
Da un’idea nata durante una vacanza al mare all’attuale gruppo, formato da otto negozi, due laboratori e cinquanta punti di consegna, scorrono fra l’Umbria, le Marche e il centro Italia i 26 anni di una storia aziendale vincente. Il cui protagonista, per aggiornare 50 dipendenti a un mercato in costante evoluzione, guarda alla competitività trasmessa dai grandi allenatori alle proprie squadre
“L’imprenditore oggi? Somiglia molto all’allenatore di una squadra” se ne viene fuori a un certo punto Stefano Pierotti, imprenditore titolare della Pierotti Laundry Network Group, nato a Gubbio, in Umbria.
Considerando che a darsi da fare ha iniziato giovanissimo, in un mondo per lui tutto da scoprire, ritrovandosi oggi alla guida di un gruppo da cinquanta dipendenti, non è difficile credere a Stefano Pierotti. Soprattutto quando chiarisce ancora meglio: “In ventisei anni ho visto questo indotto cambiare continuamente, anche in modo radicale. E’ un movimento incessante, dove occorre prevenire i tempi e adeguarsi in positivo a situazioni nuove, e dove l’unico sviluppo possibile dipende dalla capacità di coinvolgimento di tutto il gruppo sulle scelte da compiere, sulle soluzioni da adottare. Ciò significa essere sempre in relazione, aggiornare tutti in tempo reale, trovare intesa immediata sulle strategie da seguire. Per questo mi sento molto affine a un allenatore, il classico coach che traccia sulla lavagna gli schemi da mettere in pratica per vincere la partita, ogni volta con le sue incognite affrontate da stratega”.
Un coach vincente, non c’è che dire. Uno partito da zero, nel 1990, per arrivare a un presente in cui è titolare di Pierotti Group, galassia aziendale che comprende la catena Lavanderia Primavera, composta da otto sedi sparse fra Umbria e Marche, oltre a due strutture industriali di alta specializzazione come il Centro Lavaggio del Tappeto, e Labor Wash, il cui core-business sono gli abiti di lavoro.
“Tutto iniziò durante una vacanza al mare, in Abruzzo” ricorda Pierotti al momento di spiegare quale cammino lo abbia portato a questo ruolo- chiave per così tanti dipendenti. “In quell’estate dell’89 – continua – conobbi una coppia di signori milanesi che stavano per cedere un supermarket di loro proprietà per avviare una lavanderia. Quei due avevano le carte in regola per spiegare come fare business, per cui, una volta rientrato a casa, iniziai subito ad acquisire informazioni sull’avviamento di una lavanderia. Dopo avere schivato un paio di classiche bufale per principianti, mi imbatto nell’opportunità che un anno dopo, il primo ottobre 1990, mi porta ad aprire una lavanderia a Gubbio. Primo giorno di lavoro, un milione di lire di incasso… in cassa avevo la prova che quella era decisamente la mia strada”.
E da allora oggi si è rivelata una via che ripercorre la storia del settore. “Per dieci anni – conferma Stefano Pierotti – in un mercato caratterizzato da una domanda diffusa e in crescita continua, ho moltiplicato sedi e mezzi, fino a gestire quindici lavanderie e sette furgoni per le consegne a domicilio. Poi, nel 2000, capisco che potevo fare tesoro di una così intensa esperienza sul campo iniziando a lavorare per conto terzi. Per cui, progressivamente, cedo quei primi negozi, e avvio due laboratori industriali dedicati rispettivamente alla cura dei tappeti e alla gestione degli abiti da lavoro”.
Solo che per un vero coach, per un imprenditore che guarda idealmente all’esempio di un Con
te e un Mourinho sui campi da calcio, è sempre tempo di nuove sfide. “Torno anche ad avviare attività di lavanderia – racconta Stefano Pierotti – ma
con un’ottica completamente diversa a quella degli anni ’90. Capisco cioè che in un mercato più selettivo e ristretto di prima, al negozio di quartiere, radicato in uno specifico territorio, si sostituisce una struttura-format in grado di attecchire in molteplici località, a patto di garantire servizi di qualità a prezzi concorrenziali. Mi concentro su un’idea di network il più possibile fluida, ma anche concreta”.
Inizia così il successo di Lavanderia Primavera, aperta fino a oggi in otto sedi: tre a Gubbio e una ad Ancona, Fano, Gualdo Tadino, Senigallia, Umbertide. Avendo sempre l’accortezza che i campionati si vincono lavorando su quantità e qualità nello stesso te
mpo. Ciò significa da una parte dotarsi di un’interfaccia aziendale in grado, dal 2014, di servire cinquanta punti di consegna della catena di supermercati Carrefour, e dall’altra non rinunciare mai a rapporti personalizzati con singoli clienti, a cui destinare nei prossimi mesi un’apposita app da gestire via Facebook o Smartphone, in modo da facilitare il più possibile servizi mirati e accessibili.
Una cura dell’utenza che affiora anche nel blog aziendale, ricco di consigli inerenti tutta la vita domestica di un nucleo familiare dei nostri giorni: dall’arte del “decluttering” grazie a cui fare ordine nell’armadio di casa alle regole con cui stendere i panni nel modo più ottimale. “Perché in questo mondo sempre più frenetico e imprevedibile – conclude Stefano Pierotti – anche il cliente, prima ancora del servizio cerca una parola, un consiglio”.
Ecco dunque a voi Stefano Pierotti, imprenditore “Lavandaio” che prima di tutto pensa ad essere il coach della sua squadra perché solo così oggi si può fare gol!
di Stefano Ferrio
Rivista Detergo Aprile 2017