Gli articoli invernali necessitano di manutenzione in primavera: giubbotti, piumini, piumoni, coprimaterasso ecc. Si tratta in generale di articoli costosi e quindi è necessario fare particolare attenzione prima di procedere al lavaggio. Se è necessario, in base alla propria esperienza, è necessario effettuare un lavaggio diverso da quello dichiarato in etichetta, oppure se si ritiene che il lavaggio da eseguire indicato in etichetta sia rischioso, o se il capo è sprovvisto di etichetta di manutenzione, è necessario avvisare il cliente e fargli firmare una dichiarazione di manleva.
tipo di dichiarazione di manleva
Di seguito, numerosi esempi di articoli a rischio, spesso reclamati dai clienti dopo il lavaggio. Il lavandaio si deve porre il problema di come lavare senza correre dei rischi utilizzando la dichiarazione di manleva. Le etichette indicano che non si può lavare in alcun modo né ad acqua né a secco.
Il lavandaio deve scegliere la manutenzione più corretta in base alla composizione, al tipo di capo e in base alla propria esperienza: è necessario avvisare il cliente e far firmare la dichiarazione di manleva
Talvolta sui capi sono presenti due etichette contrastanti una per il tessuto esterno lavabile solo a secco e una per la fodera cucita al capo, lavabile solo ad acqua: vale quanto detto precedentemente. Fare particolare attenzione ai giubbotti resinati: la maggior parte dei giubbotti sono resinati per conferire loro un aspetto lucente e, quindi, più attraente e al tempo stesso renderli idrorepellenti. Spesso presentano una etichetta aggiuntiva libera e non fissata (che il cliente non controlla) con una dicitura strana che dovrebbe fare insospettire.
Altro esempio: sul capo non vi è alcuna etichetta di manutenzione ma solo una scritta piuttosto sibillina: in questo caso è necessario avvisare il cliente sottolineando quanto riportato in etichetta
Fare particolare attenzione ai giubbotti resinati: la maggior parte dei giubbotti sono resinati per conferire loro un aspetto lucente e, quindi, più attraente e al tempo stesso renderli idrorepellenti. Spesso presentano una etichetta aggiuntiva libera e non fissata (che il cliente non controlla) con una dicitura strana che dovrebbe fare insospettire.
QUESTO CAPO È STATO CONFEZIONATO ADOTTANDO
MATERIALI ARTIGIANALI. PROPRIO PER FINITURE SPECIALI
E QUESTO È UNICO E ORIGINALE. QUALUNQUE DIFETTO
ESSO PRESENTI ALL’ACQUISTO E IN SEGUITO NON È DA
CONSIDERARSI TALE MA È UNA CONFERMA DELLA UNICITÀ E
MANUALITÀ DEL CAPO
In questi casi è necessario controllare attentamente il giubbotto che presenta nelle zone maggiormente sottoposte a sfregamento (bordi, patte, gomiti, cuciture ecc.) sbiaditure di colore che si sono originate durante le sollecitazioni da utilizzo e che vengono evidenziate in modo particolare dal lavaggio.
bordo orlo manica
patte delle tasche
patte delle tasche
cuciture
La causa di tale difetto spesso oggetto di reclamo è provocata dal degrado della resina per effetto dello sfregamento di indosso.
zona normale
zona sbiadita per accumulo di resina
Prendiamo in esame, ora, il piumino non trapuntato o con zone di trapuntatura molto estese. A causa della mancanza della trapuntatura il materiale di riempimento si sposta in modo irregolare creando zone più spesse e zone più magre.
giubbotto o trapunta con ovatta di riempimento in poliestere
Il cliente lamenta una riduzione di spessore e conseguente minore coibenza termica del capo. La responsabilità è da ricondursi alla tipologia dell’ovatta (fibre lisce e non crettate e poco coesionate); il lavaggio provoca una riduzione di spessore del 50%.
Prendiamo il caso del coprimaterasso in cotone che rientra al lavaggio e non più utilizzabile.
il rientro si evidenzia dalle grinze delle cuciture
distacco del flok su capi lavabili solo con percloroetilene
Capi simili possono essere lavati solo con idrocarburi, ma sono sempre a rischio
giubbotto con lamina esterna sintetica a imitazione pelle che si stacca dal tessuto nel lavaggio a secco con percloro, l’unico consentito dalla etichetta applicata al capo
lo sfregamento di indosso e l’agitazione meccanica del lavaggio o lo sfregamento contro altri capi o contro il cestello possono causare fili tirati
lacerazione della tasca per distacco del termoadesivo della cerniera
Materasso con interno in poliuretano espanso. In caso di rottura del poliuretano espanso all’interno del materasso non si può né a lavarlo ad acqua né lavarlo a secco, in quanto durante l’asciugatura il troppo peso provoca la rottura del poliuretano. Qualcuno consiglia di lavarlo a mano senza centrifugarlo e di lasciarlo asciugare all’aria; cosa non possibile sia per i tempi sia per il verificarsi di alonature a causa della stagnazione dell’acqua.
rientro a onde del capo trapuntato lavabile solo a secco
Il tessuto è termoadesivato internamente con un tessuto in polipropilene (spesso non indicato in etichetta). Il lavaggio a secco determina il rientro del polipropilene (instabile al calore) durante l‘asciugatura anche a bassa temperatura, costringendo il tessuto ancorato ad esso tramite la trapuntatura a rientrare, dando luogo alla formazione di onde tipo uomo Michelin. •
di by ING. VITTORIO CIANCI
Direttore LART – Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile
LART
Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile
Textile Research and Analysis Laboratory
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lart@lartessile.it – www.lartessile.it
DETERGO Magazine # Marzo 2024