
Nell’ultimo decennio, l’intero settore dei prodotti tessili destinati ad uso alberghiero, si è trovato ad affrontare una serie di cambiamenti di vario genere, che ne stanno plasmando il futuro, in termini che ancora non sono completamente definiti. A valle del sistema l’attenzione agli aspetti ambientali sta portando allo sviluppo di nuovi prodotti chimici e di nuovi macchinari destinati al trattamento dei tessili. A monte i produttori dei tessili stanno anch’essi affrontando questi aspetti, legati in particolare alla chimica tintoria (tintura e finissaggio dei tessili, sia nello stato di filato che di tessuto finito) ed alle prestazioni fisico-meccaniche dei materiali. Il tutto considerando la necessità di contenimento dei costi, fattore determinante e che influenza le scelte nei diversi ambiti, introducendo, ad esempio, sistemi sempre più meccanizzati nei processi produttivi delle lavanderie.
In questo panorama le aziende del comparto si trovano nella condizione in cui molte delle conoscenze consolidate da anni di esperienza, ora devono essere riconsiderate in funzione delle ricadute sugli aspetti qualitativi: non sempre infatti è possibile valutare preventivamente le possibili variabili che interverranno nelle diverse fasi dei processi e quali conseguenze potranno apportare. Un esempio pratico, che meglio può portare a comprendere gli effetti dei cambiamenti in atto, si riferisce all’aumento, nel corso dell’anno 2016, del numero di casi lamentati dalle lavanderie industriali in cui i prodotti tessili di tovagliato presentavano difficoltà di rimozione delle macchie, soprattutto delle macchie da sostanza grasse. Non si trattava di un problema legato alla qualità dei prodotti tessili, ma ad una normale conseguenza dell’introduzione dei nuovi prodotti chimici, che ha certamente richiesto un periodo di valutazione e di adattamento delle possibilità e modalità applicative, soprattutto in funzione del trattamento di casi specifici.
Oggi le collezioni dei produttori tessili sono caratterizzate da una diversificata proposta di varianti colore che, se da una parte consentono di soddisfare le nuove esigenze del mercato, dall’altra introducono alcune variabili da considerare nei processi di lavaggio industriale. Una problematica evidenziata dalle lavanderie è la degradazione che alcuni colori presentano all’uso, degradazione legata a diversi fattori, che ha come conseguenza la difficile gestione del tovagliato nelle sale. Gli utilizzatori dei prodotti tessili, sia nel caso di prodotti destinati al noleggio piuttosto che alla vendita diretta al cliente utilizzatore, hanno sempre più la necessità che il prodotto possa garantire una certa durata, al fine di rendere remunerativo l’investimento. E’ quindi interesse comune, dal produttore all’utilizzatore, verificare e gestire le prestazioni dei materiali tessili lungo l’intera filiera. Ciò è possibile se i vari attori sono disposti a confrontarsi e dialogare, anziché focalizzarsi sulla ricerca di un colpevole. I migliori risultati saranno raggiunti attraverso lo scambio di conoscenze.
Certo, queste possono apparire solo delle belle parole. Sono invece frutto di alcuni casi concreti, in cui fornitori di materiale tessile, lavanderie industriali e fornitori di prodotti chimici, hanno organizzato dei tavoli tecnici per valutare quai fossero le possibili cause di degradazioni dei prodotti tessili riscontrate durante l’uso. La disponibilità al dialogo fra le parti, ha portato ad una maggiore conoscenza e consapevolezza del problema, considerando le problematiche che ciascun attore della filiera deve affrontare. Vi è quindi la necessità di attuare degli strumenti di comunicazione, discussione e confronto sui problemi di natura qualitativa. Uno strumento importante è la rivista. La proposta è quella di presentare una serie di articoli tecnici, nei quali si affronteranno alcune problematiche a partire dalla degradazione del colore (nella foto un esempio di tovaglia dopo un certo numero di lavaggi che prevedono uso di ipoclorito) e dalla degradazione fisico-meccanica dei prodotti tessili (nell’esempio in tabella la perdita di resistenza del filato dopo una serie di lavaggi industriali).
Esempio di degradazione del colore dopo lavaggio industriale
Tabella valori resistenza filato
La necessaria trattazione degli aspetti scientifici relativi al problema, verrà completata da una trattazione di natura pratica applicativa, che consentirà, soprattutto a chi si occupa della manutenzione dei prodotti tessili, di riportare nella realtà quotidiana l’attuazione delle possibili soluzioni.
Il primo argomento sarà relativo alla degradazione del colore, un fenomeno che interessa vari aspetti del prodotto tessile: dalle caratteristiche dei coloranti impiegati, alla tintura del filato, ai trattamenti su tessuto, alle condizioni di gestione del processo di manutenzione. Il risultato auspicato è di poter fornire agli operatori dell’intera filiera elementi di conoscenza condivisa, che possano aiutare nella valutazione complessiva del problema e costituire una base comune per lo sviluppo di soluzioni future.
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di Ezio Molinari
Detergo
Febbraio 2020