Trattare il tema delle lavanderie self-service vuol dire occuparsi del mercato dei prodotti che è inevitabilmente influenzato dalle differenti culture e dai contesti economici che interagiscono con la domanda e l’offerta di lavoro, ma anche con l’evoluzione delle esperienze e le modalità di accesso al servizio degli utenti. Un modello circolare, in cui economia, società e lavoro ridefiniscono gli standard degli utenti e in cui le aziende produttrici possono ideare e realizzare prodotti da mettere sul mercato
Certo non possiamo tratteggiare un’analisi sociologica, in questo contesto, anche se sarebbe molto utile. Ci limitiamo a sottolineare come dal punto di vista della domanda in una società dinamica in cui è sotto gli occhi di tutti la pervasività della rete, nella realtà sociali non c’è più spazio per cattive esperienze e c’è un universo di servizi da migliorare, rendere più accessibili, più smart, più efficienti sia da un punto di vista generale che puramente economico. Come si evince dalle aziende produttrici che abbiamo interpellato, il vecchio modello di lavanderia self-service subisce una metamorfosi e l’esperienza dell’utente cambia completamente: il tempo, le capacità e le risorse sono un bene monetizzabile ed il cittadino agisce in maniera sinergica con le macchine completamente digitalizzate.
Interpelliamo Francesco Ciaponi, Manager of Sales di AGA C.O.M. Srl, che precisa, “per quanto riguarda il self–service, in particolare, produciamo macchine che vanno dai 10 ai 18 kg. Abbiamo inaugurato e avviato 400 lavanderie in ogni parte del mondo. Fino ad un paio di anni fa veniva privilegiata l’offerta delle macchine a basso costo, ultimamente questa tendenza è stata invertita ponendo l’accento sempre più sulla qualità e sulla specializzazione. La nostra lavanderia self-service di Barcellona della linea Eco-Logic (combinazione virtuosa dell’uso dei prodotti eco compatibili e del servizio puntuale ed intelligente) offre ai clienti macchine che consumano il 40% di acqua in meno con un risparmio consistente di energia elettrica rispetto alla media dei prodotti presenti sul mercato. In virtù dell’efficienza abbiamo avviato un servizio di stiro dei capi lavati: i clienti possono riporre gli indumenti lavati negli armadietti e il giorno successivo la clientela li trova stirati. L’ultima novità è che nei prossimi mesi apriremo in Russia una lavanderia self-service e siamo impegnati perché tutto vada nel miglior modo possibile”.
“Creare una lavanderia self-service intelligente sia per il gestore che per i clienti: questo era l’obiettivo che ci eravamo prefissi quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto MyCleanClean, sottolinea Gabriele Giotto, Sales and Product Manager di Grandimpianti. Un format che, grazie all’innovativo sistema di controllo Wavy, alla connessione Wi-Fi e al Cloud TheMind, è in grado di distinguersi dal panorama dell’offerta self-service e garantire vantaggi esclusivi. Come la possibilità, per il proprietario, di gestire le politiche di vendita completamente da remoto monitorandone il funzionamento (cicli più utilizzati, orari di maggior utilizzo, dati di consumo, sinottico, allarmi, ecc.) ma anche modificandone i parametri (es. sconti, prezzi per fascia oraria, diagrammi, ecc.). Oppure l’estrema facilità per l’utente di selezionare rapidamente il ciclo più adatto, grazie al display da 7″ e al linguaggio a icone o, infine, di visualizzare da remoto in tempo reale la situazione della lavanderia (macchine libere e avanzamento cicli) tramite QR code, così da gestire al meglio il proprio tempo, decidendo di passare o meno in negozio oppure di occupare l’attesa in altre attività. Una soluzione tecnologicamente avanzata, dunque, ma alla portata di tutti perché sviluppata in modo da essere semplice, intuitiva e pratica come uno smartphone.
Marco Niccolini, General Sales and Marketing Director della Renzacci S.p.A., ci spiega, invece, come “l’innovazione Renzacci nel lavaggio self-service si sia concretizzata nella esclusiva formula WATERLAND, un successo decretato da molte unità già avviate ed operanti in tutto il mondo. Moltissime le novità che consentono tantissima praticità, risparmi nei costi e nei tempi di utilizzo sia per colui che porta a lavare i suoi indumenti sia per colui che ne è proprietario. A partire dalla rapidità e semplicità con cui si possono trovare i locali per svolgere l’attività, per continuare con il vantaggio di non dover investire in costosi lavori di impiantistica ed opere murarie, che oltre ad essere estremamente costosi non sono praticamente quasi mai riutilizzabili e rimonetizzabili. Grande successo sta inoltre riscuotendo Renzacci “INTELLECTUS”, l’esclusivo sistema domotico che permette di monitorare il funzionamento e la redditività della lavanderia in tempo reale, organizzando delle campagne di marketing che dal proprio tablet raggiungono il cliente in modo personalizzato: che si unisce al sensazionale “Metà consumo waterland”, il nuovo sistema di asciugamento dei capi che permette di ridurre enormemente sia i consumi di energia che le potenze installate all’interno della lavanderia self-service eliminando al tempo stesso anche i problemi ed i costi legati al rispetto delle normative legate all’impiego di fonti di energia tradizionali”.
“Il settore europeo delle lavanderie self-service sta entrando in una fase molto interessante dove osserviamo – come Alliance Laundry System ci dice Vittorio Maglione, Country Manager Italy dell’azienda – due distinti scenari. Nei Paesi come Francia, Belgio e la stessa Italia, dove la popolazione è più abituata alla presenza di lavanderie automatiche, un locale allestito in maniera povera e sovente deprimente dovrà rapidamente lasciare spazio a locali ben disegnati, molto puliti e piacevoli e con attrezzature e metodi di pagamento all’avanguardia. In paesi dove la lavanderia self rappresenta una novità – pensiamo alla Polonia, alla Spagna, al Portogallo ma anche alla Germania – non ci sarà alcuno spazio per un’offerta povera ma già oggi l’investitore si orienta verso un allestimento molto sofisticato nel design e nell’equipaggiamento. I sistemi di pagamento saranno anch’essi discriminanti, perché dal classico gettone si dovrà rapidamente prevedere sistemi multipli come app, carte di credito, carte fedeltà al fianco del tradizionale cash. Probabilmente i leggendari guadagni dei primi anni 2000 lasceranno spazio a livelli di rendita comunque interessanti ma con base imprenditoriale più solida e qualificata”.
L’ultimo incontro è dedicato a CEA Group. Una nuovissima realtà con un passato storico: l’azienda CEA GROUP con il suo team di intraprendenti giovani professionisti e tecnici con esperienza internazionale nel settore, si ripropone al mercato del self-service con nuove lavatrici industriali ed essiccatori tecnologicamente all’avanguardia, arricchiti dal design italiano. Una novità assoluta è rappresentata dalla formula di NOLEGGIO OPERATIVO + PACK ASSISTANCE, proposta in tutta Italia sia sui macchinari nuovi che usati AGA e che include qualsiasi costo di manutenzione ordinaria e straordinaria fino a 4 anni di utilizzo. L’azienda propone inoltre la possibilità di intervenire su lavanderie SPEEDY WASH già esistenti, in modo da rinnovarle con un nuovo concept tecnologico ed innovativo; in alternativa offrendo un NUOVO FORMAT SELF-SERVICE progettato con nuovi macchinari. Anche in questi casi è previsto il PACK ASSISTANCE, una formula innovativa che solamente CEA GROUP lancia in tutto il mercato nazionale. Altra novità è rappresentata dal nuovo modulo computerizzato ENERGY SAVING, particolarmente indicato nelle lavanderie self-service, sta riscontrando forte interesse da parte di vecchi e nuovi clienti. Progettato ad hoc e già presente in molte installazioni, permette di ridurre considerevolmente i kW di contratto e di assorbimento, senza diminuire i tempi di asciugatura degli essiccatori, garantendo così notevole risparmio, maggior sicurezza, minor stress agli impianti e rispetto dei tessili. Alta tecnologia e salvaguardia dei consumi che, unite alla fornitura di detergenti BIO, configurano il nuovo concept che CEA GROUP presenta alla salvaguardia dell’ambiente per ridurre i consumi ed i costi di esercizio.
Al termine della panoramica di alcune aziende del settore l’obiettivo è quello di creare dunque un servizio capace di rendere l’esperienza nelle lavanderie self-service puntuale, concentrandosi su un target i cui bisogni sono complessi e determinati da svariati fattori. Tutto ciò permette alle aziende di raccogliere una quantità rilevante di dati e informazioni e di realizzare, sulla base di questi, un sistema di linee guida, configurazioni e anticipazioni dei bisogni che permetta agli utenti di usufruire dei servizi nella maniera più efficace possibile e che li porti a conseguire i loro obiettivi più corrispondenti al loro modello di vita.
di Marzio Nava
DETERGO
LUGLIO/AGOSTO 2019