IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO – Tutte le strade del vintage portano a LIM

0
704

Nemmeno trent’anni di storia hanno trasformato questa lavanderia famigliare di Montagnana in un fantastico laboratorio permanente, dove si sfornano continuamente nuove tecniche e forme di quell’”invecchiamento” che trasforma un paio di jeans in un’opera d’arte

LIM (2)LIM (2)Siete in cerca dell’Arte del XXI secolo? Quella davvero inedita e impregnata dai segni dei tempi?
Più che in un museo o in una galleria, la vostra attenzione va calamitata su una lavanderia.
A patto che non sia una lavanderia qualsiasi.
Ma piuttosto qualcosa di simile a un magico laboratorio dove ogni giorno trasformare quintali di denim, il tessuto dei jeans, in strabilianti oggetti del desiderio.
Una volta appurato questo, LIM è l’azienda che fa al caso nostro.image001
Fondata nel 1987 a Montagnana, provincia di Padova, da Guerrino Stevanin, in nemmeno trent’anni di attività LIM ha già fatto in tempo a diventare fabbrica da cui escono in continuazione migliaia di jeans, lavati e trattati seguendo quanto nasce dal laboratorio di ricerca interno, o secondo le indicazioni di clienti che vanno dall’industriale della moda noto in tutto il mondo alla bottega artigiana mischiata ai capannoni della periferia veneta.
1 foto relazioneMa già quella data di nascita, nel cuore degli “spensierati anni ’80”, fa intuire che LIM aveva di che ispirarsi, nei materiali e nelle immagini del mondo dove metteva radici. Era l’epoca in cui una canzone dei Duran Duran faceva ballare milioni di ragazzi con addosso un paio di mitologici “501”, autentico status symbol per ragazzi che non si limitavano a indossare i jeans, ma tendevano piuttosto a “viverli”, facendone una sorta di carta di identità generazionale.
2 foto relazioneTrent’anni dopo, la nostra voglia di ballare è sempre la stessa. Dai Duran di “Notorius” siamo passati al Pharrell Williams di “Happy” in un mondo dove sono cambiate un’infinità di cose, ma non, per fortuna, la capacità che hanno canzoni leggere come bollicine e trascinanti come il fuoco di farci dolcemente saltare per aria, meglio se in compagnia. Ragione per cui, oggi come allora, abbiamo bisogno di indossare un po’ di comodo, fantasioso e comunicativo “denim”, il fustagno, originariamente blu, di cui sono fatti i jeans. Perfetti per lavorare durante il giorno, ma anche per ballare quando scende la sera.
4 foto relazioneDa questa intuizione di fondo nasce il successo di LIM, marchio passato in consegna ai figli Romeo, Gianfranco e Mauro, gli attuali titolari, assieme alla “mission” di restare sintonizzati con i ritmi del mondo circostante. Una via maestra che ha portato ben presto a trasformare il piccolo laboratorio degli esordi, con la sua unica lavatrice e i suoi due tavoli da stiro, nella fabbrica attuale, dove una trentina di dipendenti lavora ogni giorno migliaia di capi destinati a fare la felicità di chi li indossa e, nello stesso tempo, ad accendere la curiosità di chi li ammira durante lo struscio in centro, sotto le luci di una discoteca, e perfino nella calca di un centro commerciale.8 foto relazione
Se non si coglie l’Arte in questa semovente capacità di seduzione, allora è meglio rinunciare alla ricerca di cosa perpetua, ai nostri giorni, il fascino di una tela impressionista o di un mosaico bizantino. Considerando l’universalità acquisita dai jeans, indifferentemente indossati dal “trader” miliardario con ufficio sulla Fifth Avenue, dall’universitario nottambulo di Copenaghen che li toglie e li indossa fra un letto e l’altro, e dall’operaio di Marghera in cassa integrazione, viene naturale applicare a un globalizzato indumento per tutte le età e tutti i portafogli lo status di “supporto” attraverso cui far circolare pensieri, immagini, provocazioni, reminiscenze, o IMG_1500fantasie allo stato puro. Da qui l’obbiettivo di conferire a queste braghe buone per ogni uso, diurno e notturno, una patina fondamentale di “vissuto”, attraverso un effetto-usura per il quale il laboratorio si sostituisce alla vita di tutti i giorni.
Sono risultati che alla LIM si ottengono grazie a una totale conoscenza delle tecniche e degli effetti speciali utilizzati nella “jeanseria”: a cominciare dalla storica tecnica dello “stone 5 foto relazionewashed”, lavaggio con pietra abrasiva (a volte la notissima e umile pietra pomice), per considerare poi varie tecniche introdotte negli anni ’90, come la sabbiatura e la marmorizzazione, fino ad arrivare al grande mutamento avvenuto con il nuovo millennio. Quando ci si è accorti che, per conferire a un paio di jeans un effettivo plusvalore in termini di usura occorreva tornare a privilegiare il lavoro manuale sulla macchina. Da qui la possibilità per il cliente di 9 foto relazioneLIM, a seconda delle proprie disponibilità e del mercato di riferimento, di usufruire di possibilità praticamente illimitate in termini di lavorazione e trattamento: dall’abrasione ottenuta tramite passaggi di spazzola e sabbiature all’utilizzazione di mole e pistole per ottenere strappi e macchie di colore con cui garantire un effetto-vintage sempre più richiesto dal mercato. Risultati a cui si giunge attraverso un catalogo di tecniche ai limiti dello sconfinato: carteggi, “decorature”, baffi, rammendi, spruzzi, pure invenzioni sospese fra sartoria, pittura e un pizzico di alchimia.
IMG_1485L’importante è rammentare che sono tutte tecniche utilizzate in LIM come supporto a un lavoro manuale insostituibile. Quello necessario per creare sui vari capi uniche combinazioni di pieghe, strappi, sfumature, abrasioni, rattoppi. Con costante attenzione a ricerche e sperimentazioni che vanno dall’effetto sbiancante ai nuovi dosaggi di colori da applicare alle braghe buone per il compito in classe di mattina e il party in discoteca la notte successiva.
10 foto relazioneNe consegue una capacità universale di interagire con il mercato da parte di LIM, in grado di interagire sia con il “brand” di alta moda a cui garantire anche trenta fasi di trattamento, sia con la piccola azienda che veste clienti in cerca di qualcosa di pratico e duraturo.
Da qui si capisce come, relazionandosi a una clientela così vasta e articolata, lo show-room di LIM sia sottoposto a periodiche e totali rivoluzioni, in grado di esporre quanto più possibile di una produzione sempre più estesa e articolata.
Non semplice merce, ma “opere” ai confini fra l’artigianato e l’arte.
Dove guardare tutti quei jeans vi fa sentire come dentro un bellissimo e, soprattutto, vivissimo museo.

L.I.M. S.r.l.
Via Frassenara,21
35044 Montagnana (PD)
Tel. +39 (0)429-82211
Fax +39 (0)49- 8312111
https://www.facebook.com/limgroup
www.limgroup.it

big_banner