La tipologia dei tessuti spalmati/resinati è a rischio nella manutenzione in quanto su questo genere di capi si verificano molti danni. Questi nuovi finissaggi utilizzati non solo per rendere idrorepellente il tessuto ma per creare particolari effetti stilistici (prestazioni formali), non sono in grado di garantire la qualità del capo intesa come rispetto delle prestazioni funzionali durante la manutenzione e l’indosso. Per comprendere l’origine dei difetti è necessario indicare quali sono i sistemi di spalmatura-resinatura.

Sono essenzialmente sei le tecnologie utilizzate:
1. per impregnazione
Il tessuto viene immerso in una soluzione contenente resina e successivamente asciugato.

2. per fusione a caldo
Il tessuto passa tra due cilindri caldi pressati tra loro, essenziale in questa procedura è l’inserimento a monte di chips di resina che per effetto del calore e della pressione si sciolgono e distribuiscono la resina sul tessuto da una sola parte o da entrambe le parti (vedi le tovaglie plasticate).


3. per spalmatura diretta

Il tessuto avanza e un coltello fisso a monte spalma la resina sulla sua superficie.


4. spalmatura transfer
Una carta detta carta release viene spalmata precedentemente e successivamente accoppiata mediante resina al tessuto; la carta viene poi recuperata.


5. accoppiatura di un film a un tessuto o di un tessuto ad altro tessuto
Il primo tessuto o il film viene ricoperto di una pellicola di legante e successivamente abbinato ad un secondo tessuto.


6. per coagulazione “coagulati in poliuretano”
La coagulazione: i poliuretani sciolti in dimetilformammide (DMF) sono ad oggi i protagonisti di questa tecnologia che consente di ottenere prodotti spalmati o strutture tessili impregnate microporose con mano molto simile al fiore di pelle o alla pelle scamosciata. Il processo si basa sulla impregnazione e/o spalmatura di un adeguato supporto tessile con un PU e sfrutta l’affinità fisica del DMF con l’acqua. Il solvente viene sostituito dall’acqua ed il PU non più solubile coagula dando luogo ad una struttura microporosa.

DIFETTI NEI TESSUTI RESINATI A SECONDA DEL CICLO DI LAVORAZIONE DI RESINATURA-SPALMATURA
Difetti per tessuti resinati per impregnazione (ciclo 1) e fusione a caldo (ciclo 2)
Uno dei difetti più frequenti dei tessuti resinati è la sbiaditura nelle zone maggiormente sottoposte a sfregamento durante l’uso che si evidenziano dopo il lavaggio: zone spessorate, i bordi delle maniche e del fondo, le patte delle tasche, il gomito.

Fondo

 

 

 

 

 

Polsi

Patta della tasca

 

 

 

 

 

 

Gomito

La sbiaditura è provocata dallo spostamento per sfregamento della resina.

Una prova di sfregamento del tessuto, all’apparecchio “Martindale c”, (simula lo sfregamento di indosso) e produce una forte sbiaditura sui tessuti resinati: il tessuto segna e scrive.

Zona normale

 

 

 

 

 

 

Zona sbiadita

Le aziende conoscendo perfettamente i problemi causati dallo sfregamento di indosso di tali tessuti con sbiaditure evidenti nelle zone più sollecitate si premuniscono mettendo etichette pendule staccabili, che non vengono mai lette dal cliente.

La presenza di etichette di questo tipo dovrebbe mettere in allarme la lavanderia la quale dovrà visionare più attentamente il capo prima di effettuare il lavaggio.

Talvolta poi la resina irrigidisce il tessuto e ne diminuisce la resistenza meccanica, le zone più a rischio di rottura sono i bordi, come da foto seguenti. I bordi sono fortemente abrasi fino a rottura.

Difetti causate da lamina applicata esternamente o internamente (cicli 3, 4 e 5)

Si tratta di applicazioni simulanti la pelle vera, ma costituiti da un supporto tessile rivestito di un film sintetico a imitazione pelle.

Per verificare la presenza della resina è sufficiente lasciare cadere una goccia d’acqua e verificare la idrorepellenza

Idrofila

 

 

 

 

 

 

Idrorepellente

Difetti distacco lamina interna: macchie apparenti
Il cliente lamenta dopo il lavaggio a secco la presenza di macchie chiare.Il tessuto esterno è internamente spalmato con un film di resina sintetica di colore bianco. Nelle zone macchiate manca la resinatura interna per cui la luce riflette in modo diverso creando un effetto ottico di macchia chiara apparente.

Distacco della lamina esterna dal supporto
con formazione di grinze e ondulazioni

 

 

 

 

 

 

Distacco della lamina esterna dal supporto
con lacerazione della lamina

Sfogliatura lamina esterna

 

 

 

 

 

 

Degrado delle applcazioni (bordi-fettuccie) in finta pelle

Distacco accoppiati
Nei capi (zona davanti e collo) vengono in genere applicati (spesso TNT termoadesivati) dei tessuti di rinforzo. A seguito del lavaggio i tessuti accoppiati si delaminano localmente dando luogo al difetto di grinze e ondulazioni.

 

 

 

 

 

Se il capo è accoppiato con resine in PVC qualsiasi tipo di solvente utilizzato nel lavaggio a secco, irrigidisce come cartapesta il capo. •

Di
Ing. Vittorio Cianci
Direttore LART – Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile

Rivista Detergo – Numero 5, Maggio 2022