Nel numero scorso di Detergo abbiamo focalizzato l’attenzione sulle Associazioni di categoria chiedendo loro valutazioni sull’andamento economico del settore, sulle criticità ma anche sulle potenzialità. Oggi cambiamo i protagonisti, gli attori e il punto di osservazione. Rivolgiamo alcune domande ai produttori che essendo costantemente in trincea presidiano il mercato sia artigianale sia industriale della manutenzione tessile. Le imprese in parte assecondano le tendenze di mercato in altri casi riescono ad anticiparne gli orientamenti. Alla tavola rotonda per questo approfondimento hanno partecipato, Christeyns Italia (detergenza) con il Managing Director Leonardo Innocenti, Industria Tessile Gastaldi con il CEO Marco Gastaldi, Renzacci S.p.A. (Industria lavatrici) con il General Sales and Mkt Director Marco Niccolini, Trevil (Stiro professionale) con la coowner Corinna Mapelli, Union S.p.A. (Industria lavatrici) con il Direttore Commerciale Gabriele Cuppini, Zucchetti Centro Sistemi (Software e logistica) con Maurizio Casol, Direttore Automation Division, ed infine, Pony S.p.A. (Stiro professionale) con il Presidente Paolo Fumagalli. Il confronto nella sostanza, si è focalizzato su quattro macro domande. Ma lasciamo spazio all’ampia e dettagliata valutazione che ne è scaturita

Iniziamo con l’affrontare e cercare di capire l’andamento economico del settore. In particolare le spinte inflattive e l’innalzamento dei tassi d’interesse erodono le possibilità di ricorrere al credito, se non con più alti costi. Il volume di attività è senza dubbio aumentato rispetto agli anni precedenti caratterizzati dalla carenza di materie prime e soprattutto dalla crisi sanitaria, ma l’incertezza dal lato dei costi rimane una Spada di Damocle per le imprese. Alla luce di tutto ciò, quali riscontri avete dei primi mesi del 2023 e quali prospettive intravedete per la seconda parte dell’anno?

L. Innocenti (Christeyns). Il 2023 si sta rivelando come un anno di crescita in termini di fatturato per tutto il nostro settore, crescita che nel nostro caso, tengo a precisarlo, deriva dall’aumento dei volumi. Dal 2020 è però chiaro che siamo oramai destinati a vivere una “nuova normalità”, dove l’incertezza causata da eventi non controllabili dalla nostra volontà regna sovrana. A dimostrazione di questo osserviamo come, se da un lato stiamo registrando un miglioramento dovuto alla stabilizzazione delle quotazioni delle materie prime, comunque sempre a livelli ben maggiori di quelli ritenuti normali pre-invasione Ucraina, dall’altro è indubbio che anche noi stiamo subendo gli effetti della spinta inflazionistica in essere. Tutto ciò ci porta a considerare il proseguo del 2023 come ad alto rischio di rallentamento che probabilmente avverrà una volta terminata la stagione estiva.

M. Gastaldi (Gastaldi tessile). Il primo semestre 2023 si è chiuso in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022. Ritengo ormai inutile paragonare i dati a prima della pandemia dato che il settore ha subito radicali cambiamenti. Sicuramente il settore turistico in generale sia sul mercato italiano sia sul mercato estero ha riscontrato una ripresa a doppia cifra. Rimango comunque molto preoccupato sul prossimo futuro perché la situazione economica generale non promette niente di buono e l’innalzarsi dei tassi di interesse porterà ad una diminuzione di liquidità sui mercati con una conseguente contrazione della domanda. Nello specifico del nostro settore i listini dei ristoranti e i prezzi delle camere sono aumentati in maniera importante e non so fino a che punto le persone saranno in grado di sostenere questo tipo di costi.

M. Niccolini (Renzacci). In una situazione come quella attuale, dove tutta la filiera del nostro settore non ha potuto tradurre in incremento dei prezzi tutti gli aumenti dei costi di produzione che si sono susseguiti negli ultimi anni, c’è un clima di attesa e di incertezza che ancora pesa in modo vistoso nelle decisioni di acquisto. Se da una parte infatti nella prima parte dell’anno si è registrato senz’altro un aumento di interesse degli operatori del settore verso i nuovi macchinari e le innovazioni proposte, dall’altra tale aumento di interesse non si è tradotto in una equivalente crescita del portafoglio ordini nel timore che un ulteriore peggioramento degli scenari (o comunque un loro non miglioramento) avrebbe rischiato di tradursi in una “asfissia finanziaria” data la situazione di fragilità delle tesorerie ereditata ed aumentata dalle problematiche correlate alla pandemia. Da molte parti si segnala comunque che in questi mesi di inizio estate la situazione è caratterizzata da una vivacità della domanda che crea senz’altro delle buone premesse per i mesi a venire. Per la seconda metà dell’anno dunque la possibile ripresa sarà legata al miglioramento delle aspettative degli operatori, che sono e rimangono molto interessati alle tematiche legate all’innovazione di prodotto.

C. Mapelli (Trevil). I primi mesi del 2023 sono stati particolarmente “calmi”. Molti clienti che a EXPOdetergo International 2022 si erano dichiarati molto interessati hanno posticipato i loro investimenti. Stiamo iniziando ora a vedere un’inversione di tendenza. Probabilmente i temuti aumenti dei costi energetici hanno iniziato a rientrare e questo ha comportato una rinnovata fiducia nella possibilità di investire. Molti clienti ricorrono a formule di finanziamento. Una modalità che sembra avere successo è quella del noleggio operativo.

G. Cuppini (Union). Dobbiamo partire innanzitutto chiarendo in che territorio si trova la nostra clientela, siamo una realtà fortemente votata all’export, difatti oltre il 90% dei nostri prodotti sono venduti al di fuori dall’Italia, a clienti di circa 120 Paesi di 5 continenti, in Europa, Asia, Africa, Oceania e Americhe, dove c’è richiesta di macchine per la pulizia a secco noi siamo presenti. Per questo non siamo in realtà influenzati dalla realtà italiana che negli ultimi anni, per le ragioni ben note, ha sofferto di un’economia stagnante, anche se lo sviluppo di INDUSTRIA 4.0 ha contribuito e potrà ancora contribuire, anche se in misura minore, allo sviluppo economico industriale. Per queste ragioni soffriamo meno dell’incertezza dei mercati, lavorando ad ampio respiro, con molti clienti premium. Infatti in quasi 50 anni di lavoro il marchio UNION ha guadagnato una reputazione, grazie all’elevata affidabilità dei prodotti e dall’elevato valore tecnologico tale da porsi come marchio di riferimento del settore e guardare al futuro con fiducia.

P. Fumagalli (Pony). È noto che il nostro mercato, come tanti altri settori, deve ancora oggi fare i conti con gli strascichi, di matrice economica e non solo, generati dal COVID-19 e dalla guerra in Ucraina, interfacciandosi con costi ed incertezze inevitabilmente sempre più elevati. Al netto di questa situazione, tuttavia, in Italia il primo semestre del 2023 si è dimostrato più favorevole se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente. Nei mesi centrali dell’anno ci aspetta una fase di riflessione dettata prima dall’aumento dell’inflazione e in seguito da quello dei tassi di interesse. Invece, verso la fine dell’anno ci aspettiamo un momento di crescita, spinto dal rallentamento nella salita dei prezzi, materie prime incluse, e dalle agevolazioni statali, tra le quali INDUSTRIA 4.0. Nonostante momenti decisamente complessi per l’industria del nostro Paese, guardiamo con fiducia ed ottimismo al futuro, infatti, i segni di ripresa ci fanno sperare in un ritorno alla “normalità”.

M. Casol (ZCS). Dal nostro punto di vista la fase post pandemica, la grande pressione sui costi energetici e la grande incertezza sui tassi di interesse e, conseguentemente, sull’accesso al credito sono stati degli elementi concomitanti nel ridurre drasticamente, se non nell’azzerare, la propensione all’investimento delle Aziende del settore. Le Aziende si sono concentrate sulla ripresa della produzione e sui fondamentali ed essa connessi (assunzioni di personale produttivo, riavvio macchine ed impianti, manutenzioni strettamente necessaria alla ripartenza ecc.) trascurando una programmazione strutturata di lungo periodo. Le restanti tematiche, connesse a ragionamenti di efficienza e miglioramento delle prestazioni e di riduzione dei costi, sono rimaste in secondo piano; non abbandonate, sia chiaro, ma ridotte assolutamente di priorità rispetto alla ripresa produttiva. In questo momento sembra che alcuni ragionamenti di efficienza siano ripresi, in particolare nel settore Ho.Re.Ca., la cui velocità di crescita è tale da costituire, a nostro avviso, un traino alle forniture e allo sviluppo di nuovi progetti, già dalla seconda metà del 2023. Il settore sanitario rimane, invece, più sopito, anche a causa dell’assenza, nei mesi scorsi, di importanti gare di appalto. Prevediamo un possibile incremento delle attività indicativamente nel corso del 2024.

Passiamo alla parte più squisitamente lavoristica e dell’organizzazione del lavoro all’interno dell’attività. La pianificazione nel mercato globale è sempre più complicata da definire. Rispondere a ordini in tempo reale con una domanda sempre più frenetica diventa una sfida quotidiana. Di fronte ad un mercato che ha subito questa metamorfosi come affrontate la nuova realtà?

M. Niccolini (Renzacci). La capacità di fare innovazione nei prodotti e nei processi produttivi è e rimane la strada obbligata per fare fronte ai mutati scenari competitivi. La Renzacci S.p.A. grazie alla sua solidità e all’alta propensione all’investimento in innovazione tecnologica sta gestendo l’importante cambiamento nelle tecniche di produzione per assicurare ancora maggiore flessibilità e personalizzazione all’interno della propria vastissima gamma di macchine per il bio lavaggio a secco, ad acqua delle asciugatrici rotanti e delle calandre da stiro.

C. Mapelli (Trevil). Rispetto al passato si è persa la possibilità di una pianificazione a lungo termine. Si è resa altresì necessaria una maggiore flessibilità produttiva. Da un lato è indispensabile un continuo monitoraggio dei fornitori di componenti e materie prime, affinché i tempi di consegna siano certi e tempestivi. Dall’altro occorre dosare sapientemente il ricorso all’outsourcing delle lavorazioni meno strategiche, in modo da avere più elasticità in tempi di domanda variabile. Dal punto di vista interno, puntiamo su lavoratori che sappiano presidiare diverse fasi del ciclo produttivo, così da avere la possibilità di spostare le risorse dove sono più necessarie a seconda dei momenti. Nonostante tutto, la gestione della produzione resta una sfida complessa e non sempre è possibile conciliare le richieste del mercato con un rigoroso efficientamento della produzione.

L. Innocenti (Christeyns). Direi che viviamo questa tendenza da oramai qualche anno. Essere più tempestivi possibili nel rispondere alle sollecitazioni a volte schizofreniche del mercato pur rimanendo profittevoli è una sfida che cerchiamo di vincere solo in un modo, investendo. Abbiamo investito in nuovi macchinari per migliorare il processo produttivo, grazie anche alle gradite iniziative 4.0, e abbiamo investito anche in persone e formazione per poter migliorare il processo di programmazione della produzione, così cruciale per il nostro settore. In quanto produttori di beni di consumo noi operiamo in un regime di make to stock. Risulta quindi vitale evitare sia le rotture di stock, che possono portare a predite delle vendite, che le situazioni in cui gli stock sono troppo alti, situazione non salutare per l’azienda in quanto si vanno a sottrarre e bloccare importanti risorse che potrebbero essere impiegate altrimenti, soprattutto in questo momento dove il costo del denaro è in forte incremento.

P. Fumagalli (Pony). Anche le attività di approvvigionamento e pianificazione della produzione hanno dovuto evolversi negli ultimi anni. Aggiornamenti più frequenti ai forecast, affiancati da software specifici in grado di garantire un’efficiente pianificazione dei fabbisogni di materiali o semilavorati, e software per il monitoraggio continuo dell’avanzamento di ogni fase di produzione, hanno costituito un valido supporto per l’organizzazione interna del lavoro. In questo contesto, però, un ruolo ancora più importante è giocato sia dalla selezione e monitoraggio dei fornitori che possano garantire affidabilità e celerità nelle consegne, che dalla capacità produttiva interna. Oltre all’indipendenza della quale godiamo grazie al controllo sull’intera filiera produttiva nel nostro stabilimento d’Inzago, abbiamo colto l’occasione del rallentamento economico causato dalla pandemia e la possibilità di godere di agevolazioni dello Stato, investendo in macchinari di elevata produttività con l’obbiettivo di migliorare la nostra capacità di risposta alla domanda sempre più frenetica del mercato.

M. Gastaldi (Tessile Gastaldi). Da sempre cerchiamo di affrontare i cambiamenti in modo positivo affrontando il mercato e non subendolo. Sicuramente per la Gastaldi rimane come linea guida la sostenibilità dei prodotti e dei processi, non vediamo altri modi per combattere la concorrenza ormai spietata dei produttori asiatici.

G. Cuppini (Union). Nonostante le difficoltà oggettive nel ricevere le materie prime e alcuni componenti da diversi fornitori, la nostra struttura produttiva è stata capace di contenere in tempi accettabili la consegna dei macchinari ai nostri clienti. Infatti una delle ragioni del successo della Società sono stati gli investimenti che nel corso degli ultimi decenni ci hanno reso in buona parte auto sufficienti, con una realtà produttiva senza paragoni. Grazie agli impianti d’avanguardia di cui disponiamo e agli investimenti che siamo in grado di sostenere, abbiamo potuto investire nei componenti e nelle materie prime per avere una buona autonomia, inoltre produrre e consegnare gli ordini nei tempi richiesti.

M. Casol (ZCS). La nostra azienda e la nostra attività sono da sem pre rivolte anche al mercato globale, il quale, dal nostro punto di osservazione, ha ripreso volumi ed attività un po’ più consistenti rispetto al mercato nazionale, probabilmente perché ha risentito in maniera minore dell’incremento dei costi energetici e della spinta inflattiva. Di conseguenza non rileviamo una metamorfosi rispetto al passato, bensì auspichiamo una ripresa consistente delle attività internazionali, per seguire le quali la nostra organizzazione è già consolidata.

Una delle questioni dolenti per le imprese in Italia, ma anche in altri Paesi europei, è il calo della forza lavoro e la difficoltà a trovare giovani qualificati e professionalmente preparati. La crisi demografica dovuta alla denatalità con il progressivo invecchiamento della popolazione mettono a dura prova la tenuta dell’eccellenza manifatturiera di matrice artigianale. Come arginare questa tendenza favorendo un’inversione di marcia?

M. Casol (ZCS). Al di là delle considerazioni generiche, legate alla necessità di aumentare le retribuzioni con l’abbattimento del cuneo fiscale, questione importante e non adeguatamente risolta nel nostro Paese, nel nostro perimetro aziendale mettiamo al centro dei nostri progetti “la persona”. Siamo un’azienda i cui valori umani ed etici si accompagnano ai pilastri fondamentali della ricerca dell’innovazione della competenza e della conoscenza tecnologica. Spazio ai giovani, alle loro idee fresche, accompagnati da team più esperti, con una formazione sempre più verticalizzata, settoriale e non generalista.

G. Cuppini (Union). Fortunatamente ci troviamo in un territorio ricco di risorse, non per niente la nostra è terra di automobili di pregio, automazione meccanica, biomedicale e tanto altro. Ci sono tanti giovani che desiderano avvicinarsi ad un mondo industriale di qualità dove si possano trovare opportunità di carriera e benessere sociale. Superata la fase negativa degli ultimi anni, a causa della pandemia, siamo convinti che il futuro potrà essere positivo anche per la qualità dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro.

P. Fumagalli (Pony). Noi, come altre aziende, vediamo con il passare del tempo una disponibilità insufficiente di forza lavoro con un livello adeguato di professionalità. A questo proposito, in PONY ci stiamo organizzando su due fronti, il primo riguardante la formazione continua attraverso il nostro programma PONY Academy, indirizzata ai tecnici dei nostri rivenditori e, più recentemente, allargata anche agli studenti. Abbiamo parlato con diverse scuole della nostra zona e abbiamo dato la nostra disponibilità ad aiutarli nell’inserire nel mondo del lavoro i ragazzi con prove pratiche e formazione teorica in azienda. Nei confronti dei clienti, uno dei nostri obiettivi è quello di realizzare macchine garantendo semplicità nel loro utilizzo in modo da poter essere gestite anche da operatori non specializzati. Inoltre, lavoriamo alla creazione continua di video tutorial per facilitare l’apprendimento e offriamo dimostrazioni live in fiere e presso la nostra sede.

M. Gastaldi (Tessile Gastaldi). Purtroppo registriamo ormai da due anni una crescente difficoltà nel reperire personale qualificato. Abbiamo quindi deciso di investire sui giovani e fare tanta formazione in azienda. Questo comporta nel breve periodo molti sforzi e tanto tempo ma confidiamo che possa dare i suoi frutti nel medio/ lungo termine. Per quanto riguarda il calo demografico non possiamo ovviamente fare nulla se non prenderne atto.

L. Innocenti (Christeyns). Mi lasci dire a questo proposito che nel nostro piccolo stiamo vivendo la situazione opposta. Nel solo 2023 difatti dei nuovi sette inserimenti avvenuti, ben 5 sono ragazze e ragazzi minori di 30 anni. Giovani ben preparati e volenterosi che abbiamo impiegato un po’ in tutti i settori: vendite, supporto tecnico, marketing e amministrazione. Questo a dimostrazione del fatto che la difficoltà nel trovare nuove risorse dipende anche un po’ da quello che viene offerto. La crisi demografica che stiamo vivendo soprattutto in Italia è comunque un tema di indubbia centralità la cui risoluzione molto complessa deve passare obbligatoriamente attraverso politiche di largo respiro e lungo termine. Quali ad esempio politiche per la conciliazione tra lavoro e famiglia: offrire incentivi per la maternità e la paternità, come permessi di lavoro retribuiti e strutture di assistenza all’infanzia accessibili, può incoraggiare le persone ad avere figli senza dover rinunciare alla loro carriera. Oppure Incentivi fiscali e finanziari: introdurre politiche che agevolino le famiglie numerose o che forniscano benefici fiscali per i genitori potrebbe incoraggiare la nascita di più bambini. Senza dimenticare strategie che coinvolgano più il lato produttivo, quali ad esempio investimenti in Ricerca e sviluppo di tecnologie. Investire in ricerca e sviluppo per tecnologie come l’intelligenza artificiale, la robotica e l’automazione potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza da una forza lavoro sempre più scarsa.

M. Niccolini (Renzacci). Una grande sensibilità verso la formazione continua a tutti i livelli di impresa è senz’altro una delle risposte più efficaci a questo evidente fenomeno. La Renzacci Spa già da molto tempo segue questa importante strategia che si è tradotta negli anni, anche con la Presidenza da parte dell’Ing. Gabrio Renzacci in accordi di collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi Istituti di Formazione operanti a livello nazionale, in modo da puntare da una parte all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani motivati e preparati e dall’altro di mantenere sempre aggiornata e qualificata la risorsa umana operante all’interno dell’azienda.

C. Mapelli (Trevil). In alcuni settori è possibile ovviare alla mancanza di personale qualificato puntando su un maggior ricorso all’automazione: è questo il caso di molti nostri clienti. Per quanto riguarda i nostri prodotti, sono molto diversificati e vengono realizzati in lotti relativamente piccoli, che non permettono una forte automazione della produzione. All’oggi non sembra essere possibile un’inversione di tendenza sulla mancanza di personale e di professionalità. Non si tratta solo di invecchiamento demografico, ma anche di un diverso approccio al lavoro da parte delle giovani leve.

Dulcis in fundo parliamo di innovazione di processo e di prodotto. In azienda avete apportato innovazioni che abbiano determinato un incremento e un miglioramento della produttività? E in termini di novità di prodotti su cosa state puntando?

C. Mapelli (Trevil). Stiamo continuamente investendo in soluzioni che possano efficientare i processi, in particolare abbiamo puntato su una gestione sempre più automatizzata dei flussi di informazioni all’interno dell’azienda. Si tratta, principalmente, di investimenti in software che eliminano i passaggi manuali tra reparti o tra fasi della lavorazione. Ad esempio, abbiamo beneficiato delle soluzioni industria 4.0 per fare comunicare diversi macchinari. Abbiamo implementato un magazzino verticale che, oltre ad ottimizzare l’uso dello spazio, serve a ridurre le possibilità di errore umano nella gestione delle giacenze. Siamo inoltre impegnati sul fronte della sostenibilità, con l’installazione di pannelli fotovoltaici che copriranno il nostro fabbisogno di energia elettrica. Per quanto riguarda l’innovazione dei nostri prodotti continuiamo a puntare sull’automazione, proprio per fare fronte alla mancanza di personale specializzato per la stiratura degli indumenti. Nei mesi scorsi abbiamo aggiunto alla nostra gamma due modelli di stiracamicie a carosello, uno pressato e uno soffiato, per andare incontro alle esigenze di chi deve gestire elevati volumi di camicie. Siamo in procinto di rilasciare la nuova versione del nostro stiracamicie Trevistar, ottimizzato per essere più semplice e veloce nell’utilizzo. Particolare attenzione è stata mantenuta nel ridurre i costi di gestione e il consumo energetico.

P. Fumagalli (Pony). I nostri ultimi investimenti sono stati orientati a migliorare ancora di più il nostro processo produttivo, attraverso l’acquisto di macchine altamente efficienti ad alto risparmio energetico, tra cui: – combinata Laser BLM con tecnologia laser in fibra di ultima generazione; – tecnologia inverter inserita nella nuova presso-piegatrice nella gestione della idraulica per efficienza migliorata del 50%; – impianto per la generazione di azoto in autonomia; – sistema Agilox e muletti di ultima generazione, per trasporto elettrico 24 ore su 24 e miglior gestione degli spostamenti. – magazzini verticali per risparmio di tempo e maggior rapidità nella consegna dei pezzi di ricambio. Le nostre principali novità in termini di prodotti, invece, riguardano i manichini stiracamicie di ultima generazione con le nuove versioni ANGEL 3.0 e DB PREMIUM: – nuovo design del castello abbinato ad una migliorata funzione di aspirazione che consente un posizionamento della camicia più preciso e veloce; – nuovi piani sagomati teflonati che offrono una stiratura impeccabile e grazie al trattamento in PTFE evitano il lucido sulle camicie di colore scuro; – potente ventilatore da 3HP che garantisce un’asciugatura più rapida della camicia; – il sistema brevettato H.A.R.S. (Hot Air Recovery System) progettato per recuperare l’aria calda permettendo una riduzione dei consumi di vapore pari al 20%, e per diminuire il tempo del ciclo di soffiaggio, migliorando la produttività e la temperatura dell’ambiente di lavoro; – range di taglie più ampio.

M. Niccolini (Renzacci). Grande attenzione per l’economia sostenibile e per la transizione digitale animano l’innovazione Renzacci su molte direttrici tra le quali le più importanti sono: – biolavatrici a secco a Natural Solvents, per un lavaggio Naturale che oltre ad un pulito di altissima qualità offre anche benessere; dato da tecniche di lavaggio biocompatibili ed ipoallergeniche. A queste esigenze risponde l’ultima generazione di macchine DELLA SERIE EXCELLENCE 2.0, (disponibili in modelli da 15 a 90 Kg. di capacità), studiate per lavorare al meglio con solventi come ad esempio SENSENE™, INTENSE®, SOLVON K4®, GREEN EARTH®, HIGLO® etc… Per seguire al meglio questo cambiamento la Renzacci ha creato l’esclusivo sistema “SENTINEL™”, che sfrutta in modo semplice ed innovativo un generatore naturale per una profonda ed efficace azione contro virus e batteri. Una tecnologia estremamente potente, efficace ed affidabile, con una semplicità che significa funzionamento intuitivo ed automatizzato senza necessità di manutenzione periodica e costosi interventi tecnici: – nuova serie di macchine ad ACQUA SUPERCENTRIFUGANTI HS – ECO, disponibile in modelli da 9 a 90 Kg. (da 20 a 200 Lb.) che consentono un risparmio di energia tra il 12% ed il 16% circa in base al ciclo effettuato; – la nuova serie HS – ECO è dotata di un nuovo ed avanzato software di gestione e controllo dell’intera macchina e del nuovo cesto con sistema “AQUAWAVE PLUS™”, che potenzia l’azione pulente e la personalizzata in funzione del capo lavato; – l’esclusivo sistema di filtrazione “PLASTIC GUARD”, che contribuisce in modo decisivo alla lotta contro l’inquinamento da plastiche facendo delle lavatrici ad acqua non solo un indispensabile strumento al servizio del professionista del lavaggio, ma anche un insostituibile aiuto per prevenire l’inquinamento da plastiche nell’ambiente che ci circonda. L’avanzato sistema RENZACCI “PLASTIC GUARD” consente dunque di combinare l’efficienza e la redditività della propria attività con l’attuazione di un processo produttivo al servizio della sostenibilità e dell’ambiente.

L. Innocenti (Christeyns). Direi che riguardo alla nostra volontà di investire in innovazioni di processo ne abbiamo già parlato al punto 2). Per essere più concreti posso citarle l’importante investimento appena approvato finalizzato all’implementazione di un nuovo sistema ERP che dovrà essere operativo dal 1° gennaio 2024. Questo ci permetterà di gestire le intere operations in modo più efficiente apportando addirittura anche aspetti di intelligenza artificiale all’interno del nostro sistema produttivo. Per quanto riguarda l’innovazione di prodotto, Christeyns è da sempre portatrice di innovazione soprattutto nel campo del lavag gio dei tessuti. Sono oramai diversi anni che la direttrice principale che guida il nostro processo di innovazione è la sostenibilità ambientale. Innovazioni di prodotto e di processo che si tramutino, attraverso reali vantaggi economici per i nostri clienti, in effettivi benefici per il nostro pianeta. Come per esempio il sistema PURESAN che rappresenta una soluzione per l’igiene a 360°, con soluzioni a più livelli, quali il risparmio dell’acqua, il risparmio energetico ed un migliore costo in uso dei prodotti.

M. Casol (ZCS). Proponiamo un modello di tracciabilità completo, flessibile e scalabile che consente di ottimizzare i processi di contenimento dei costi in mercati differenti dall’iniziale e tradizionale sanità – come nel settore Ho.Re.Ca., industria, servizi…) ed in differenti aree geografiche. Portiamo la tracciabilità in nuovi contesti industriali per efficientare al massimo i processi interni con integrazione di nostre tecnologie software in Cloud e hardware.

M. Gastaldi (Tessile Gastaldi). Per quanto riguarda la produzione stiamo continuando il percorso di ammodernamento degli impianti produttivi per rimanere competitivi sul mercato. In termini di sostenibilità di processo abbiamo investito in energia rinnovabile, prodotti chimici ecosostenibili e un continuo monitoraggio delle risorse idriche ed energetiche impiegate nei processi. Per quanto riguarda invece i prodotti oltre ad investire su articoli sempre di maggiore qualità la novità principale che ci vede protagonisti sul mercato è legata al nostro articolo OPERA primo e unico tovagliato certificato GRS realizzato con materiali di recupero post consumo.

G. Cuppini (Union). UNION ha sviluppato e presentato un nuovo concetto di pulitura innovativo ECO CONCEPT, pensato per ridurre al minino i consumi energetici a vantaggio di un notevole risparmio economico e un maggiore rispetto per l’ambiente, un concetto sostenibile che riduce drasticamente i costi di esercizio in bolletta. I modelli della serie ECO CONCEPT offrono una produzione per ciclo di pulitura da 10 kg e 15 kg con un consumo elettrico inferiore ai 7,9 KWH e con un consumo idrico minimo. La qualità di lavaggio è assicurata da un sistema per la distillazione del solvente che punta ad un elevato risparmio sui costi di esercizio, a vantaggio della sostenibilità del servizio di pulitura. Un’altra interessante novità è il nuovo computer a schermo tattile capacitivo a colori da 10” DIALOG TOUCH che riprende la filosofia di lavoro del classico computer DIALOG aprendo le porte verso un futuro ricco di nuove funzionalità. DIALOG TOUCH è dotato di connessione remota nativa per collegarsi al mondo digitale di oggi e di domani, offrendo una esperienza d’uso estremamente semplice e completa. Un’altra interessante novità sono i modelli XPRESS 2.0, la nuova generazione della gamma XPRESS, ora disponibile con due circuiti di lavaggio abbinati al sistema di lavaggio UNIJET SOFT che occasionalmente può essere sostituito da un ciclo di lavaggio a bagno. I modelli XPRESS 2.0 non necessitano di distillazione lavorando sulla filtrazione del solvente, un sistema ideale per chi ha uno spazio contenuto e cerca un sistema semplice da usare o da abbinare a sistemi di lavaggio alternativi. •

di Marzio Nava
Rivista DETERGO # Luglio/Agosto 2023