Cause di restringimento nel lavaggio in funzione della composizione: lana, cotone/lino, poliestere/nylon

CAUSE DI RESTRINGIMENTO DELLA LANA Esistono tre tipi di variazioni dimensionali di un tessuto di lana:
1) il restringimento per infeltrimento è una variazione irreversibile e dipende unicamente dal tipo di lana utilizzata, dalla distribuzione, dalle misure e delle scaglie. È la variazione dimensionale più importante;
2) la dilatazione igroscopica è una variazione reversibile ed è dipendente dai trattamenti di finissaggio del tessuto (decatissaggio, ecc), dalla confezione, dalle variazioni di umidità durante il ciclo tessile e dalle condizioni ambientali del Paese di uso del capo;
3) il restringimento per rilassamento in fase di vaporizzo è una variazione irreversibile, anche se meno importante rispetto alle due variazioni precedenti, in quanto le condizioni di vaporizzo (temperatura e umidità) sono meno importanti rispetto a quelle impartite durante il decatissaggio.

 

 

 

 

 

Rientro per infeltrimento a causa delle scaglie

La stabilità dimensionale non riguarda solo le dimensioni del tessuto ma può comportare modifiche irreversibili sulla mano e sull’aspetto.

Quando le fibre di lana o pelo animale vengono messe in acqua esse si gonfiano in quanto fortemente igroscopiche, acquistando voluminosità e morbidezza; l’agitazione meccanica in ambiente umido provoca la compattatura irreversibile delle fibre detta feltratura o infeltrimento con restringimento del tessuto. Come visibile nella foto sotto riportata, la superficie delle fibre di lana e di peli animali è ricoperta di scaglie simili a squame con le radici nella fibra stessa e le estremità libere; tali scaglie legano nel movimento le varie fibre formando un groviglio irreversibile e sempre più compatto fino a fare un feltro.

 

 

 

 

 

Vista longitudinale di una fibra di lana

Le scaglie sono responsabili dell’infeltrimento e del conseguente restringimento dei teli e capi di maglieria causati dal lavaggio in ambiente umido. Per provocare l’infeltrimento è necessario un ambiente umido e l’agitazione meccanica; estremamente influente in tale processo è il pH dell’acqua (se neutro o alcalino) e la temperatura del bagno.

Il margine inferiore delle scaglie è strettamente saldato alla fibra mentre il margine superiore sporge verso l’esterno in misura diversa a seconda dei seguenti parametri:
• temperatura: al crescere della temperatura aumenta la sporgenza;
• stato dell’acqua: allo spostarsi del pH aumenta la sporgenza (usare pertanto saponi neutri);
• passo tra scaglia e scaglia;
• la forma della scaglia se liscia o dentellata;
• la uniformità o irregolarità nella forma e distribuzione dalla radice alla cima.

A parità di condizioni (pH e temperatura) l’infeltrimento è diverso da fibra a fibra proprio per la geometria e disposizione delle scaglie. Pertanto è necessario considerare il tipo di materiale prima di definire le modalità di follatura o finissaggio dei capi.

La geometria e la disposizione delle scaglie sono elementi fondamentali di riconoscimento qualitativo all’analisi microscopica tra lana e lana e tra lana e peli animali. Ad esempio le maglie in fibre di mohair hanno poche scaglie difficilmente si infeltriscono. Il lavaggio più idoneo per capi in lana o peli animali è il lavaggio solo a mano delicatamente o a secco senza umidità.

Rientro eccessivo in lunghezza della t-shirt in cotone

STABILITÀ DIMENSIONALE DEI TESSUTI IN COTONE E LINO
Rientro a umido per rilassamento
Uno dei difetti più frequenti che ha origine nel lavaggio ad acqua o nel lavaggio a secco-umido è il rientro di capi di abbigliamento e di arredamento (t-shirt, tende, copri divani ecc.). L’aggiunta di acqua nel lavaggio a secco è spesso necessaria per una corretta pulizia.

Rientro coprimaterasso in cotone (ondulazione ai bordi)

Per spiegare il motivo di questo possibile e frequente difetto è necessario rifarsi alle proprietà delle fibre di cotone e lino e di rapportarle a quelle delle altre fibre, ad esempio la lana. Nel grafico seguente viene indicata la resistenza meccanica delle varie fibre indicata come carico di rottura (sforzo necessario per portare a rottura le fibre) e l’allungamento subito dalla fibra al momento della rottura espresso in percentuale rispetto alla lunghezza iniziale.

Il cotone e il lino presentano un elevato carico di rottura e un basso allungamento intorno al 4%, a differenza della lana che presenta un basso carico di rottura ed un elevato allungamento circa il 30%. Dalla filatura alla tessitura alla tintura e al finissaggio le fibre di cotone vengono sollecitate in entrambi i sensi. I tessuti di cotone, a causa del basso allungamento della fibra sotto sforzo, non riescono a deformarsi durante tutti i trattamenti cui sono sottoposti durante il ciclo tessile (filatura, tessitura, tintura ecc.), per cui accumulano delle tensioni interne la cui entità dipende dalle sollecitazioni che hanno subito.

Quando il tessuto si trova in condizioni umido-bagnate tende a rilassarsi e tende a riprendere la sua posizione di equilibrio: di conseguenza rientra di una percentuale che è funzione delle tensioni accumulate in precedenza a causa delle sollecitazioni subite. L’azienda produttrice dovrebbe sottoporre il tessuto a trattamenti che consentano il rientro del tessuto (o meglio il rilassamento) prima della confezione: ramatura – sanforizzazione – mercerizzo.

Se i trattamenti di ribassamento non vengono eseguiti o eseguiti male dal produttore, il problema del rientro anomalo rimane a carico del consumatore/lavanderia. Il rientro del tessuto nel lavaggio ad acqua o nei trattamenti ad umido dipende dalla storia precedente o meglio dalle sollecitazioni che il filato e il tessuto hanno subito nel loro ciclo tessile, dalla lavorazione della materia al prodotto finito. Poiché nessuno al momento del lavaggio può sapere la storia precedente del capo, il capo può ritirarsi o meno e nel caso si ritirasse, la percentuale di rientro sarà imprevedibile.

Pertanto per i capi in cotone o lino si consigliano il lavaggio a mano e l’asciugatura in piano ed evitare assolutamente l’asciugatura in tumbler.
La causa che fa rientrare un tessuto di cotone che ha accumulato tensioni nel corso della sua vita, non è la temperatura di lavaggio, ma l’agitazione meccanica. Nel caso si debba lavare in lavatrice e non a mano sarà necessario usare le macchine a culla con movimento programmato. Prima di montare un copridivano o delle tende è necessario lavare il tessuto altrimenti al primo lavaggio si accorciano.

POLIESTERE O NYLON IN PURO O IN MISTA
Rientro per calore in fase di stiro o per mancanza di termo fissazione. Tali fibre sono sensibili al calore secco.

 

 

 

 

 

 

I piumini, ad esempio, vengono stirati su manichino e se il calore è troppo secco (<140°C) il tessuto si accorcia e il cliente se ne accorge dall’accorciamento delle maniche e dall’ondulazione delle cerniere come indicato in figura.
Se il capo viene messo su manichino non usare vapore secco ma umido. •

 

 

 

di
Ing. Vittorio Cianci
Direttore LART – Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile

Detergo Magazine – Numero 3, Marzo 2022