La fibra di lino è senza dubbio la fibra principe dell’estate. Il tessuto in lino è un tessuto naturale apprezzato in tutto il mondo come segno tangibile della qualità, confezionato in bellissime camicie, abiti, lenzuola e tovaglie.

Fibra estratta dallo stelo della pianta di lino. Appartiene alle fibre liberiane ricavate dal libro che è la parte sottostante la corteccia.
Le altre fibre liberiane sono:
• Ramie
• Canapa
• Juta

vista longitudinale

 

 

 

 

 

sezione

Le sue prestazioni dipendono dalla sua composizione che può variare in percentuali:
• cellulosa – 65-70%
• costanza pectina – 20-25%
• tessuti legnosi e cuticolari – 4,5%
• cenere – 1%

PROPRIETÀ
Presenta alcune caratteristiche o proprietà:
• assorbe il sudore;
• si asciuga velocemente;
• lascia traspirare la pelle;
• molto resistente e può quindi essere può essere lavato moltissime volte senza alterarsi, anzi diventa sempre più morbido, cosa importantissima per i capi di abbigliamento estivi che richiedono lavaggi frequenti;
• ha una bassissima elasticità, pertanto i tessuti in lino non si deformano;
• igroscopicità elevata, 20% superiore a quella del cotone e inferiore solo a quella della lana 30%;
• conduttività termica elevata;
• termoregolatore il lino è infatti in grado di donare freschezza (è perfetto per gli abiti estivi) ma al tempo stesso riesce a mantenere costante il calore (dunque va bene anche in inverno);
• i tessuti di lino non si sporcano facilmente a causa della superficie della fibra più liscia. Anche dopo lo sporco, la penetrazione dello sporco nella fibra è bassa e il rilascio dello sporco durante il lavaggio è migliore.
Ovviamente questo non vuol dire che non sia necessario prestare attenzione all’indosso e alle fasi di lavaggio, asciugatura e stiratura.

CRITICITÀ
Il lino presenta, tuttavia, alcune criticità.
Il lino non è elastico, è il meno elastico delle fibre naturali (gualcibilità e borse) a causa del suo asso allungamento a rottura 2 – 2,5 % e quindi attenti ai possibili rientri. Come tutte le fibre poco elastiche bisogna fare attenzione ai rientri.

Il lino si restringe in modo naturale dopo il primo lavaggio. In media il lino pure si restringe del 4%. Per evitare che vestiti o tessuti cambino dimensione o taglia, molte aziende pre-lavano i tessuti in lino. Grazie a questo lavaggio iniziale, il tessuto avrà solo un minimo restringimento al lavaggio successivo. Nel caso di tendaggi è necessario prima della messa in opera lavare il tessuto delicatamente perché anche piccoli rientri del 2-3% provocano una consistente riduzione della lunghezza della tenda del 5-6%.

tenda prima del lavaggio

 

 

 

 

 

la tenda dopo lavaggio si accorcia mediamente del 6%

Nota bene: nel caso di lavaggio di una tenda è sempre bene chiedere una dichiarazione di man leva, non sapendo se la tenda è stata lavata prima della messa in opera.

Sensibile al calore ingiallisce a 120°C come il cotone e ha una bassa resistenza all’usura.

Come risulta dal diagramma seguente è la fibra che assieme alla seta e all’acetato ha una bassa resistenza all’usura.

prova di laboratorio di abrasion

 

 

 

 

 

bassa resistenza al pilling formazione di peluria superficiale

non si può smacchiare: macchie da smacchiatura

 

 

 

 

 

facilità alla stramatura nei misti lino (trama) e cotone (ordito)

MANUTENZIONE
Come tutte le fibre naturali, richiede alcune accortezze nella manutenzione che deve essere accurata per non perdere le preziose caratteristiche del lino.

Il lino, a differenza del cotone, ad esempio, attira di meno lo sporco e quindi può essere utilizzato o indossato più a lungo prima di procedere con il lavaggio. Questa fibra è molto resistente, per cui normalmente non richiede il lavaggio a mano e si consiglia il lavaggio a macchina. Nel caso dei bianchi, si può utilizzare un programma normale a 60°C, mentre per i colorati meglio non superare i 40°C. A causa della sua bassa resistenza al pilling (fuoriuscita di peluria) è bene ridurre l’agitazione meccanica e fare attenzione alla centrifuga: se troppo aggressiva, può rovinare le fibre del tessuto. Il consiglio è di impostarne una delicata o escluderla del tutto. Non lasciarla troppo a lungo nel cestello, a fine lavaggio, e di non esagerare con la centrifuga.

Il semplice beneficio dell’acqua sui tessuti di lino fa sì che asciugando all’aria le pieghe si stenderanno, mantenendo un movimento molto naturale. Appena possibile stendere i manufatti al fine di evitare pieghe inutili, stropicciature o aloni di umidità Per mantenere i colori brillanti ed evitare ingiallimenti l’ideale è asciugarlo all’aria e mai alla luce diretta. Cruciale è la fase della stiratura proprio perché è un tessuto che si stropiccia molto facilmente. Il ferro può essere molto caldo e può essere stirato anche a vapore, partendo dal rovescio per poi passare al dritto. Il lino si può stirare alle alte temperature e tollera benissimo anche il vapore. Per stirare più agevolmente, è bene partire dal tessuto ancora umido, o inumidirlo appositamente.

Il lino colorato non ama i detersivi sbiancanti, quelli per intenderci che contengono l’ottico, perché troppo aggressivi sui colori quindi è buona regola evitarli; quando laviamo queste tipologie di tessuti è bene utilizzare poco ammorbidente: questo infatti è il responsabile del pilling del lino, la comparsa di piccole palline di fibra che si formano con l’uso e la manutenzione, dandogli un aspetto invecchiato e trascurato. Nel caso sia necessario il candeggio è preferibile utilizzare prodotti a base di perborato o acqua ossigenata. Il lino può essere lavato anche a secco, ma nel caso di una tenda, dato il tipo di macchie (magre) che si depositano sulla tenda si sconsiglia il lavaggio a secco. •

di by ING. VITTORIO CIANCI
Direttore LART – Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile

LART
Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile
Textile Research and Analysis Laboratory
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