Una domanda che viene posta spesso a chi si occupa di impianti è quella di aumentare il valore della manutenzione in termini di diminuzione dei costi derivanti da interventi straordinari.
Dagli anni ’70 sono state introdotte metodologie per la manutenzione programmata che prevengono l’insorgere dei più comuni guasti.
Ma come si può evolvere dopo 40 anni questo concetto che ormai è evidentemente datato?
La risposta è la MANUTENZIONE PREDITTIVA cioè l’analisi dell’insorgere dei guasti mediante misure istantanee o continue.
Quattro sono le cause che, se monitorate, possono prevenire i guasti anche di mesi:
- Temperatura
- Rumore
- Vibrazioni
- Power quality.
Nel primo caso la misura della temperatura effettuata mediante tecnica all’infrarosso (termografia) rappresenta lo strumento più efficace per la DIAGNOSI PREDITTIVA. Negli ultimi anni la tecnologia proveniente dal settore militare ha messo a disposizione anche termocamere inserite in un cellulare.
Questi strumenti, con una buona risoluzione per le applicazioni industriali di cui stiamo parlando, oltre ad avere un prezzo non proibitivo permettono un efficace controllo istantaneo di linee idrauliche (acqua, vapore, olio diatermico ecc.) e di quadri elettrici.
Laddove le differenze di temperature sono discontinue o raggiungono valori oltre la soglia consentita siamo in presenza di un insorgere di guasto o in
tutti i casi di una perdita dal punto di vista energetico.
Altri strumenti come il fonometro, l’accelerometro e i misuratori di power quality permettono analisi approfondite dell’insorgere dei guasti a tal punto che anche la manutenzione preventiva viene calibrata in funzione delle problematiche riscontrate nei singoli macchinari.
di Michele Viganego
Mi chiamo Michele Viganego, l’azienda che rappresento e una società cooperativa di Genova (AMBIENTE LAVORO ENERGIA Scrl – azienda cover story del numero Detergo di Gennaio 2017). Studio e applico le nuove tecnologie per la manutenzione industriale e per il risparmio energetico, campo nel quale opero da più di 30 anni. Nei prossimi numeri risponderò alle domande che vorrete porre. Inviare a detergo@expodetergo.com
RIVISTA DETERGO MARZO 2017