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GUIDA DEL PULITINTORE – Se non sai domanda

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L’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vosta disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati
(Risposte chiare a problemi complessi)
• Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali, alle problematiche di manutenzione e alla chimica tessile del lavaggio
• Domande riguardanti le controversie
• Informazioni generali e altre informazioni
• Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio

L’ESPERTO RISPONDE – I quesiti vanno inviati a e-mail: info@detergo.eu oppure a e-mail: lart@lartessile.it  Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta

RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE
Come si etichetta un capo realizzato con due tessuti di composizione diversa accoppiati tra loro?
Se le due parti sono della stessa composizione, ad esempio 100% poliestere, si indica 100% poliestere; se le due parti sono di composizione diversa, ad esempio un lato 100% è poliestere e l’altro 100% cotone, si devono indicare separatamente le due parti. In entrambi i casi non si deve indicare il film di resina collante inserita tra le due parti.

6fef9845cdef6042fd5fdeba10d9530fbg_fashion_1Come si etichetta il tessuto di alcantara?
Il tessuto alcantara è costituto da un velo di fibre di poliestere sottili incollate tra loro con resine speciali (tessuto brevettato); pertanto la composizione è 100% poliestere.

Quale è la differenza tra un filo metallico e un filo metallizzato?
Il filo metallico (inserito nelle 49 fibre previste dalla normativa) è un filo in metallo 100%, in genere inserito in trama, ad esempio acciaio; il filo metallizzato, (anch’esso inserito nelle 49 fibre previste dalla normativa) come ad esempio il lurex si ottiene nel seguente modo: un foglio molto sottile di nylon e poliestere viene sottoposto ad un trattamento tipo galvanico con deposizione in superficie di polveri metalliche di vario colore (oro, argento ecc.); successivamente il foglio viene tagliato in tante listarelle di larghezza abbigliamento_lurex_foto6inferiore al mm chiamate lamine; spesso tali lamine piuttosto fragili vengono ritorte con due fili di nylon. La normativa consente di etichettare 100% fibra metallizzata oppure di indicare separatamente la composizione del foglio (poliestere o nylon) e la composizione del filo di ritorcitura della lamina indicando la esatta percentuale dei due componenti: ad esempio 80% poliestere (composizione del foglio) + 20% nylon (composizione del filo ritorto sulla lamina).

Cosa ci si deve aspettare dai tessuti in polipropilene nell’uso e nella manutenzione?
L’unica avvertenza, dato il basso punto di fusione, è la temperatura del ferro da stiro: stirare a bassa temperatura con panno umido interposto.

Si può ridurre nel lavaggio la carica elettrostatica su tessuti in seta?
La seta quando è troppo asciutta si comporta come una fibra sintetica; si carica di elettricità con i conseguenti spiacevoli inconvenienti di scariche elettriche e si attacca al corpo modificando la vestibilità.
Vi sono due possibilità:
• si espone il capo appeso in ambiente umido per circa una settimana utilizzando un vaporizzatore
• si effettua un lavaggio a secco con idrocarburi applicando resine speciali superficiali (non modificano la mano e l’aspetto) che fanno da conduttori alla cariche elettriche.

Consigli relativi alle procedure di lavaggio con solvente KVL
Il Sig. Grasselli, titolare della lavanderia 3Più, risponde alla domanda come segue:
1) eseguire sempre il riscaldamento della botte alla 1° lavata
2) i programmi devono prevedere sempre uno o più prelavaggi con additivi specifici antibatterici per evitare la formazione di cariche batteriche seguiti dalla distillazione
3) evacuare il circuito del solvente dai residui del bagno precedente che potrebbe inquinare il bagno successivo; attenzione alla presenza di acqua nel bagno, sale la schiuma
4) la centrifuga finale sale a oltre 900 rpm ed il solvente, dato il suo basso peso specifico, tende a rimanere imprigionato tra cesto e botte con il risultato di iniziare l’asciugamento con solvente in eccesso causando macchie, perciò è necessario eseguire 2 cicli consecutivi di centrifuga per ricondizionare la distribuzione del solvente negli indumenti ed evacuare completamente residui di solvente negli indumenti
5) rispettare le temperature imposte dal costruttore; può succedere che del solvente non condensato ritorni in circolo e depositandosi sugli indumenti li macchi; il solvente KVL è una base paraffinica quindi untuosa.

La macchina lavasecco a solvente ISOPARAFFINATO o SILICONICO ha delle caratteristiche specifiche, diverse da quella a percloro.
La distillazione deve avvenire sotto vuoto, per poter raggiungere il punto di ebollizione, (sotto vuoto la temperatura di ebollizione si abbassa).
Il passaggio del distillato dal condensatore al separatore deve avvenire senza che il distillatore perda depressione. E’ importante che la testa del distillato, che contiene inquinanti, venga separata dal resto del distillato, la testa del distillato sarà utilizzato nel prelavaggio seguente.
Pericoli di infiammabilità e scoppio: sono nulli; l’attuazione del triangolo del fuoco in macchina è quasi impossibile, per il semplice motivo che non si presenta mai l’attuazione del triangolo del fuoco.
Per ottenere il triangolo del fuoco è necessario che il combustibile (KVL) sia in concentrazione tale da ottenere la miscela combustibile con l’ossigeno, poi serve l’innesco

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quando si forma il triangolo scoppia l’incendio, se manca una componente non avviene nulla.
All’inizio dell’asciugamento la concentrazione di combustibile (solvente) è troppo elevata per produrre la miscela esplosiva e poco quella dell’ossigeno; alla fine dell’asciugamento troppo poco la concentrazione di combustibile e troppo quella dell’ossigeno; potrebbe esistere una fase intermedia di giusta concentrazione della miscela esplosiva, ma deve esserci anche l’innesco.

Domande pervenute nel mese di gennaio
   Cosa significa l’etichetta applicata ai piumini? L’imbottitura è stata lavata e sterilizzata a norma D.M. 10.11.76 e sottoposta al controllo igienico sanitario in applicazione dell’ordinanza Ministero della Sanità 14.10.81, modificata da successiva ordinanza 6 agosto 1982
   Quale analisi si esegue per verificare l’avvenuta sterilizzazione e da chi viene eseguita?
   Nel lavaggio industriale di tovagliato e lenzuola come si può verificare la bontà del ciclo di lavaggio (prodotti, concentrazioni, condizioni) al fine di ottenere una buona detergenza e una lunga durata del numero dei cicli di lavaggio senza rovinare il materiale?
   Quali sono i rischi di danneggiamento nel lavaggio e nella smacchiatura?
   Quali sono le differenze tra percloro e idrocarburo e i loro impieghi ottimali?