Dipendenti fidelizzati ed emotivamente coinvolti, anche tramite una coach-osteopata. E clienti curati attraverso relazioni strettamente personalizzate. Così quest’azienda del Grossetano è diventata punto di riferimento per alberghi e ristoranti di tutta la Toscana. Con un parco-macchine costantemente aggiornato
“Ci avvarremo presto di una coach osteopata a cui affidare la salute dei nostri dipendenti, perché il loro benessere è decisivo per la qualità dei servizi che garantiamo. A dimostrazione che la nostra lavanderia cresce investendo soprattutto sul fattore umano. Quest’ultimo va inteso sia come forza lavoro, fidelizzata e pienamente coinvolta nella mission aziendale, sia come clientela, con la quale i rapporti sono sempre curati, personalizzati, mirati a condividere nuovi traguardi in termini di qualità ed efficienza”.
Così esprimendosi, Irene Soddu, con i suoi 25 anni, la sua energia e la sua creatività, si presenta come la miglior testimonial possibile per l’azienda di famiglia, la lavanderia industriale Soddu che, dalla sua sede di Campagnatico, in provincia di Grosseto, serve tutta la Toscana, realizzando una “mission” d’impresa mirata soprattutto al settore dell’accoglienza turistica. Grandi hotel della riviera tirrenica, pregiati ristoranti e trattorie di provincia, rinomate stazioni termali: molta dell’eccellenza toscana in fatto di strutture alberghiere e ristorazione sfoggia il brand Soddu, rinomato anche fuori regione, ad esempio in Lazio, come uno dei propri più autorevoli biglietti da visita.
“Ma tutto nasce da un’esperienza quotidiana basata sulle relazioni, e sulla curiosità intesa nel suo senso più positivo, come attrazione verso ciò che di nuovo crea benessere, migliori sinergie tra impresa e clienti – racconta Irene Soddu. – Così è stato sin dagli inizi, quando mio padre, Carlo Soddu, ha potuto fare le sue considerazioni sull’indotto della piccola azienda di famiglia, la bottega di sartoria e ricamo tenuta dai miei nonni. Da loro si servivano anche alcuni alberghi della zona, e papà colse l’importanza di poter noleggiare loro la biancheria di cui si servivano”.
Nata “sul campo” nei primi anni ’90, la lavanderia Soddu acquisisce presto dimensioni “industriali”, divenendo punto di riferimento per hotel e ristoranti in un raggio sempre più esteso. “Sin dal primo momento – continua la figlia del titolare – sono emersi due valori trainanti. Uno consiste nell’importanza di crescere assieme a dei dipendenti che sono innanzitutto dei collaboratori, in grado di contribuire con la loro esperienza allo sviluppo dell’impresa, e in tal senso qui siamo molto fieri di avere ancora al nostro fianco tanto personale che c’era quando la lavanderia veniva avviata. L’altra risorsa da sempre coltivata è la personalizzazione del rapporto con il cliente. Un esempio lampante viene dalle terme di Saturnia, che ogni anno riforniamo di biancheria nuova nei colori, nel disegno, negli accessori. Perché sappiamo che nulla è secondario in un servizio come il nostro: quando servi dei grandi alberghi, anche la cura nel caratterizzare un marchio sul taschino dell’accappatoio crea riconoscibilità, aiutando un domani il cliente di quell’hotel a ricordare dove è stato e gli piacerebbe ritornare”. In quest’ottica trova posto la fresca acquisizione da parte della Soddu di una macchina per il trattamento dei capi rotondi, soprattutto le pregiate tovaglie da ristorante.
Da una filosofia del genere discende un’organizzazione del lavoro in cui qualità, oltre a macchine d’eccellenza, significa certificazioni in grado di testimoniare la validità di una filiera basata su trasparenti norme di salute e tutela ambientale, a cominciare da una rigorosa separazione fra capi sporchi e lavati. “Perché chi entra nella lavanderia Soddu – conferma Irene Soddu – deve capire subito che si tratta di un’azienda costantemente fondata su valori di sostenibilità a cui oggi non possiamo rinunciare per il bene di tutta la comunità in cui si opera. Ciò significa riciclo quotidiano del 70% dell’acqua integrato dal 30% di acqua piovana, caldaie alimentate da energia rinnovabile, impianto fotovoltaico sul tetto”.
Benessere globale, questo amorevolmente coltivato alla Soddu. Dove, durante la stagione turistica, si arriva a contare su 100 dipendenti. Un patrimonio inestimabile, secondo la filosofia aziendale. “Infatti – conferma Irene Soddu – nostra cura è quella di ottimizzare le risorse umane, a cominciare dal benessere di chi lavora assieme a noi. Ciò significa ritmi e turni pensati nel migliore dei modi, posture di lavoro tutelate dagli stress, routine ridotta al minimo indispensabile, così da tenere sempre desta una soglia di interesse”.
“A tal fine – conclude questa giovane manager, nata assieme alla lavanderia di famiglia – quando si è profilata la possibilità di giovarsi periodicamente della consulenza di una coach-osteopata, Patrizia Patanè, che lavora molto sulle emozioni e l’empatia delle persone, ci è parsa un’occasione imperdibile per proseguire lungo una strada per noi irrinunciabile. E’ davvero un dono poter contare su dipendenti motivati e sereni. Un dono che alla lavanderia Soddu vogliamo tenerci stretto”.
di Stefano Ferrio
RIVISTA DETERGO
FEBBRAIO 2017