Il tessile (inteso come settore) affonda le sue lunghe radici nella storia. Al tessile si associa la prima rivoluzione industriale e la memoria fa un balzo all’indietro alla seconda metà del ‘700. L’industria tessile simboleggiata dal mitico telaio ha contribuito ad aprire il sipario scenico all’industria moderna. Parliamo in particolare delle aziende del tessile nell’ambito della lavanderia industria-le, che senza troppi giri di parole, sono tra le imprese che hanno sofferto di più la crisi sanitaria degli ultimi due anni. Dal lockdown sanitario al lockdown produttivo, il passo è stato breve.

Il turismo motore di tutto l’indotto, prima della pandemia, veleggiava ad una percentuale di PIL intorno 13%, che negli ultimi anni obtorto collo ha perso vigore e slancio. Oggi nonostante l’innalzamento dei costi energetici, delle materie prime e dei trasporti, la domanda è tornata a crescere. Su quali basi le aziende possono ritornare alle percentuali di crescita pre Covid? Con quali materie prime? Con quali tecnologie? Come garantire un prodotto di qualità a seguito di tessitura, finissaggio e confezione? Qual è il giusto mix tra pronto magazzino e prodotti personalizzati? Su quali mercati le aziende investiranno per i prossimi mesi e su quali prodotti o linee di prodotto pensano di puntare per il prossimo EXPOdetergo International 2022?

Abbiamo chiesto a Parotex, azienda specializzata nella produzione tessile per hotel e ristoranti, di raccontarci l’esperienza di questi anni difficili per il settore dell’hospitality. Cosa hanno comportato per voi questi due anni di pandemia, in cui hotel e ristoranti sono stati tra i più colpiti? “Come Parotex, risponde Andrea Rovea CEO dell’azienda, abbiamo voluto essere sempre presenti e a disposizione dei clienti durante e dopo la pandemia, garantendo il miglior servizio per supportare la ripresa dell’indotto del mercato alberghiero nel periodo estivo. Per noi rimane sempre fondamentale garantire un prodotto Made in Italy di prima qualità e un dialogo costruttivo e propositivo con le lavanderie che si servono da noi”. In questo momento difficile avete anche realizzato un nuovo prodotto, giusto? “Esatto. Si chiama Re:New.

Si tratta di un prodotto realizzato con un filato che utilizza parte di ritagli pre-consumo (scarti di produzione) e parte di bottiglie di plastica, lavorate e trasformate in filati ecosostenibili. L’impatto ambientale si abbassa in modo significativo: emissioni ridotte del 56,3%, consumo energetico più che dimezzato e quasi 80% in meno di acqua utilizzata in tutto il processo. Il prodotto gode di diverse certificazioni, tra cui quella GRS (Global Recycled Standard). Oltre alla sostenibilità, Re:New offre numerosi vantaggi alle lavanderie industriali, dalla durata a una maggiore facilità di pulizia, asciugatura più rapida e maggiore produttività in stiratura”. Come vedete il mercato nazionale? “Sappiamo tutti che le difficoltà ci sono state e ci sono ancora: pandemia e guerra, con l’aumento dei costi energetici, hanno creato gravi problemi. Ma guardiamo con ottimismo alla ripresa del settore turistico e a tutto ciò che porterà per i nostri clienti”. E sul fronte internazionale? “Per quanto ci riguarda, stiamo investendo in particolare sull’espansione dei mercati nordeuropei, per i quali prevediamo una crescita significativa nei prossimi anni”.

“L’avventura di Cimmino Forniture Tessili ha inizio agli albori del secolo scorso e noi siamo alla quarta generazione ci dice Letizia Cimmino alla conduzione dell’azienda. La Cimmino agli albori era specializzata nella realizzazione del “mantello” ed era punto di riferimento di alcune grandi aziende di moda e soprattutto per il sud Italia. Da una famiglia si è creata una molteplicità di aziende tutte afferenti all’industria tessile nelle diverse espressioni. Un distretto aziendale a dimensione familiare. Oggi il nostro fatturato è sviluppato interamente sul territorio nazionale e da qualche anno abbiamo instaurato un rapporto anche con alcune grandi compagnie di navigazione, in particolare Cargo. Di quali prodotti in particolare vi occupate? “Tutte le volte che lei esce di casa e incontra un tessuto io spero sia mio! Dal tovagliato alle lenzuola dell’hotel o del bed and breakfast.

A completare la gamma c’è la nostra offerta per le RSA e le Case circondariali che durante la pandemia hanno rappresentato lo zoccolo duro della nostra attività. Durante la pandemia abbiamo ancora di più capito che il servizio è parte del nostro prodotto. E quindi devo poter avere nella mia gamma nella mia gamma un lenzuolo di ottimo cotone, “strappato a mano” in modo che rimanga rettangolare e non un trapezio. E poi pensiamo al futuro perché per fare intraprendere questo mestiere ai nostri figli dobbiamo imparare a farlo in maniera sostenibile. Abbiamo come azienda finanziato una borsa di studio con il Foro Italico di Roma perché il trattamento delle acque reflue è importantissimo, non solo per noi, ma anche per le lavanderie. La nostra attività preponderante è rivolta alle lavanderie che hanno subito una forte battuta d’arresto in questi due anni.

Con le Case circondariali e le RSA il rapporto è diretto, nel senso che del lavaggio della biancheria se ne occupano direttamente loro. Al momento con le lavanderie abbiamo il 70% del nostro fatturato. La nostra produzione è in parte interna e in parte esterna, questo ci consente di essere flessibili, in quanto possiamo contare su una terziarizzazione specializzata. Il nostro Distretto è il Cis di Napoli, una piattaforma commerciale di 1 milione di metri quadrati, nella quale abbiamo la dogana, tutta l’intermodalità di trasporto sia su gomma sia si rotaia che ci permette anche di avere quattro linee di ritiro giornaliere. Tutto questo non è a corredo della nostra azienda è l’essenza stessa della nostra attività, conclude Letizia Cimmino.

Incontriamo per Coritex, azienda tessile di Gandino nei pressi di Bergamo, Angelo Merigo Responsabile commerciale dell’azienda. Coritex è un’azienda tessile che ha una storia di cinquant’anni alle spalle. A cavallo tra gli anni 70 e 80, da azienda che realizzava biancheria per la casa, si è trasformata in un’azienda che produce tovagliato in modo specifico per la ristorazione, cioè in particolare di quei tessuti che debbono combinare il gradimento estetico alla durata. La nostra attività predominante è legata alle lavanderie industriali, ma siamo anche un’azienda leader per la banchettistica (eventi, matrimoni e altre cerimonie). Sono tessuti specifici che nel corso del tempo sono cambiati, in relazione all’esperienza acquisita sul campo, ma soprattutto è la dimensione che è diversa, in quanto ci vogliono tagli di tessuto da almeno 3,60 metri per tavoli molto grandi.

Siamo presenti in tutta Italia con il nostro cotone e poliestere ma anche con l’articolo due orli e due cimosse (nelle diverse misure). La produzione è nostra, affidiamo all’esterno solo la confezione in quanto ci avvaliamo di aziende specializzate all’interno del nostro distretto. Dall’acquisto del filato, alla tintura, al finissaggio, i capi vengono tagliati a mano e tutto il processo è opportunamente controllato per mantenere alta la qualità. Siamo oggettivamente in un momento complicato, ma se abbiamo superato la grande crisi del 2008 – quella decennale scaturita dal fallimento di Lehman Brother – e così anche la crisi sanitaria del febbraio 2020, allora saremo in grado di affrontare e superare anche quella attuale dell’impazzimento dei prezzi sui mercati”.

Continuiamo a lavorare puntando sulla qualità Made in Italy nonostante tutte le problematiche degli ultimi anni a cui si sono aggiunte quelle del conflitto nel cuore dell’Europa, esordisce così Cristina Salvati Amministratore di Masa SpA. Le difficoltà, che sono emerse già prima della guerra, per l’approvvigionamento delle materie prime e l’aumento esorbitante del loro costo, l’innalzamento delle tariffe di gas ed energia elettrica si ripercuotono sull’intera filiera e si sono ulteriormente amplificate in questi ultimi mesi. A monte i costi di tintoria e finissaggio sono lievitati esponenzialmente e a valle le lavanderie industriali, che sono aziende energivore, hanno dovuto affrontare, con nostro rammarico, tutto questo. Nonostante il complicato scenario, però, noi continuiamo a credere fermamente, con ostinazione e orgoglio nella qualità e nell’innovazione del nostro prodotto.

Non pensiamo sia giusto, e mai farà parte del nostro agire, cercare scorciatoie e ricorrere ad altri fornitori o a qualità più economiche di materie prime, neanche in questo momento complicato, in quanto siamo riconosciuti dal mercato, da oltre 70 anni, per qualità e affidabilità. Abbiamo resistito nei due anni di pandemia durante i quali il nostro settore è stato distrutto e, continueremo, come stiamo facendo, a puntare sulla customizzazione del prodotto, sulla manodopera italiana e sulla qualità dei filati. Dalla produzione per la tavola alla biancheria da letto a tutta la collezione tessile dedicata al bagno, il comune denominatore aziendale continua ad essere, per noi, l’elevato valore del nostro prodotto che si concretizza in durata, resistenza, innovazione e personalizzazione”.

“In questa situazione economica, in cui il problema principale non è solo quello dell’innalzamento dei costi ma anche della difficoltà di reperimento della materia prima, cercare di garantire alti livelli di qualità è un impegno e un obiettivo quotidiano”, così sintetizza Roberto Littamè, responsabile dell’azienda Tessiltorre, l’attuale situazione di mercato del tessile per le lavanderie industriali. “Partiamo dalla qualità. Tutto inizia da qui. Qualità è selezione delle materie prime. Continua ricerca sui filati. Sperimentazione. Per offrire unicità, novità e originalità. Nonostante tutte le difficoltà stiamo premendo sull’acceleratore per quanto riguarda tutto il filone della compatibilità ambientale dell’industria tessile. La partita si gioca sulla circolarità del prodotto e sul controllo ecologico dell’intera filiera. Dell’intero processo produttivo noi affidiamo all’esterno solo tintoria e candeggio, in quanto crediamo nella specializzazione.

La nostra filiera è tutta italiana e crediamo al valore del Made in Italy. La domanda di mercato ha avuto già un’ottima ripresa dall’inizio dell’anno, poi con i floridi week end pasquali e del 25 aprile ha avuto un’ulteriore crescita. Sono i costi che sono saliti alle stelle non c’è fornitore che non abbia aumentato i prezzi di almeno il 30%. Consideri che il prezzo dei filati è aumentato di circa il 60% rispetto al 2019. Come azienda stiamo realizzando e vogliamo proporre anche in vista di EXPOdetergo International 2022 nuovi colori e nuovi disegni che possano trovare il gradimento della clientela. Cerchiamo di interpretare le richieste di un mercato in continua evoluzione per rispondere alle esigenze di ogni singolo cliente sia per il ristorante, sia per la camera, sia per il bagno”, conclude Roberto Littamè.

“La storia della Tessitura Perego inizia nel 1929 e oggi, oltre 90 anni dopo, la terza generazione della Perego continua questa tradizione tessile, nel rispetto delle esperienze passate, ma in combinazione con una costante innovazione di tecnologia e di una attenta cura alla qualità”, ci dice Andrea Perego, general Manager dell’azienda. “Passione ed entusiasmo sono i motori che guidano l’azienda nella ricerca di nuovi tessuti e prodotti e stimolano la creatività per nuovi disegni e colori. Oggi, Tessitura Perego è una delle più grandi aziende tessili italiane il cui core business è nella produzione di Collezioni per lavanderie industriali. Per la tavola e il letto, per il bagno e la cucina, la nostra collezione per lavanderie offre una linea di prodotti appositamente studiati e testati per l’uso industriale, per quanto riguarda la resistenza dei colori, i restringimenti dei tessuti e una frequente manutenzione.

La scelta di filati di prima qualità, l’uso di colori Indanthrene e le attente operazioni di finitura garantiscono elevati standard di affidabilità e prestazioni. Un dialogo costante con i nostri clienti ci consente di sviluppare nuove idee e prodotti, personalizzando le loro esigenze e pianificando strategie comuni volte ad ottimizzare la soddisfazione totale tra gli utenti finali. Una collezione ricca di colori e disegni jacquard, un attento controllo di qualità e un servizio di consegna rapida hanno fatto di Tessitura Perego uno dei partner preferiti dalle lavanderie più importanti d’Europa. Sostenendo da sempre che l’ospitalità é un valore e che conquistare gli ospiti é un dovere, Perego offre una Collezione tavola, letto e bagno composta da prodotti unici e d’eccezione con un gusto e una raffinatezza da apprezzare in ogni occasione e ogni luogo. Con EXPOdetergo International 2022 la Tessitura Perego presenterà nuovi prodotti in linea con lo sviluppo ecosostenibile con l’obiettivo di dare ulteriore slancio alla ricca gamma di prodotti già in collezione”. •

Di Marzio Nava
Detergo Magazine – Numero 5, Maggio 2022