L’accelerazione e la mutazione degli eventi degli ultimi giorni, pone diversi interrogativi alle aziende sul modo di affrontare il futuro. Oggi è fondamentale avere scenari alternativi ed una flessibilità tale da andare oltre la pandemia Covid-19 e la guerra. L’unica possibilità per individuare per tempo le opportunità è farsi trovare pronti.

Il costo di non prepararsi è il cosiddetto shock da futuro o da cigno nero: all’improvviso accade ciò che non ti aspetti. Bisogna quindi re-immaginare anche le competenze del futuro alla ricerca di possibili opportunità da sfruttare il tutto con un approccio “frugale” che porti a risolvere i problemi e affrontare le difficoltà trasformandole in successi.

Il “finora ha sempre funzionato” o “si è sempre fatto così” aveva un qualche fondamento in passato, infatti pianificare una strategia per il futuro, sia a livello personale che aziendale, era “abbastanza semplice”; e la stabilità del contesto anche se complesso garantiva dei risultati considerati abbastanza attendibili per un certo periodo di tempo.

Oggi, al contrario, pur essendo importante definire una strada che dia forma e significato alle azioni concrete, è prioritario sviluppare un nuovo DNA nell’azienda, nuove competenze flessibili; ovvero acquisire la capacità di adattare la strategia e il mind-set in tempi rapidi non appena si avverte un cambiamento all’orizzonte.

È necessario implementare e sviluppare una mentalità orientata al futuro, acquisendo la capacità di leggere il presente; interpretare il significato di quello che accade; osservare i cambiamenti in atto e immaginare i possibili scenari futuri anche se negativi.

Come prepararsi al futuro e quali saranno le 10 soft skill più richieste nel 2025?
Secondo il Future of Jobs Report del World Economic Forum, che mappa i lavori e le competenze del futuro, la quota di competenze di base destinata a cambiare sarà del 40% e metà dei lavoratori a tutti i livelli dovrà riqualificarsi entro il 2025, con l’acquisizione di nuove competenze soft e digital. Due fattori sono determinanti: primo gli impatti economici della pandemia e poi la crescente automazione che sta trasformando gradualmente i posti di lavoro.

Il pensiero critico e la risoluzione dei problemi sono in cima alla lista delle competenze che secondo i datori di lavoro cresceranno in importanza nei prossimi cinque anni. Mentre in questi anni sono cresciute le abilità nell’autogestione come l’apprendimento attivo, la resilienza, la tolleranza allo stress e la flessibilità. Ma la rivoluzione tecnologica sta trasformando i posti di lavoro e può anche fornire la chiave per crearli e aiutarci ad apprendere nuove competenze. Nel prossimo futuro quindi bisognerà sviluppare nuove skills, in virtù della crescente necessità da parte dei lavoratori di interfacciarsi con sistemi tecnologici e piattaforme digitali.

Problem solving, lean thinking, leadership e self management le soft skill del futuro
Ecco le 10 skills più importanti individuate dal Forum per il lavoro del futuro:
1. Pensiero Analitico e Innovazione
2. Apprendimento Attivo e Strategie di Apprendimento
3. Capacità di risolvere problemi complessi
4. Pensiero Critico e Capacità di Analisi
5. Creatività, Originalità e Spirito d’Iniziativa
6. Leadership e Influenza Sociale
7. Uso di Tecnologie, Monitoraggio e Controllo
8. Progettazione e Programmazione Tecnologica
9. Resilienza, Gestione dello Stress e Flessibilità
10. Ragionamento, Problem Solving e Ideazione

Le aziende del settore lavanderia devono attivarsi attraverso un percorso di trasformazione che contempli seminari, corsi, attività di coaching andando incontro alle esigenze future che riguardano il pensiero critico, l’innovazione, il problem solving e la leadership che assumono un ruolo sempre più determinante, nell’influenzare le scelte del management e guidare le scelte di innovazione e cambiamento che saranno cruciali nei prossimi anni.

Attraverso nuove competenze digitali, come lean digital, lean marketing, analisi dei dati, big data, si delineano nuovi scenari per un settore con una forte impatto di miglioramento e crescita individuale. Anche le competenze oggi sono interconnesse e quindi è il momento giusto per avviare una trasformazione che parta dalle “menti” dell’azienda e che ci renda più preparati agli eventi futuri. •

di Alessandro Martemucci,
Rivista Detergo, Numero 10, Ottobre 2022