La storia di questo negozio del Trevigiano inizia dalla bravura di una giovanissima stiratrice. Che quando lascia l’azienda per cui lavora, viene convinta dalle clienti a mettersi in proprio. Oggi l’impresa di Roberta Marzella brilla per trattamento dei capi di alta moda, macchine totalmente “green” e sistema gestionale a misura di cliente
Questa è una storia ritmata da applausi. Una storia che comincia nel momento in cui, sulla soglia del suo splendido negozio di lavanderia R.M., aperto a Oderzo, provincia di Treviso, Roberta Marzella rivela: “Sono state le mie clienti a convincermi ad avviare questa attività”. Imprenditrice per acclamazione, dunque, come succede quando il consenso ottenuto da un candidato a una qualche carica è tale da rendere vano qualsiasi voto dato nel segreto di un’urna. Semplicemente lo si elegge con l’applauso di tutti. “A furor di popolo”, come si usa dire. Qualcosa di analogo riguarda la signora Roberta. Che, per svelare l’arcano, può solo raccontare la propria storia, iniziata quando da bambina si innamora dell’acqua, della Natura, di quanto le comunica una terra florida e appassionante come la natia Marca trevigiana.
“Con questo spirito – ricorda Roberta Marzella – a 15 anni sono a lavorare in una lavanderia qui vicino, a Ponte di Piave. E a 17 mi ritrovo ad avere imparato quanto serve perché il titolare mi affidi la conduzione di un punto di recapito, dove la clientela consegna e ritira i capi”. “Tra le cose che ho appreso subito – continua Roberta Marzella – c’è quella che amo chiamare l’arte dello stiro. La si pratica quando, dopo il lavaggio, il capo trattato dal ferro deve tornare come nuovo nell’aspetto, nelle linee, nel comfort. Una camicia nemmeno va portata in una lavanderia se non le viene restituita una perfetta vestibilità”. Un’artista dello stiro. Così si fa conoscere Roberta Marzella nei cinque anni in cui presta il suo servizio in questo negozio. Poi la vita la chiama altrove: un matrimonio, un figlio, un identikit da casalinga. Solo che di lei non ci si dimentica.
“Sono le clienti del negozio in cui ho lavorato a cercarmi – racconta la titolare di R.M. – soprattutto se hanno bisogno dello stiro di un vestito prima di una cerimonia, di una festa, di un matrimonio. In questo modo, particolare non secondario, ho la possibilità di seguire in tempo reale la storia e l’evoluzione dell’alta moda, perché mi vengono affidati solo capi firmati o sartoriali. Spesso si tratta di sfide, però scopro quanto mi piacciono”. Uno stiro dopo l’altro, il ritmo si fa sempre più intenso e ricco di soddisfazioni. Finché la vita cambia di nuovo – sennò che vita è? – e Roberta Marzella si ritrova di fronte alla possibilità di tornare nel mondo della lavanderia, ma stavolta da titolare di un esercizio. Sono i quaranta metri quadrati del negozio che diciassette anni fa la neo-imprenditrice artigiana apre al numero 25 di via Altinate, nel centro di Oderzo, successivamente raddoppiati con l’allargamento in un sito adiacente.
“Una scelta importante e naturalmente rischiosa – confessa a cuore aperto, nel suo stile – ma di certo non l’avrei fatta senza il sostegno appassionato e meraviglioso delle mie clienti che sembravano aspettare solo l’apertura di un mio negozio dove portare finalmente i loro vestiti”. A questo punto la lavanderia R.M. apre i battenti con un unico obiettivo, che si chiama “qualità totale”. Perché, coerentemente con quell’amore per la Natura che si porta dentro sin da bambina, Roberta Marzella investe in una doppia sfida. “Non punto solo a trattare capi d’alta moda a livelli di assoluta eccellenza, risolvendo problemi come quelli legati alle mescole dei tessuti o alla loro termo-saldatura – rivela – ma anche a farlo con macchine e prodotti il più possibile green, sostenibili, finalizzati alla tutela dell’ambiente”.
“All’inizio mi sembra di predicare nel deserto – continua la titolare di R.M. – perché nessuno è in grado di fornirmi quanto chiedo, ma ben presto il mercato inizia a evolversi nella direzione che mi auguravo io. Tanto che oggi sono felice di poter utilizzare una lavatrice a secco in grado di trattare magnificamente i capi di alta moda con un solvente ecologico chiamato Intense, che non deriva dal petrolio, ma da una sintesi di elementi naturali”. Tutto, dentro R.M., è finalizzato a una qualità tendente alla perfezione. Vale anche per le opportunità offerte dalla tecnologia, come la app grazie a cui il cliente segue in tempo reale il trattamento di un proprio abito, e come quel sistema gestionale GL 2020 Bologna grazie a cui ogni processo di lavorazione ricorda l’ingranaggio del più sofisticato meccanismo d’orologeria.
Ma, una volta detto tutto ciò, va specificato che l’unicità di R.M. non esisterebbe senza quel fattore umano, quel composto di dedizione e passione per cui le clienti della signora Roberta tanto hanno insistito pur di vederla all’interno di un suo esercizio. Che se nel 2023 funziona così bene è anche perché la titolare gli ha dato un’inconfondibile impronta di bottega familiare, dove il figlio Elia Zanchetta si occupa dell’amministrazione e la sua fidanzata Giulia Boccato affianca Roberta in negozio.
Gli applausi continuano. •
di by
STEFANO FERRIO
DETERGO Magazine # Ottobre 2023