IL SEGRETO DEL MIO SUCCESSO Lavanderia Tiziana, dove Oriente e Occidente si incontrano

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La felice parabola di un’azienda vicentina, che ha ispirato la propria attività al metodo giapponese Kaizen, noto per le sue “5 S”. Per far vincere il tessuto sulla carta

Veneto, Giappone.
LAV.TIZDitta di famiglia e pensiero zen.
Tesori di acqua e di tempo.
Virtù ambientali del tessuto made in Italy opposte all’inquinamento globale causato dalla carta.
La storia e l’identità attuale della Lavanderia Tiziana, guidata dai fratelli Antonella e Maurizio Bolcato a Lonigo, in provincia di Vicenza, sono fatte apposta per dimostrare più di una verità. A cominciare dalla coesistenza fra generazioni, perseguita come un credo aziendale, coinvolgendo nel lavoro quotidiano tanti giovani come Chiara Bolcato, la figlia di Maurizio e della moglie Rosella (a sua volta in azienda).
Tutto qui concorre a rammentare che viviamo in un mondo “s-confinato”, privo di confini. DSC_0627D’altra parte, la lotta per un Ambiente più pulito e vivibile oggi mette d’accordo la maggior parte degli Umani, di qualsiasi reddito e orientamento politico.
Conforta trovare conferma di ciò in un’azienda ancora emblematica del “Made in Nordest” come la lavanderia Tiziana. Che in questo 2013 ha varcato la soglia dei trent’anni di storia per la piena soddisfazione di chi, da quando ha aperto bottega, non ha mai rinunciato a perseguire l’idea di uno sviluppo creativo, articolato, sensibile agli input provenienti dal mondo circostante. E le parole “no spreco” e Kaizen, ben leggibili nel sito aziendale, sono lì apposta a ricordarcelo.
In particolare è la seconda a fornire una chiave importante per entrare nella storia, ma anche nell’attualità e nel futuro della lavanderia Tiziana. Che nasce trent’anni fa come espressione da manuale di quella piccola imprenditoria da cui sono discese le fortune kaizenLTeconomiche del Veneto. “Un tipico negozio-laboratorio pulisecco intitolato a nostra sorella Tiziana – racconta Maurizio Bolcato – ma destinato nel giro di pochi anni a trasferire macchine e personale in uno stabilimento che avesse dimensioni e strutture più consone a un’attività industriale”. E’ la sede in cui ci troviamo, la stessa da dove arrivano sporche e partono pulite forniture che servono i due settori su cui la Tiziana concentra con successo la propria attività: ristorazione e centri per l’estetica (saloni di parrucchiere e altro).
Nella storia aziendale, una delle svolte più importanti avviene a contatto con Kaizen, metodo giapponese di crescita aziendale basato su una fondamentale idea di miglioramento non solo progressivo, ma anche condiviso da tutti i dipendenti dell’impresa. “Lo abbiamo scoperto 013_lapiazzetta_alteregostudiograzie a una ricerca del Cuoa, il centro universitario aziendale che ha sede vicino a noi, e da allora ne abbiamo fatto tesoro” racconta Maurizio Bolcato mentre ci accompagna a vedere lo stabilimento assieme al responsabile della produzione, Loris Checchetto.
Un giro che molto semplicemente dimostra l’applicazione delle famose “5 S”su cui sui basa il Kaizen:
1) Separazione (“Seiri”) – Perseguimento costante di ciò che è essenziale separandolo dal superfluo, tramite un’organizzazione quotidiana dei carichi di lavoro e dei viaggi dei mezzi in entrata e in uscita.
2) Ordine (“Seiton”) – Condivisione da parte di tutto il personale delle priorità e degli obbiettivi di lavoro, come dimostrato dai bigliettini posti sulla grande tavola a muro posta al centro della fabbrica.DSC_0639-R
3) Pulizia (“Seiso”) – Attività ispirata a saldi principi di “no spreco”, ma anche a un costante monitoraggio dell’acqua impiegata che, tramite un sistema di depurazione sempre in funzione, deve sempre essere utilizzata nel pieno rispetto dell’Ambiente.
4)Standardizzazione (“Seiketsu”) – Automatizzazione periodicamente monitorata, ed eventualmente migliorata, dei cicli di lavoro.
5) Disciplina (“Shitsuke”) – Dedizione costante non solo nell’ottimizzazione del lavoro, ma anche nell’incessante ricerca, rivolta a produrre articoli di tovagliato, teli e abiti di lavoro (per cuochi, camerieri, parrucchieri e altro) dove vengono valorizzate in modo sempre più vincente le virtù del tessuto.

DSC_0756“Il Kaizen ci ricorda che l’utilizzazione della carta, il cosiddetto monouso – spiega Maurizio Bolcato – è semplice ed economica. Solo partendo da questo dato di fatto, possiamo produrre qualcosa di meglio, perché più pulito, più duraturo e più bello”.

 

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