In Italia l’uso delle lavanderie self-service è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni tanto che oggi possiamo dire di essere di fronte ad una pausa di riflessione. La fotografia della realtà italiana: un mercato maturo anche se non ancora saturo. Siamo di fronte ad un mutamento della domanda e in modo corrispondente dell’offerta. Ci allontaniamo dagli anni in cui l’investimento per l’apertura di una lavanderia self-service e quindi di una microattività, veniva concepito come uno strumento per costruirsi un nuovo reddito integrativo per affrontare gli anni della crisi.
Oggi, però, le cose sono diverse: affidiamo a personale esterno molte faccende un tempo strettamente riservate all’ambito domestico e siamo alla ricerca di servizi sempre più specializzati e di qualità, una sorta di darwinismo che premia il servizio più accurato, le tecnologie più sofisticate e l’ambiente più confortevole. Il mercato del lava – asciuga a gettoni in Italia si sta dirigendo verso un modello sempre più simile a quello offerto in altri paesi in cui soluzioni estremamente interessanti abbinano al servizio primario tutta una serie di offerte collaterali, che puntano anche a soddisfare il desiderio di aggregazione e convivialità della clientela. In molti paesi nell’attesa che la lavatrice completi il ciclo, e l’asciugatrice predisponga i panni per la stiratura, è possibile godere di un ambiente confortevole dove fare due chiacchiere con altri clienti, consumare un aperitivo, guardarsi un film, leggere un libro, oppure curare il proprio fisico facendo esercizi in palestra. Il successo di una lavanderia automatica dipende essenzialmente dalla collocazione geografica dove si fornisce il servizio e dal bacino di utenza che gravita intorno alla lavanderia. Valutando esperienze affermate è risaputo che per avere successo è necessario aver eseguito a priori un’attenta analisi di geo marketing, che consente di individuare la location migliore, intuire le abitudini e le necessità dei residenti, e rendere efficaci le strategie di comunicazione. Ma interpelliamo le aziende che operano fra le pieghe di un mercato come quello delle lavanderie self-service che si è sviluppato secondo direttrici molto differenti, dal privato fino al franchising.
Eugenio Boni, Direttore Commerciale di Italclean S.r.l., azienda che produce lavatrici a San Giorgio di Piano vicino a Bologna ci racconta come vede il mercato del self-service ben oltre i confini nazionali. “Il self-service ha conosciuto un grande boom, oggi il mercato in Italia è piuttosto maturo se ancora qualche prospettiva di crescita esiste. In altri paesi, invece, c’è un elevato margine di crescita che va dall’est Europa fino all’estremo oriente. Un problema che abbiamo riscontrato soprattutto all’estero è quello della gestione dei pagamenti. In alcuni paesi (soprattutto in via di sviluppo) “l’attrazione” del cambia monete espone al rischio di rapine, così che spesso si trovano self-service con personale di ausilio alla clientela e dedito al controllo. Pensiamo che in alcuni paesi la moneta corrente non ha alcun valore o mentre in altri è necessario gestire il pagamento solo con chiavette o con carte di credito. In alcuni paesi africani come Etiopia e Kenia ci chiedono che il sistema di pagamento possa avvenire solo attraverso lo smartphone. Tra i pezzi da novanta della nostra gamma “self”, noi produciamo la lavatrice AV 20 che è la più piccola di 9 kg – che è per altro quella che riscontra un maggior successo – ma realizziamo lavatrici anche di più grande capienza. Da 4 o 5 anni proponiamo le macchine self-service a torre (modello STX) in cui a torre, appunto, c’è la
lavatrice e l’essicatore, in questo modo si ottimizza lo spazio
disponibile del negozio. Il valore aggiunto di Italclean è rappresentato dall’essicatore a circuito chiuso. L’essicatore normalmente ha bisogno dello scarico esterno dell’aria, ma in alcuni casi non si riesce a fare evacuare l’aria all’esterno; in questi casi esterna.
Marco Niccolini Direttore Commerciale della Renzacci S.p.A., di Città di Castello, ci illustra il pacchetto di proposte Renzacci per il self-service. “Alla Renzacci stiamo puntando sui sistemi che consentono un’interazione virtuosa ed efficace tra il proprietario della lavanderia self-service e i macchinari; ma anche tra l’utente della lavanderia e la macchina selezionata per il lavaggio, consentendogli l’utilizzo di programmi molto avanzati che la tecnologia ci mette a disposizione. Offriamo un programma di gestione della lavanderia self-service denominato Intellectus che dà la possibilità al titolare della lavanderia di avere un programma completo di gestione, monitoraggio e interazione (ma anche la possibilità di sfruttare il sistema per effettuare promozioni ad hoc). Le nuove macchine a basso consumo di acqua e di energia, gli essicatori a circuito chiuso (che permettono di non installare costose cappe aspiratrici) e lo sviluppo multimediale, costituiscono i pilastri del sistema self-service Renzacci”.
Girbau azienda multinazionale che offre soluzioni innovative per la lavanderia può contaresu sei centri di produzione, un esercito di 1000 addetti e si avvale di una rete di commerciale presente in 100 paesi. Il quartier generale dell’azienda si trova a Vic nei pressi di Barcellona. Uno degli ambiti produttivi e commerciali sui quali Girbau punta è quello delle lavanderie a self-service. “Per quanto riguarda le nostre macchine a self-service, abbiamo posto l’attenzione, sulla nuova PIATTAFORMA WEB SAPPHIRE con la quale è possibile seguire, gestire e configurare la lavanderia. Questo sistema permette di monitorare costantemente tutti i processi in lavanderia, ci dice Massimo Scatto, Direttore Commerciale Girbau Italia. È ad esempio possibile analizzare le fasce orarie in cui la lavanderia fa registrare meno traffico, potendo pensare, nel caso, a promozioni ad hoc per la clientela al fine di incrementare l’afflusso di persone in momenti particolari della giornata. È possibile visualizzare in tempo reale ogni macchina e qualora si verifichi un problema, visionare i dati specifici, le possibili cause e le eventuali soluzioni. Un sistema che stiamo progressivamente migliorando e affinando e che permetterà, a regime, di attivare da remoto un programma di lavaggio o asciugatura per la clientela ma anche di poter mettere (da remoto) fuori servizio una macchina che non interessa venga utilizzata”.
“Il mercato delle lavanderie self-service in Italia, negli ultimi 20 anni,
ha avuto un forte sviluppo con aperture di tanti negozi, caratterizzati dalla presenza di poche macchine (media di 5/7 macchine) e da sistemi di pagamento tradizionali (gettoni/monete o casse centralizzate), sostiene Vittorio Maglione, Country Manager Italia di Alliance Laundry System, multinazionale del laundry la cui sede italiana è Brescia. E aggiunge, oggi siamo nella seconda fase, in cui, si aprono meno negozi ma più grandi (media 10/14 macchine) rivolti ad investitori che puntano sul ritorno economico dell’investimento. Le nostre macchine oggi sono gestite completamente da remoto, inoltre, con l’integrazione dei sistemi di pagamento attraverso le “app”, oggi è possibile tramite smartphone non solo pagare ma anche prenotare la macchina in lavanderia. Oggi, sia l’investitore che l’utilizzatore della lavanderia self-service, vogliono negozi più grandi, confortevoli e tecnologicamente all’avanguardia sia sotto l’aspetto tecnico delle macchine sia sotto l’aspetto gestionale di utilizzo. Queste tecnologie oggi disponibili con i nostri marchi Primus e Speed Queen ci consentono di soddisfare le esigenze del mercato nel modo più appropriato”.
Detewash di Vanzago in provincia di Milano offre sistemi di lavanderia integrata per realtà industriali, alberghi e residence e case di riposo. “Siamo presenti sul mercato da trent’anni e agenti esclusivi per Girbau, in particolare per Lombardia e Liguria, ci dice Fulvio Balbi Direttore Commerciale di Detewash. Noi sul fronte del self-service abbiamo sposato una filosofia flessibile, possiamo allestire il negozio chiavi in mano, ma se il cliente vuole avvalersi di altri operatori per l’installazione degli impianti, noi ci limitiamo a fornire le macchine. Trattando un prodotto di qualità siamo orientati solo su investimenti importanti in grado di garantire servizi con standard elevati. È difficile tratteggiare uno scenario per il futuro, possiamo dire che il self-service è in una fase interlocutoria in cui c’è un regime di concorrenza molto agguerrito, ma in cui chi ha la capacità e la volontà di investire sulla qualità può fare a differenza.
C’è in corso una selezione e una riqualificazione del mercato”. Stenilio Morazzini, General Manager di Montega S.r.l., azienda che produce detergenti per le lavanderie, sostiene che “le Lavanderie self-service sono una parte importantissima e fondamentale nella detergenza, a causa dello sviluppo sempre più esteso e multiforme nel territorio. Temperature e Footprint sono la parola d’ordine di una richiesta “Green” del mercato, in cui Montega si trova ancora ad essere vincente. Per questo motivo le linee di prodotti Montega sono state realizzate per completare l’offerta dei prodotti e rendere il cliente soddisfatto a trecentosessanta gradi. Il detergente Top level Nature e l’ammorbidente Soft Nature con tensioattivi di origine vegetale e profumi anallergici, lo sgrassatore Clean Sg Nature di ultima generazione per l’eliminazione di macchie ostinate, ma anche additivi studiati appositamente per il recupero di indumenti e tessuti irrecuperabili, grazie a ciò Montega si conferma la prima scelta anche nel settore delle Lavanderie self-service”.
Francesco Ciaponi, General Manager della Aga C.O.M., azienda di Massa Carrara che offre servizi per la realizzazione di self-service chiavi in mano, descrive il raggio d’azione commerciale di AGA C.O.M. “Siamo presenti da tutte le parti del mondo, negli ultimi mesi abbiamo aperto diverse lavanderie in Spagna, Portagallo e siamo arrivati, recentemente, anche in Russia. L’85% del nostro fatturato è realizzato all’estero e il 15% in Italia. In Italia ci sono margini di crescita ma solo con progetti altamente specializzati e di grande qualità. Noi offriamo un allestimento chiavi in mano, la nostra forza è la customizzazione a 360 gradi e la garanzia di offrire un servizio personalizzato. In nostro sito internet “speedy wash” mette a disposizione un modello grafico che con la personalizzazione di un
modello (di lavanderia), permette al cliente di visualizzare e virtualmente come verrà realizzata nei particolari la sua lavanderia. Il self-service oggi deve essere un luogo che offre servizi di qualità, con programmi dedicati. Con il nuovo programmatore, un touch screen a 7 pollici, il titolare può personalizzare ad esempio 20 lavaggi per una lavatrice: un programma per tutti. Stiamo dotando i self di funzioni simili a quelli delle lavanderie tradizionali, siamo di fronte ad una “evoluzione della specie” i self stanno diventando dei veri e propri centri di aggregazione multiservizi, come è avvenuto con la lavanderia che abbiamo realizzato recentemente nel quartiere Eixaple di Barcellona.
di Marzio Nava
Detergo
Febbraio 2020