“Per il semplice fatto che risolviamo i problemi di ogni tipo di cliente” spiega Giuliano Giovini, titolare assieme alla moglie Patrizia Speroni di questa azienda del Modenese. Wet cleaning, trattamenti differenziati, pompe di dosaggio, oltre a un’esperienza collaudata sul campo, qui consentono di dare il pulito giusto sia ai capi firmati di uno stock da grande firma che ai capi in lana del guardaroba di casa
Il piacere di imbattersi nel meglio del talento italiano, riconoscendo quanto lo rende unico al mondo. E’ una sensazione che si prova usualmente alla Artepelle, lavanderia-stireria che ha sede a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena. Parliamo dunque di alto artigianato, know-how familiare, attenzione costante alle novità che creano mercato, molteplicità di servizi a disposizione della clientela, capacità di fornire risposte al grande stilista come alla famiglia della porta accanto.
Di tutto ciò parla come un libro aperto Giuliano Giovini, titolare, assieme alla moglie Patrizia Speroni, di Artepelle, fondata nel 1993 nella vicina Castelvetro, per trasferirsi dieci anni dopo nella sede attuale. Nel nome dell’azienda si legge dunque quel “pelle” legato alle sue origini, quando il signor Giovini avviava la propria attività sulla scia delle importanti esperienze fatte lavorando nella lavanderia di proprietà di uno zio. All’epoca, infatti, a fronte di un mercato dell’abbigliamento, e di una moda, in cui la pelle era ancora di uso comune, lavare alla perfezione “chiodi”, giubbotti, gonne e indumenti vari realizzati in cuoio e altri derivati cutanei, significava possedere una marcia in più di non poco conto.
“Abituava soprattutto ad acquisire una vocazione per la prestazione specialistica, il servizio mirato, l’alta cura del particolare – racconta Giuliano Giovini. – cosicché, quando la pelle ha iniziato a diminuire di peso nell’abbigliamento, o magari a contaminarsi con altri materiali, la conformazione e la mentalità della nostra azienda erano già predisposte a sintonizzarsi con il cambiamento, a intercettare nuovi bisogni della clientela, e nuove opportunità di trattamento”.
Il risultato attuale è una Artepelle che, puntando esclusivamente sul registro della qualità, è diventata una sorta di laboratorio creativo permanente a cui si rivolgono clienti alla ricerca di servizi di eccellenza in cui comprendere richieste particolari, personalizzate. “Ho due casi freschi, molto illuminanti sulla nostra offerta di servizi – spiega in proposito Giovini. – Il primo consiste nell’importante lavoro fatto per l’azienda di uno stilista di grido. Occorreva intervenire sulle rifiniture eccessivamente colorate di 800 giacconi in piuma d’oca, per cui, compiuti alcuni test, abbiamo proceduto con il percloro-etilene, il cui alto potere solvente ha risolto integralmente il problema”.
“A stretto giro – continua il titolare di Artepelle – si presenta una grossa azienda di abbigliamento, il cui problema consisteva nel lavare gonne uscite dalla produzione malamente plissettate e rifinite con perline e similari. In questo caso abbiamo capito che era più opportuno ricorrere alla cura morbida e delicata dei capi garantita da un solvente alternativo e naturale come GreenEarth, il cui nome, terra verde, ci ricorda non a caso che nasce dal silicio di sabbia, e non da qualche derivato del petrolio. Alla fine abbiamo reso pienamente soddisfatto e felice anche questo cliente, il che conforta la nostra scelta di fungere soprattutto da consulenti di chi sceglie di servirsi da noi”.
Soluzioni molteplici, quelle che propone Artepelle, ma tutte accomunate da una filosofia di fondo, ovvero fornire il meglio che si può trovare in una lavanderia dei nostri giorni. “In tal senso – precisa Giuliano Giovini – ritengo sia di capitale importanza la scelta da noi fatta anni fa di adottare esclusivamente lavaggio wet cleaning, perché solo la presenza dell’acqua garantisce le basi di un pulito che significa benessere e salute ambientale. Una filosofia che applichiamo a ogni fase della lavorazione, dove svolgono un ruolo determinante anche le pompe di dosaggio, grazie a cui non infeltrire mai la lana, oppure garantire un innesto di anti-batterico nell’ultimo lavaggio”.
Il risultato che abbiamo davanti agli occhi, non “finale”, ma in continuo divenire, è una lavanderia artigiana esemplare dei nostri tempi, ispirata in concreto alla frase-motto che si trova nella home-page del proprio sito: “Se hai un capo particolare a cui tieni, vieni da noi”. Che significa rivolgersi ai coniugi Giovini e ai loro cinque dipendenti, fra i quali si annovera da poco anche il giovanissimo figlio Nicolò, nel segno di una continuità familiare che concorre in modo decisivo all’eccellenza aziendale. “Qui non abbiamo problemi a dire che lavare un pantalone costa 6 euro e 40 – spiega Giuliano Giovini a mo’ di commento finale – un prezzo decisamente al di sopra della media, come sono tutte le nostre tariffe. Ma vediamo nel contempo che tali prezzi non creano impedimenti alla nostra clientela, compresa quella, fondamentale, che un tot di volte all’anno arriva qui anche da altre città e paesi dell’Emilia. Significa che Artepelle non ha concorrenza nel risolvere i problemi dei clienti”.
di Stefano Ferrio
RIVISTA DETERGO
NOVEMBRE 2016