REPORTAGE – L’ERA DELLA DIGITALIZZAZIONE NELLA MANUTENZIONE TESSILE

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La digitalizzazione dei servizi ha cambiato ogni aspetto della nostra vita inclusi i servizi di lavanderia. Parliamo in questo reportage della digitalizzazione dei macchinari e dei servizi nell’ambito della manutenzione tessile. La digitalizzazione è entrata prepotentemente nelle macchine per lavare a secco e ad acqua, ma anche nelle macchine da stiro professionale. L’innovazione digitale ha dato slancio e linfa vitale anche alla logistica in lavanderia con sistemi in grado di tracciare tutto il flusso di lavoro. Gestire l’attività in modo più semplice ma anche più accurato. In molti casi, molte attività, o parti di essa, vengono gestite attraverso le APP degli smartphone. Quelli che chiamiamo telefonini ci permettono di organizzare molte attività del quotidiano, parafrasando il film di Paolo Genovese, “Perfetti sconosciuti”, gli smartphone sono diventati una sorta “di scatola nera della nostra esistenza”, ma in molti casi ci semplificano anche la vita. Un’organizzazione del lavoro più fluida, grazie anche all’uso dei gestionali, che permettono di integrare tra loro e rendere interfacciabili fasi di lavoro, semplificando in maniera efficace e personalizzata le modalità lavorative di ogni attività

Iniziamo questa road map tra i produttori incontrando Maurizio Casol, Direttore Division Automation, Zucchetti Centro Sistemi. Maurizio Casol entra subito nel vivo con una valutazione sul digitale ad ampio raggio. “Nell’era della digitalizzazione ogni impresa è chiamata a trasformare i propri processi interni e metodologie di lavoro per cogliere nuove opportunità di sviluppo, ottimizzare l’efficienza produttiva e minimizzare costi e sprechi. Il percorso della trasformazione digitale 4.0 è una sfida che anche il mondo delle lavanderie industriali non può lasciarsi sfuggire. La divisione Automation di Zucchetti Centro Sistemi (ZCS), azienda multi business leader negli ambiti IT, digitalizzazione e meccatronica, dal 1993 è specialista di sistemi di tracciabilità tramite RFID, con particolare attenzione al mondo delle lavanderie industriali e lavanolo. I sistemi automatici ZCS gestiscono l’intero processo, dalla ricezione del capo sporco fino alla riconsegna del capo pulito, consentendo la mappatura di ogni singolo movimento legato all’indumento.

Il sistema, completamente parametrizzabile sia nella parte hardware che software, si adatta alle esigenze del cliente, dei suoi volumi di lavoro, dello spazio a disposizione e dell’organizzazione delle fasi lavorative. Lo stesso si compone del software gestionale TRAK, che permette la gestione e il controllo dei flussi di lavoro; transponder RFID da applicare agli oggetti da tracciare e a completamento dell’integrazione 4.0, macchinari per distribuire e tracciare biancheria, capi tessili, ed uniformi. Ed è proprio dall’introduzione di un valido gestionale web che si garantisce, in un’unica soluzione, la tracciabilità assoluta dei materiali lungo tutta la filiera distributiva. Attraverso TRAK è possibile acquisire, in tempo reale, informazioni inerenti il flusso di lavorazione e distribuzione, ai fini di risparmiare tempo e costi, individuare inefficienze, dispersioni di materiale azzerando gli sprechi.

Il sistema permette la definizione di flussi di lavoro personalizzati, controlli oggettivi e diversificati degli stoccaggi, delle movimentazioni per prodotto e per singolo cliente, adattandosi alle esigenze di piccole e grandi lavanderie industriali. Determinante è inoltre l’apporto tecnico e meccanico del team ZCS nella fase pre e post vendita, sia on site che in remoto. La digitalizzazione e l’innalzamento del livello tecnologico all’interno della lavanderia garantiscono processi innovativi ed interconnessi con una immediata e significativa ricaduta sulla produttività e sul livello di soddisfazione del cliente finale”.

Passiamo ad un player dello stiro professionale e approfondiamo l’argomento con Corinna Mapelli, Comproprietaria di Trevil, la quale sottolinea come “il digitale sia ormai diventato imprescindibile in qualsiasi ambito produttivo e non fa eccezione neanche il mercato della lavanderia di qualsiasi dimensione. Pensiamo ad esempio alla logistica in cui è fondamentale tenere traccia della movimentazione dei capi. Infatti, l’impatto più rilevante si ha proprio in questo ambito, così che tanto maggiori sono le dimensioni dell’attività, tanto maggiore è il beneficio. In Trevil non ci sono macchine per lo stiro automatizzato che non abbiano a “bordo” un computer e quindi tutti i manichini funzionano con il supporto di un cervello elettronico.

La tecnologia touch screen ha fornito ulteriore slancio allo sviluppo del digitale in quanto rende semplic l’interazione tra l’operatore e la macchina. Dalla “nebbia” dei primi quadranti con i codici numerici – che rendevano ostico il lavoro degli operatori per cui era necessario consultare un manuale come bussola – alla “macchina parlante” di oggi, in cui, ad esempio, attraverso dei messaggi di pop up l’operatore capisce cosa non funziona e in alcuni casi riesce a bypassare e a risolvere autonomamente il problema. Sui manichini abbiamo delle schermate grafiche “smart” che riassumono in maniera sintetica le cose più comuni che l’operatore deve fare durante la stiratura (regolazioni e piccoli controlli che servono a migliorare la stiratura).

Ad EXPOdetergo International 2022 abbiamo fatto una serie di interviste agli operatori del settore e la risposta è stata unanime: potenziare il digitale. Partendo da questo presupposto è essenziale sistematizzare e garantire un’interconnessione tra tutte le macchine in lavanderia, in linea con i requisiti e i parametri di industria 4.0. Un’interconnessione reale che favorisca lo scambio dei dati e che consenta un valore aggiunto sia nel monitoraggio gestionale sia nell’efficienza produttiva”.

“Siamo immersi in un mondo digitale e ci sono forti spinte in questa direzione, dalle reti alle infrastrutture un ammodernamento che coinvolge anche l’industria”, esordisce così Gabriele Cuppini Direttore Commerciale di Union S.p.A. azienda di Sala Bolognese che produce macchine per il lavaggio professionale. “In Italia da qualche anno ci sono degli incentivi che sostengono la domanda e nel nostro mercato hanno contribuito ad una spinta al rinnovamento. Naturalmente le grandi realtà hanno risposto con investimenti più corposi rispetto alle attività più piccole, ma tuttavia un’attività di successo non può prescindere dalla modernizzazione dei macchinari e delle tecniche di manutenzione.

Il digitale mette a disposizione dell’industria uno straordinario numero di informazioni essenziali e, anche noi come Union, stiamo spingendo per incrementare la presenza del digitale sulle nostre macchine. Abbiamo pensato di dotare le nostre lavasecco di alcuni sensori che possano dare un importante aiuto agli operatori. A EXPOdetergo International 2022 abbiamo presentato macchine con sensori che permettono di leggere e di monitorare il funzionamento della macchina stessa in tempo reale (es. pressione degli impianti frigoriferi) e che consentono una vera e proprio controllo da remoto per aiutare le manutenzioni. Il passaggio dall’elettromeccanica al digitale apre le porte ad una serie di innovazioni e funzioni straordinarie. Sempre in Fiera abbiamo presentato una macchina collegata ad un misuratore di consumo elettrico istantaneo, una prassi che in alcuni laboratori di lavanderia fuori dall’Italia già avviene.

Dall’ufficio, se la macchina è dotata degli appositi sensori, si possono monitorare in tempo reale i consumi generali e di energia elettrica e soprattutto, in questo periodo, consentono di avere il controllo dei consumi in modo costante. Le nostre macchine sono dotate, a richiesta, di touch screen “DIALOG TOUCH”, che abbiamo presentato in Fiera in una nuova versione con una nuova piattaforma. Un vero e proprio computer che instaura un dialogo tra l’operatore e la macchina: permette di collegarsi in rete, se la macchina è dotata degli opportuni sensori può fornire i consumi in tempo reale, effettua una diagnosi della macchina segnalando eventuali anomalie, aprendo le porte ad una vera e propria ricerca guasti per favorire un controllo di manutenzione anche da remoto. Il nostro settore sta cambiando profondamente con il digitale…”.

Passiamo ad un altro player mondiale del lavaggio e incontriamo Marco Niccolini, General Sales and Mkt Director della Renzacci S.p.A.. “In Renzacci negli ultimi anni abbiamo investito molto nella digitalizzazione anticipando anche l’avvio del programma di industria 4.0 che ha avuto origine con la legge di Bilancio del 2017 e che è ancora attivo oggi anche se in forma depotenziata. Abbiamo sempre avuto una visione global, nel senso che esportando in diversi paesi del mondo abbiamo sempre avuto una policy aziendale che andasse bene su larga scala. Per il mercato italiano la misura legislativa di transizione 4.0 ha rappresentato un propellente, una spinta, un polo di attrazione per tutti i fornitori. Il digitale è sempre stato un elemento dirimente per il nostro business per alcuni motivi fondamentali.

Innanzitutto consentire al proprietario, cioè colui che si trova in “trincea” quotidianamente, di avere un quadro chiaro ed esaustivo dei costi e contestualmente avere una situazione altrettanto chiara dei ricavi. Il digitale permette di intraprendere azioni di marketing mirate al fine di supportare il business di un’attività. I nostri prodotti si sono progressivamente evoluti in questo senso coinvolgendo tutti i segmenti di mercato nei quali l’azienda è presente. Nel lavaggio a secco l’APP MY Brain dà la possibilità al cliente, come abbiamo detto, di gestire in modo più puntuale ed accurato tutte le variabili relative ai costi dei cicli di lavaggio, ma anche di valutare in modo più attento il fronte ricavi. Per quanto riguarda l’ambito del lavaggio ad acqua e degli essiccatoi, “laundry division”, l’applicazione intellectus consente sia nella versione OPL sia in quella Coin-op un’interfaccia in tempo reale di tutte le dinamiche gestionali.

Ci spostiamo nel nord est e precisamente a Cessalto in provincia di Treviso e incontriamo Carlo Miotto, CEO & Sales Director di IMESA S.p.A. azienda che si occupa di produrre macchine per il lavaggio sia a livello artigianale sia industriale. “In IMESA il processo di digitalizzazione ha coinciso con un’importante svolta culturale dell’azienda. Parliamo di digitalizzazione a 360°, dai processi aziendali interni ai prodotti e servizi che IMESA offre al mercato. L’obiettivo finale è quello di migliorare l’esperienza del cliente, semplificando e velocizzando i processi di lavanderia attraverso l’innovazione. La digitalizzazione ci consente di essere in lavanderia anche quando non siamo fisicamente presenti, ci consente di monitorare e registrare dati, imparare ogni giorno il mestiere e perfezionare costantemente la gestione della lavanderia e l’efficienza dell’intera attività.

IMESA mette a disposizione interfacce intuitive, ampi schermi touch screen a bordo macchina, il portale IMConnect pensato specificatamente per il settore lavanderia e un App, Laundry for You, che soddisfa molteplici esigenze con un click. IMConnect è uno strumento semplice, intuitivo ma allo stesso tempo completo. Attraverso il portale, da remoto e in pochi passaggi, si selezionano e si gestiscono i programmi di lavoro, si aggiorna il firmware della macchina, si personalizzano immagini e icone sul display. Tutto è sotto controllo: ore di lavoro totali di ogni singola macchina, elaborate per giorni e/o fasce orarie, e le tipologie di cicli utilizzati.

Desideri un controllo contabile delle utenze? Attraverso l’inserimento di pochi parametri di riferimento ecco a disposizione un quadro dei consumi di energia, acqua, detergenza. Il collegamento da remoto delle macchine è il cuore della digitalizzazione che consente al nostro cliente di usufruire di un supporto tecnico efficace e la possibilità di risolvere molti problemi in modo immediato, evitando costosi fermi macchina e l’interruzione delle attività, cause di inutili spese. La digitalizzazione ci rende parte di una vasta comunità online, nella quale interagiscono, distributore, tecnico, cliente finale, macchine e i servizi IMESA, senza barriere spazio-linguistiche, facilitando il dialogo e la collaborazione”.

Ritorniamo allo stiro professionale ed andiamo ad Inzago alle porte di Milano. Il patron di Pony S.p.A., Paolo Fumagalli entra nel merito del digitale in lavanderia e in particolare dello stiro, “nel mondo odierno bisogna puntare sempre di più all’efficienza e, in una lavanderia, questo significa lavorare sulla digitalizzazione dei processi produttivi, la quale permette di ottenere la maggiore resa con i minori i costi di gestione. Serve, quindi, lavorare sulle tecnologie digitali adatte alle specifiche necessità di questo settore ed è per questa ragione che in PONY si lavora da anni in questa direzione. Tutte le macchine con PLC sono predisposte per essere facilmente collegate direttamente al software gestionale della lavanderia; sistema molto utile per la creazione di automatismi nella comunicazione circa lo stato di avanzamento produzione, il pronto capo ecc…

L’utilizzo di PONY TOUCH TECNOLOGY, attraverso la nostra app EASY ACCESS 2.0, consente il totale controllo della macchina anche da remoto. Il cliente PONY, grazie all’abbonamento gratuito alla piattaforma PONY CLOUD, vero e proprio strumento di raccordo tra il macchinario e l’imprenditore, riceve una continua ed accurata reportistica riguardo tutto ciò che succede alla macchina: eventuali allarmi intervenuti durante il funzionamento, la produzione eseguita e l’approssimarsi l’esecuzione delle manutenzioni programmate.

La PONY TOUCH TECNOLOGY offre: controllo istantaneo da remoto del funzionamento della macchina e della sua produttività; interfaccia intuitiva che facilita l’utilizzo dei macchinari, predisposta in 6 diverse lingue; ampio schermo del touch screen da 4,3’’ o da 7’’, per una facile e nitida visione; diagnostica semplice ed immediata, anche da remoto, per facilitare l’identificazione delle cause di eventuali anomalie. È disponibile, inoltre, uno speciale programma di Autotest che identifica e mostra la fotografia e l’esatta posizione dell’eventuale pezzo oggetto di anomalia. Infine, aggiornamenti del software da remoto, consentono il continuo aggiornamento della macchina. Inoltre, le macchine READY 4.0 rientrano nella categoria dei beni strumentali tecnologicamente avanzati, per le quali viene riconosciuto un credito d’imposta”.

Concludiamo questa ampia disamina con Gabriele Giotto, Sales and Product Manager di Grandimpianti ILE ALI – industria di lavatrici di Sospirolo nelle Alpi Bellunesi. Ci racconta che “in tutti i mercati esteri che seguo in prima persona ho notato che le lavanderie sono nella stragrande maggioranza dei casi digitalizzate, cioè dispongono di un sistema di gestione e tracciatura elettronica di tutto il carico di indumenti che deve essere processato, ma anche la detergenza viene controllata e dosata nella maniera più opportuna. Anche i consumi delle apparecchiature vengono gestiti in modo digitale, acqua, energia elettrica e gas. Il digitale è un elemento importante per improntare anche in lavanderia le economie di scala.

Quando entriamo in lavanderia e notiamo la presenza sulle macchine di pannelli touch screen con dei sinottici che ci permettono di capire il flusso di lavoro, il monitoraggio dei consumi e tutta la gestione della manutezione… ci troviamo davanti ad una lavanderia d’avanguardia. Le nostre apparecchiature sono nate digitali nel senso che hanno un controllo touch screen basato su una piattaforma Android professional. Avere un’interfaccia uomo/macchina digitale non significa però avere portato il digitale in lavanderia, vuole dire essere passati semplicemente dal pulsante meccanico a quello touch, ma in questo modo non si apporta alcuna innovazione di processo. Noi come Grandimpianti siamo andati oltre, il digitale non è un accessorio della macchina è sua parte integrante.

Monitoriamo i consumi elettrici, gas, vapore e detergenti. Riusciamo a gestire digitalmente misuratori esterni (come ad esempio il contalitri) collegandoli direttamente al nostro sistema. Ci siamo spinti più in là riuscendo a gestire anche i lotti di produzione, nel senso che ad ogni ciclo di lavaggio o di asciugatura, alla macchina si possono dare input, quali, il grado di sporco o il tipo di carico, in modo da ottenere un’ottima qualità del lavaggio. Le nostre macchine sono tutte dotate di sistemi digitali di “serie”, infatti, il digitale non è un accessorio e neppure un optional da aggiungere alla macchina”.

Al nostro colloquio è presente anche Patrizia Terribile, Managing Director di Grandimpianti, la quale sottolinea come, oggi, “l’idea di fondo sia quella di considerare le macchine come generatrici di dati che servono all’utilizzatore e all’investitore per potere effettuare delle analisi mirate. I dati ci consentono di misurare e quindi di capire nei particolari, eventualmente, quali siano le azioni correttive da intraprendere di fronte a delle mancate perfomance o a dei possibili miglioramenti. Tutte le macchine sono connesse in Wifi e non via Ethernet e questo semplifica molto, non ci sono cavi ma antenne. Non serve alcun tipo di supporto interno o esterno per la trasmissione dei dati. Tutto ciò vale per le nostre macchine ad acqua e anche per gli essiccatoi, in quanto entrambe sono connesse digitalmente. Vale la pena di avere il digitale anche sull’essiccatoio? Una domanda retorica in quanto per noi è essenziale: i consumi energetici devono essere sotto controllo e la vita del tessuto deve essere garantita più a lungo possibile. Il processo di asciugatura deve essere gestito con perizia e oculatezza”, conclude Patrizia Terribile.

Di Marzio Nava
Rivista DETERGO # Febbraio 2023