci si imbatte scoprendo la storia della 1H Clean, gruppo di lavanderie che opera da 47 anni nelle province di Brescia, Mantova e Verona avendo sin dall’inizio la “mission” di fornire ai clienti servizi di eccellenza nei tempi più rapidi possibili.

Se uno pensa che dietro il presente costituito da dodici lavanderie operative in questo spicchio di Lombardia si cela il classico copione dell’impresa familiare trasformatasi in una normale società di capitali si sbaglia, e non di poco… Perché, nata dai comuni intenti di madre e figli, in quasi mezzo secolo la 1H Clean che dà attualmente occupazione a 65 dipendenti fra tempo pieno e part-time, si è sviluppata restando nel suo cuore impresa familiare, allargata oggi ai nipoti, e strutturata in modo da trasferire a chiunque ci lavori un “concept” di manutenzione del tessile molto preciso, dinamico, fondato su valori condivisi.

Uno di questi è da sempre il fattore tempo, come racconta Ezio Amadori, uno dei titolari di 1H Clean. “Correvano gli anni ‘70 – ricorda Ezio Amadori – io ero ancora un ragazzino, ma già sentivo parlare molto di lavanderia, perché era un settore dove operavano alcuni nostri parenti. All’epoca uno dei temi più dibattuti era proprio quello della velocità del servizio, perché si lavorava con macchine regolate su tempi di distillazione settimanali, e non quotidiani. Finché un nostro cugino importò dall’Inghilterra le prime macchine che distillavano il solvente del lavaggio a secco in ogni ciclo, garantendo una rapidità di consegna prima impensabile”.

“Quella rivoluzione – continua Ezio Amadori – guida anche le scelte di mia madre, Marisa Bresciani, che nel 1976 apre la prima lavanderia del gruppo a Desenzano. Il tempo di diventare maggiorenni, e io e mio fratello Fabio la affianchiamo in azienda, con la fortuna di dividerci perfettamente i compiti: a me toccano gli investimenti tecnologici la direzione commerciale e il marketing, a lui spetta la filiera del lavoro. Con questi ruoli, assieme alla mamma orientiamo lo sviluppo del marchio, a cominciare dall’apertura del secondo negozio, nel 1982, a Salò, sempre in provincia di Brescia”.

In quel primo periodo, come nei successivi quarant’anni, la chiave per comprendere la crescita e il successo di 1H Clean è caratterizzata da una costante capacità di investire in innovazione, e di finalizzare qualsiasi apporto tecnologico alla qualità di un servizio artigianale. “Sempre con il pallino di fornire ai clienti risparmio di tempo nella gestione dei propri capi – precisa Ezio Amadori. -È per questo che siamo stati pionieri nell’introduzione delle macchine per lo stiro, prima dei pantaloni e poi delle camicie, sapendo come lo stiro trovi sempre meno posto nella vita di una qualsiasi famiglia”.

I frutti di queste attenzioni si vedono nei dodici negozi via via aperti nel territorio. Un’autentica “costellazione”, dove attorno alla stella più grande, i mille metri quadrati del laboratorio di Padenghe del Garda, ruotano le altre undici strutture, ovvero le quattro lavanderie autonome 1H Clean di Castiglione delle Stiviere, Ghedi, Montichiari e Peschiera del Garda e i sette centri di “ritiro e consegna” AmaClean: due aperti a Brescia, così come a Desenzano, oltre a quelli di Concesio, Rivoltella del Garda e Salò.

È uno sviluppo ovviamente favorito dalla crescita della famiglia, secondo un quadro dove il laboratorio di Padenghe è seguito daland la moglie di Ezio Amadori, Laura Arrighi, assieme ai loro figli Luca e Matteo, mentre Fabio, affiancato dalla sua famiglia, cura la gestione dei quattro negozi autonomi. Peraltro, distribuire capitale umano e risorse tecnologiche risulta coerente con la capacità di visione che continua a guidare il brand. “In un mercato dove la domanda di pulito di qualità rimane costante e diffusa – chiarisce Ezio Amadori – la forte diminuzione di lavanderie in corso ormai da un decennio obbliga chi resta a diventare sempre più competitivo. Grazie agli spazi e alla dotazione del laboratorio di Padenghe abbiamo iniziato a collaborare con la Macpi nella progettazione di nuove macchine per lo stiro”.

“Nello stesso tempo – prosegue Amadori – bisogna ampliare lo spettro della propria offerta, che deve necessariamente dare risposte ai nuovi servizi richiesti dal territorio. Per fare un esempio, senza bisogno di trasformarci in una lavanderia industriale, abbiamo già le macchine e il know how con cui lavare i camici del personale sanitario delle Terme di Sirmione”.

Forti di una storia aziendale in continuo divenire, alla 1H Clean puntano ad avere un futuro importante quanto il loro passato. “È per questo – conclude Ezio Amadori – che guardiamo con interesse alle prospettive aperte dall’avvio dei due negozi di Brescia. Un grande capoluogo di provincia è infatti soggetto a uno sviluppo dei servizi sempre più digitalizzato, differenziato e tendenzialmente distribuito sulle 24 ore piuttosto che sulle 8 canoniche”. D’altra parte, non ci sono alternative per continuare a fare “tutto presto e bene”. •

di Stefano Ferrio
DETERGO Magazine # Settembre 2023