Lavorare per un mondo più pulito, questo è l’obiettivo per i diversi player nell’ambito del mercato della manutenzione tessile. Da diverse angolazioni, produttori di macchinari, di detergenti, ma anche da parte di chi realizza impianti per la depurazione delle acque reflue. In questa logica le aziende realizzano macchine e prodotti che permettono una riduzione del consumo di acqua, di elettricità, ma anche un dosaggio economico di detergenti.
In poche parole, un utilizzo responsabile delle risorse, ma anche in alcuni casi un loro riutilizzo nella logica dell’economia circolare. Perché le aziende pensano e producono prodotti sempre più sostenibili, ma anche i loro processi produttivi si muovono sulla medesima lunghezza d’onda con metodi green che non danneggino l’ambiente. La crisi sanitaria ha messo ancora di più l’accento sulla sostenibilità, proprio perché abbiamo, tutti, acquisito un grado di consapevolezza maggiore rispetto al recente passato. Facciamo un giro d’orizzonte tra i nostri produttori, partendo da punti di osservazione differenti.
Incontriamo per il tema della biolavanderia Marco Niccolini, General Sales and Mkt Director della Renzacci SpA. Il qua le afferma, “noi come Renzacci proponiamo da tempo e i risultati ci danno ragione, un nuovo servizio di lavanderia per le macchine a secco che utilizzano natural solvente quindi alternativi al percloroetilene, che hanno la caratteristica di essere biode gradabili, biocompatibili e ipoallergenici. Abbiamo un riscontro molto positivo anche dal punto di vista commerciale in quanto il cliente finale è messo nella condizione di conoscere che il servizio proposto dalla lavanderia è effettuato con tecniche e macchi nari che salvaguardano l’ambiente ma contestualmente tutelano anche il benessere della persona.
Nella biolavanderia l’obiettivo è l’acquisto di un servizio da parte di un cliente consapevole. L’esperienza ci dice che da una parte, si determina un aumento di fatturato attraverso un incremento dei servizi, in quanto le biolavasecco permettono il trattamento di una più ampia gamma di articoli (scarpe, borse, ecc.), mentre dall’altra si ha una riduzione dei costi perché queste macchine avendo dei costi di gestione inferiori permettono un prezzo finale per il cliente migliore, proprio per la riduzione di acqua, energia e solvente. Per quanto riguarda le macchine ad acqua, in Renzacci siamo molto contenti dello sviluppo del sistema di lavaggio Oceano e in particolare di Oceano EcoCare che consente il recupero tra il 35% e il 40% di acqua per ogni ciclo di lavaggio.
Il sistema Oceano oltre a superare il tradizionale wet cleaning si combina con l’economia circolare e la sostenibilità. Questi sono tutti concetti che il cliente apprezza nella sua scala valoriale di acquisto. La curva di indifferenza del consumatore nel processo di acquisto diventa un elemento essenziale. Il sistema Oceano come sistema di lavaggio ad acqua professionale si combina perfettamente con il biolavaggio a secco, così come concepito e realizzato da Renzacci. Questi due sistemi dialogano perfettamente tra loro. Il lavaggio ad acqua è complementare al lavaggio a secco e non sostitutivo”, ribadisce e mymedic.es conclude Marco Niccolini.
Avendo posto tra le nostre “mission” la realizzazione di una chimica sostenibile, alla luce delle sempre maggiore consapevolezza dell’o pinione pubblica nella necessità di preservare l’ambiente, e proiettati verso una edizione di EXPOdetergo International focalizzata su questo argomento, noi di Surfchimica, ci dice Marco Vaccari, responsabile per l’azienda del comparto Export&Ricerca, abbiamo creato, e sempre più svilupperemo, soluzioni bio per la lavanderia del futuro. Per il lavaggio in acqua, stiamo lavorando su un ampiamento dei prodotti della linea NAT per fornire all’operatore una gamma sempre più completa di prodotti di origine vegetale, facilmente biodegradabili e privi di indicazioni di pericolosità sull’etichetta.
La nostra attenzione si è poi focalizzata sul lavaggio a secco dove, come noto, si sta procedendo con la sostituzione del percloro con solventi alternativi. I principali costruttori di macchine lavasecco offrono soluzioni multi-solvente, privilegiando l’uso di solventi naturali che associano alle moderne tecnologie l’attenzione alla salute degli operatori. Siamo pronti a presentare una innovazione anche in questo ambito.
Infine, curiamo anche la parte legata alla riconsegna dei capi dove, in sinergia con il nostro partner te desco hawo GmbH, offriamo l’innovativo prodotto ORGANIXtex, la soluzione di imballaggio completamente compostabile testata con le principali imbustatrici presenti nel mercato. “Puntare su un mondo più pulito” è un concetto che appartiene da sempre al mondo della lavanderia, ma oggi assume un’accezione differente. “Pulito” non è unicamente il risultato di un buon lavaggio attraverso il quale rimuovere sporco dai tessuti e garantirne l’igiene, “pulito” è sinonimo di onestà e coscienza.
Ecco perché IMESA SpA, come afferma Carlo Miotto, al timone dell’azienda che realizza macchine per il lavaggio a Cessalto (TV) ha trasformato la sua conoscenza in coscienza con l’obiettivo di offrire ai propri clienti soluzioni bio di lavanderia. Stiamo vivendo un periodo di preoccupante siccità e l’acqua è un bene che purtroppo scarseggia in molte parti del mondo. Per molti anni il nostro comportamento e le nostre abitudini hanno dato per scontato la disponibilità di questo bene, causando spesso inutili sprechi.
Oggi questo non è più tollerabile, dobbiamo agire, tutti, assumendoci la responsabilità di fare il nostro meglio per un uso più consapevole. IMESA oggi non si limita a costruire e vendere una vasta gamma di lavatrici, IMESA propone soluzioni che abbracciano l’intero processo di lavaggio, dalla meccanica alla chimica al controllo elettronico, per consentire ai suoi clienti di operare effettivamente attraverso un uso consapevole di acqua, energia e detergenti e limitare l’impatto sull’ambiente.
Cicli di lavaggio mirati e calibrati sull’uso dei detergenti OPTIWASH, attraverso i quali definire e monitorare i consumi. Oggi si può scegliere di agire con maturità, nel rispetto dell’ambiente, evitando di danneggiare ciò che ci circonda. Oggi non è più tollerabile far finta di niente. Gli eventi climatici e la scienza ci spingono ad una consapevolezza che, nel caso di IMESA, nasce da oltre cinquant’anni di lavaggio, asciugatura e stiro che non abbiamo alcuna intenzione di sprecare”.
“Una gestione consapevole e virtuosa delle risorse energetiche e la riduzione dei consumi di acqua e delle emissioni di CO2 nell’am biente sono una priorità sempre più pressante non soltanto da un punto di vista economico ma anche e soprattutto etico”, così esordisce in sintesi, Stenilio Morazzini, CEO dell’azienda Montega®, che si occupa in particolare di specialità chimiche per la detergenza nel settore professionale. “Ognuno ha il dovere morale di applicarsi per la salvaguardia del mondo in cui viviamo, apportando soluzioni ed innovazioni in grado di diminuire l’impatto ambientale e la carbon footprint.
Montega® ha da tempo improntato la propria filosofia produttiva su prodotti e soluzioni eco-friendly, come ad esempio la gamma di prodotti My Ecosystem, un gruppo di specialità chimiche per lavanderia e tintolavanderia tessile nate per ottenere un incremento delle pre stazioni dei prodotti in termini di salute, risparmio energetico, consumi d’acqua, salvaguardia dello strato di ozono, basse emissioni di CO2 , presenza di tensioattivi altamente biodegradabili e così via. Fanno parte della gamma eco-friendly di Montega® anche i prodotti della gamma Institutional Nature, caratterizzati da tensioattivi di origine vegetale, profumi classificati come anallergici e altre ma terie prime attentamente selezionate.
Ma Montega® ha sviluppato anche nuove soluzioni tecnologiche finalizzate ad un ridotto impatto ambientale, come Automatismo Eco, che permette un dosaggio automatizzato con un’assistenza da remoto a 360 gradi, attraverso cui l’intero processo di lavaggio viene gestito completamente da computer utilizzando basse temperature. Montega® ha ottenuto nel corso degli anni la cer tificazione ISO 14001:2015 che riguarda il sistema di gestione ambientale, ed ha validato le linee guida dedicate alla gamma di prodotti eco-friendly attraverso la 14006:2011, a garanzia di un costante impegno nella ricerca di soluzioni green”.
“Grandimpianti si occupa di lavaggio ad acqua professionale, ormai da 50 anni, e sin dalla sua fondazione, all’inizio degli anni 70, ha sempre posto grande attenzione al tema del rispetto dell’ambiente”, ne parliamo con Gabriele Giotto, Sales and Product Manager dell’azienda. Il rispetto per l’ambiente nella logica di Grandimpianti si declina, nell’efficienza energetica e nell’impatto ecologico delle apparecchiature, ecco perché sia mo in grado di sviluppare soluzioni e sistemi altamente innovativi.
Come, ad esempio, il sistema di isolamento termico in fibra ceramica nelle stiratrici, capace di ridurre al minimo la dispersione di calore e assicurare il massimo rendimento, lo sviluppo di un diagramma di asciugatura che, negli essiccatoi, regola automaticamente intensità e durata del ciclo in base alle varia zioni di peso e umidità della biancheria risparmiando energia (1kW/1Kg) o, nelle lavatrici, il sistema brevettato di pesatura di namica DWS. Quest’ultimo funziona senza celle di carico, quin di non è soggetto ad instabilità, problemi di usura o necessità di manutenzione particolare.
Lavorando in sinergia con il sistema di controllo Wavy, il sistema è in grado di dosare acqua, energia e detergenti in base all’effettiva quantità di biancheria caricata, con un risparmio notevole in termini di risorse (fino al 50% di acqua in meno), durata del ciclo (meno acqua significa anche minor tempo richiesto per scaldarla, caricarla e scaricarla) ed azione meccanica.
DWS (standard in tutte le lavatrici da 8 a 28 kg) sfrutta il dialogo tra inverter, sistema di controllo Wavy e sensore 3D, per calcolare il peso della biancheria e determinare la giusta quantità di risorse necessarie, detergenti compresi, senza bisogno di installare centraline di dosaggio autonome (ci pensa Wavy alla gestione delle pompe), incidendo positivamente sul bilancio ecologico ed economico dell’intera lavanderia. Infine, l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto delle apparecchiature sull’ambiente, ha spinto l’azienda a selezionare materiali riciclabili assicurando, così, un tasso di riciclabilità fino al 96%”.
L’ultimo incontro è dedicato alla depurazione delle acque reflue e incontriamo della S.T.A. Società Trattamento Acque, Fabia Segolini, Ufficio Marketing, la quale ci illustra ciò di cui si occupa l’azienda: “il Gruppo S.T.A. opera nel settore del tratta mento acque e in particolare si occupa di progettazione, realiz zazione e gestione di impianti, attraverso le più moderne tecno logie presenti sul mercato e la ricerca della miglior soluzione a livello tecnico, operativo ed economico. In particolare ci offriamo come partner qualificato per gestione in outsourcing, terziarizza zione del servizio e delega di tutte le problematiche corrispon denti; smaltimento rifiuti liquidi, spurghi e servizi ambientali an che attraverso due piattaforme di trattamento rifiuti liquidi non pericolosi di cui disponiamo.
Non abbiamo mai sposato una tecnologia piuttosto che un trattamento, ogni situazione va studiata e richiede una risposta e un approccio personalizzato. Soprattutto per le lavanderie industriali in cui il refluo è caratterizzato da un alto contenuto di tensioattivi che pregiudicano la qualità dell’acqua allo scarico. Il metodo S.T.A. consente di collaudare il processo depurativo partendo da analisi di laboratorio sul refluo grezzo e chiarificato utili per l’individuazione del trattamento più performante sia dal punto di vista dell’efficacia che per quanto riguarda i costi di gestione. Anche il comparto biologico viene progettato grazie agli esiti delle prove in campo che consentono di impostare correttamente i cicli di lavorazione e definire l’eventuale necessità di dosare nutrienti o prodotti chimici.
Al termine del monitoraggio, l’efficienza di rimozione osservata determina l’impostazione del trattamento depurativo al fine di raggiungere i risultati attesi allo scarico. I clienti che si affidano a S.T.A. possono contare su un servizio di consulenza personalizzato e su soluzioni collaudate o comprovate studiate ad hoc sulla base di dati verificati. Tradotto in termini di risorse, per i clienti significa certezza del trattamento e del funzionamento dell’impianto, che equivale a garanzia del rispetto dei limiti allo scarico, riduzione dei costi complessivi generati dalla gestione delle acque reflue e possibilità di impegnare tutte le risorse nella propria attività aziendale”, conclude Fabia Segolini. •
Di
Marzio Nava
Rivista Detergo – Numero 7/8, Luglio/Agosto 2022