Sulle orme di una madre lavandaia, iniziando nemmeno trentenne, Andrea Colombi ha avviato nella sua Carrara un’azienda per la lavorazione ad acqua tramite cui servire ristoranti e aziende della zona. E un bel giorno, dopo avere messo a fuoco i reali bisogni del mercato lavando e stirando assieme ai propri dipendenti, ha adattato un pezzo della fabbrica a pulitintoria dove servire utenti privati. Che dalle loro abitazioni ora si recano in zona industriale a portare e ritirare i capi, pur di giovarsi di un servizio così professionale
E’ un evoluto e minuzioso senso della misura a ispirare e governare la storia della lavanderia industriale Colombi, ben nota ad alberghi, ristoranti, aziende e società sportive di Carrara e provincia. Lavanderia industriale, che noleggia, lava e stira importanti quantità di capi e di tovagliato, ma da un anno a questa parte anche a secco, orientata a servire esclusivamente il proprio territorio, e organizzata come una squadra di cui, tanto per soffermarsi alla terminologia sportiva, il trentottenne Andrea Colombi, prima ancora che “il titolare”, è “il capitano”.
“Quando serve, lavo e stiro di persona la biancheria – precisa Andrea Colombi – perché trovo importante partecipare attivamente alla vita quotidiana dell’azienda. Infatti, solo la condivisione dei turni e delle lavorazioni mi consente di stare a contatto continuo con la realtà dove devo misurarmi assieme agli otto dipendenti che operano assieme a me. I quali, tanto per chiarire, sono assunti a tempo indeterminato, il che significa che lavorano qui dentro tutto l’anno, senza alcuna assunzione stagionale”.
“Anche questa – continua Colombi – è una linea in cui si rispecchia la filosofia della nostra lavanderia, dove siamo tutti coinvolti nella produzione di alta qualità. Perché la qualità è l’unica ragione che ci fa riconoscere e scegliere dai nostri clienti. Tanto è vero che, quando un anno fa abbiamo deciso di offrire anche il servizio di pulitura a secco per famiglie e privati, ci è bastato adibire a tal fine un angolo del capannone, senza bisogno di aprire un negozio in centro. I clienti sono arrivati subito”.
Andrea Colombi è comprensibilmente soddisfatto di narrare una storia in cui, dopo non pochi sacrifici, i conti gli tornano in pieno. “Tutto è cominciato un giorno del 2010, durante un lunghissimo pranzo di nozze – racconta. – Io ero un ventinovenne che aveva già accumulato una discreta esperienza nel mondo del lavoro, solo che mi sentivo insoddisfatto perché volevo tentare qualcosa di mio con cui farmi conoscere e apprezzare”.
Che cosa di meglio, allora, dell’incamminarsi con le proprie gambe lungo una strada già percorsa in famiglia? “Già, perché a quel punto mi sono sentito fino in fondo figlio di mia madre, Simonetta Morelli – rivela l’imprenditore toscano – una che a 15 anni già lavorava in una lavanderia, e che a 18, appena diventata maggiorenne, ha fatto il grande passo di mettersi in proprio, avviando la pulitintoria Candor, aperta fino al 2018. I suoi consigli, così come quelli di mio padre Domenico, oltre al sostegno di mia moglie Cristel, sono stati decisivi. Con loro alle spalle, ho potuto lanciarmi in quest’avventura, optando subito per il lavaggio ad acqua e il settore del lavaggio industriale”.
I nove anni trascorsi da quell’estate del 2010 hanno insegnato un sacco di cose ad Andrea Colombi, con il risultato concreto di portare la sua impresa a lavorare non più sui cento metri quadri iniziali, ma sugli attuali cinquecento. “Innanzitutto ho imparato a fare della qualità l’unica ragione d’essere di questa attività – chiarisce l’imprenditore – con una serie di scelte conseguenti. Per cui dipendenti fissi e fidelizzati, giornate da lavoro da 8 ore, e non più di 15, portafoglio di 50 clienti qualificati sul territorio di Carrara, lenzuola noleggiate a equo prezzo di mercato e non più svendute per assecondare quella guerra al ribasso che sta distruggendo parte del nostro settore, confronto aperto e continuo con fornitori di macchinari simili più a consulenti che a venditori”.
“Con il tempo ho imparato a ottimizzare l’uso delle macchine – rivela Andrea Colombi. – Ad esempio, so come far fruttare appieno un mangano che produce due quintali di biancheria stirata all’ora, e lo faccio funzionare in modo da ripagarmi sempre del suo costo”.
E con il tempo è giunto anche il momento di destinare al lavaggio a secco parte del capannone, così da ritirare e consegnare non solo biancheria e tovagliato per alberghi e ristoranti, ma anche capi di guardaroba delle famiglie di Carrara. “Una scommessa vinta – commenta Andrea Colombi – perché fatta a ragion veduta, sapendo che la lavanderia di qualità è un servizio in via di estinzione per tutti. Infatti, non appena aperto il bancone del secco, i clienti sono arrivati in massa, e oggi possiamo davvero dire che la lavanderia Colombi serve un intero territorio”.
Ecco dove porta, alle soglie del 2020, il senso della misura.
di Stefano Ferrio
DETERGO
DICEMBRE 2019