Three options for water recyclingRiciclo dell’acqua, le tre vie possibili

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Technologies

Three options for water recycling

Flavio Dal Lago*

Biological wastewater treatment systems are a must-have for large industrial laundries, whereas compact and variables systems are ideal for small sized and medium sized laundries, respectively.

Tecnologie

Riciclo dell’acqua, le tre vie possibili

di Flavio Dal Lago*
Impianti di depurazione biologica obbligatori per le grandi lavanderie industriali. Sistemi compatti per le strutture piccole, soluzioni variabili per quelle medie The problems related to the effluents produced by laundries are extremely topical today. Many new products with increasingly advanced technology are being developed in Italy in order to meet very high quality standards.

Effluents produced by laundries contain three main pollutants. The first pollutant consists of surfactants present in the wastewater. The second component are suspended solids, which are normally the solids generated by the washout or textile fibers. The third component is the organic load expressed as COD.

Laundry operations can be classified based on their potential effluents production in three main areas, which is essential to identify the most suitable application to comply with the analytical results imposed by the EU legislation.

Laundries with a daily wastewater production ranging from 500 to 5000 L, such as coin-op laundries or launderers and dry cleaners, typically have limited space available and this calls for the use of compact wastewater treatment works. A physicochemical treatment system combined with adequate activated carbon water filtration, provides the right mix of reliability, performance and running costs.

Medium-sized laundries with a daily wastewater production ranging from 5,000 to 30,000 L require more accurate feasibility studies designed to identify the most suitable process to achieve the set objectives. A focus on the quality of the effluents, reliability and running costs is the prerequisite to identify the system that best suits the specific needs. A total oxidation biological treatment plan may be the best suited application. The characteristics that increase the efficacy of the system include the use of activated sludges to ensure optimal degradation of the organic matters in the effluents, including surfactants that are normally organic compounds. Today, biological wastewater treatment works are developed using different system technologies (such as sequenced SBR or the continuous process with sedimentation known as MBR) designed to treat large volumes at reasonable running costs and at times with the possibility to include a water recovery system.

For industrial laundries having to treat large wastewater volumes, the processing methods derived from biological wastewater treatment plants can achieve results hitherto undreamed of. The objective is the optimization of all the recovery (saving) factors and an easy, simplified operation thanks to the use of new, ad hoc technology. The use of a biological wastewater treatment system is the only solution for industrial laundries to ensure reliability both when waste water is discharged to the sewer and to surface water with low running costs. As the effluents don’t have to be chemically processed, it is possible to eliminate the costs of chemical reagents dosed continuously and no waste sludge is generated through the combination of reagents and pollutants, which would normally require expensive disposal procedures.

The development of membrane technologies using MBR systems (membrane bioreactors) have opened up new horizons in the area of biologic processes. Thanks to the compact size and the flexibility of modules, the MBR system is particularly suitable for the retrofitting and upgrading of systems and particularly where space is at a premium making it impossible to install traditional activated sludge processes. The MBR system thus reduces the environmental impact and makes it possible to upgrade existing treatment plants and optimize effluent quality. The system is also designed for additional treatments ensuring recovery of considerable wastewater volumes with excellent quality. Companies in the industry have developed the necessary know-how to use new molecular technologies to recover selected water depending on the specific needs of the manufacturing activity, while optimal analytical characteristics (conductivity, hardness, etc.) and the elimination of any bacterial/viral form ensure economic and qualitative advantages.

The importance of water re-use in order to more effectively safeguard natural and water resources is of extreme topical relevance today, particularly for those businesses located in areas where water is at a premium. The choice of a wastewater treatment system processing the effluents produced by industrial laundries must necessarily take into account the specific needs of the manufacturing activity. By studying the system together with manufacturers with extensive experience and qualification in this sector it is possible to develop solutions that will effectively meet the needs of the end-user.

*CEO of Dalmon,

manufacturer of wastewater treatment systems

Le problematiche riguardanti i reflui prodotti dalle lavanderie sono di grande attualità. Nel mercato nazionale stanno emergendo molti prodotti con tecnologie sempre più raffinate, volte a garantire uno standard di qualità molto elevata.
Gli scarichi generati dalle lavanderie vengono rappresentati da tre fattori inquinanti predominanti. Uno consiste nei tensioattivi totali presenti allo scarico. Un altro nei solidi sospesi, normalmente rappresentati da elementi solidi da dilavamento o fibre tessili. Un altro ancora nel carico organico espresso in COD.
Classificando le attività di lavanderia in base alla potenzialità di scarico, si possono suddividere in tre aree, fondamentali per identificare l’applicazione più adatta all’ottenimento dei risultati analitici imposti delle normative comunitarie.

Le attività con scarichi giornalieri da 500 a 5000 litri, come lavanderie self-service o tinto-lavanderie, normalmente hanno problematiche riguardanti lo spazio che impongono l’utilizzo di sistemi di depurazione compatti. Un impianto chimico-fisico, abbinato a una buona filtrazione su carboni attivi, è un buon compromesso tra affidabilità, risultato e costi gestionali.
Per le lavanderie di media entità, con scarichi giornalieri da 5000 a 30000 litri, sono necessari studi di “fattibilità” più accurati, volti a delineare un processo idoneo al raggiungimento degli obiettivi fissati. L’attenzione alla qualità del refluo, all’affidabilità e ai costi di gestione, devono essere presupposti fondamentali per lo studio del sistema più adatto alle esigenze dell’attività. Un impianto biologico a ossidazione totale può già essere l’applicazione più adatta; le peculiarità che rendono questo sistema il più efficace sono date dall’ottima capacità di degradare attraverso i fanghi attivi le sostanze organiche presenti nel refluo tra cui i tensioattivi che generalmente sono composti organici. Attualmente gli impianti biologici sono sviluppati con varie tecnologie di sistema (ad esempio processo discontinuo SBR, o il processo in continuo con sedimentazione, MBR) volte a dare garanzie di scarico elevate e bassi costi di gestione, in alcuni casi con la possibilità di avviare un processo di recupero acque.
Per le lavanderie industriali con volumi di refluo molto elevati, si è arrivati a metodi di processo derivanti dai depuratori biologici in grado di raggiungere risultati che fino al recente passato erano impensabili. L’obiettivo preposto è l’ottimizzazione di tutti i fattori di recupero (risparmio) e una facile gestione semplificata dall’ausilio di nuove tecnologie specifiche. Nelle lavanderie industriali la scelta di un impianto di depurazione biologico è l’unica soluzione che garantisce affidabilità sia per lo scarico nella rete fognaria sia per lo scarico in acque superficiali con bassi costi di gestione; non dovendo trattare chimicamente il refluo, si eliminano i costi dei reagenti chimici dosati in continuo e non si producono fanghi di scarto generati dagli stessi reagenti aggregati alle sostanze inquinanti, ordinariamente smaltimenti onerosi.
Lo sviluppo delle tecnologie a membrana attraverso l’applicazione dei sistemi MBR (bioreattori a membrana), hanno introdotto una nuova visione del processo biologico; grazie alle ridotte dimensioni e alla flessibilità dei moduli il sistema MBR risulta particolarmente adatto per l’adeguamento ed il potenziamento di impianti in particolar modo dove vi è scarsa disponibilità di superficie per l’installazione di processi a fanghi attivi convenzionali riducendo l’impatto ambientale e permettendo una facile operazione di upgrading nei depuratori esistenti, ottimizzando le qualità del refluo.  Lo hanno altresì predisposto per dei trattamenti successivi che permettono un’alta percentuale di recupero dell’acqua con qualità eccellenti. Aziende del settore hanno sviluppato dei know-how in grado di utilizzare le nuove tecnologie a taglio molecolare per recuperare acque selezionate in funzione delle esigenze specifiche dell’attività produttiva, le ottime caratteristiche analitiche (conducibilità, durezza etc.) e l’eliminazione di qualsiasi forma batterico-virale garantiscono vantaggi economici e qualitativi.
L’importanza del riutilizzo dell’acqua, al fine di una maggiore tutela delle risorse idriche e naturali, è di estrema attualità, in particolar modo per le attività situate in zone con scarsa reperibilità d’acqua. La scelta di un impianto di depurazione delle acque reflue prodotte da lavanderia industriale deve necessariamente tener conto delle esigenze specifiche dell’attività produttiva. Studiando il sistema assieme a costruttori con esperienza consolidata, e perciò qualificati in questo settore, si ha la possibilità di realizzare impianti che rispondono efficacemente agli obiettivi preposti dall’utilizzatore finale.
* Amministratore della società Dalmon impianti di depurazione acque