GUIDA DEL PULITINTORE – “SE NON SAI DOMANDA”

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L’Ing. Vittorio Cianci e il suo Staff di collaboratori saranno a vostra disposizione per rispondere a tutte le domande che invierete via e-mail agli indirizzi indicati (Risposte chiare a problemi complessi)
• Domande riguardanti problemi tecnici legati ai materiali, alle difettosità, alla tossicità, ai reclami, alle anticipazioni dei materiali, alle problematiche di manutenzione e alla chimica tessile del lavaggio
• Domande riguardanti le controversie
• Informazioni generali e altre informazioni
• Problematiche di manutenzione e di chimica tessile del lavaggio L’ESPERTO RISPONDE I quesiti vanno inviati a e-mail: info@detergo.eu oppure a e-mail: lart@lartessile.it Le domande più interessanti saranno pubblicate con relativa risposta


RISPOSTE ALLE DOMANDE PERVENUTE

Ha senso una etichetta trovata su un abito da sposa 50% seta – 50% altre fibre?
Sia in base alla vecchia legge Italiana sia in base alla nuova normativa Europea UE 1007/2011 la dicitura altre fibre (art. 9 par. 2) si riserva solo per quelle parti della mista in misura inferiore al 5% in peso o per le fibre che pesano collettivamente fino al 15% in peso rispetto al peso totale del prodotto, qualora non possano essere facilmente identificate al momento della fabbricazione. L’etichetta non è corretta La parola altre fibre può essere anche utilizzata per le fibre non indicate nell’allegato 1 del decreto (solo 49 fibre). Se poi (art. 9 par. 4) non è possibile precisare al momento della fabbricazione la fibra o le fibre, si può utilizzare il termine fibre varie o composizione tessile non determinata.

Come funziona un mangano?

Il mangano è una macchina che utilizza la pressione ed il trascinamento tra rullo e conca riscaldata. La stiratura con il mangano si ottiene per pressione – rullo – conca – calore ed avanzamento della biancheria per trascinamento del rullo. I mangani sono macchine per lo stiro di biancheria piana ed i produttori mettono a disposizione un vasto assortimento che soddisfa ogni esigenza, tutto è in relazione alla capacità produttiva: –  Per le piccole produzioni si utilizza il riscaldamento elettrico con lunghezze da 1200 a 2600 cm e diametri di rullo variabili da 20 a 40 cm. Diventa importante la scelta della macchina (ditta): il cuore della macchina è nella diffusione uniforme del calore nella conca data dalle resistenze elettriche le quali devono essere progettate con estrema cura ed il posizionamento della sonda di calore regolato da termostato; la macchina è dotata di servomotori comandati a pedale per allontanare il rullo dalla conca e per la sicurezza dell’operatore. –  Per le produzioni più grandi il riscaldamento della conca è a gas ed è dato da un bruciatore lungo la conca; anche in questo caso è importante la quantità di calorie che investe la conca con controllo termostatico. –  Per produzioni importanti si utilizzano mangani con riscaldamento a vapore ad 1 o più rulli con introduttori seguiti da piegatrici e conta pezzi; la quantità di calore è data dalla pressione del vapore.

Trattamenti speciali per eliminare le macchie
Il Sig. Grasselli Giorgio titolare della lavanderia 3Più risponde direttamente al quesito. L’eliminazione delle macchie è da sempre l’assillo di chi si dedica alla pulizia del tessile. Ogni macchia è diversa ma non ci si deve scoraggiare ma ci sono delle regole da osservare. Tutte le macchie sono formate da elementi facilmente riconoscibili; consideriamo che le macchie come lo sporco sono di due tipi: * macchie magre * macchie grasse Le macchie magre a loro volta sono: pigmentarie – proteiche – tanniniche – inerti. Le macchie magre sono le più difficili da interpretare. * Pigmentarie: fango, acqua, acqua piovana, nerofumo, vernici all’acqua, ruggine, inchiostri, macchie gialle e muffe. Si eliminano con acqua e sapone alcalino, se sono presenti dei metalli od ossidi (ruggine) acidificare. Su lana e seta SOLO SAPONE NEUTRO; se sono presenti dei metalli acidificare con succo di limone e sale o acido ossalico; per le macchie gialle e muffe tamponate usare acqua ossigenata diluita; solo se il colore resiste, ipoclorito di sodio seguito da neutralizzazione acida e risciacquo. * Proteiche: sangue, urina, latte, uovo, sudore. Lasciare in bagno con acqua fredda per eliminare le proteine solubili; se rimangono aloni di grasso usare solvente, se restano aloni gialli tamponare con acqua ossigenata. * Tanniniche: caffè, erba, thè, frutta e cioccolato. Agire sempre con saponi neutri, usare un pH più alto significa far montare il colorante, insistere con acqua ossigenata 10 volumi. * Inerti: risciaquo con acqua corrente. Le macchie grasse costituite da: morchie, cera, resine naturali, grassi vegetali e minerali, rossetto, catrame. Si eliminano con solventi; se il tessuto lo sopporta bagnare con acetone o diluente con glicerina poi con shampoo come quelli utilizzati per lavare l’automobile (contengono etossilati e/o tensioattivi che disgregano il grasso). La gomma da masticare (quando non si può lavare) si elimina facilmente usando della gomma di para previo leggero riscaldamento della gomma con un asciuga capelli quindi strofinare delicatamente sul tessuto.

Come si può riconoscere la qualità di un detersivo prima di effettuare le specifiche prove di lavaggio per valutarne l’efficienza?

Il Sig. Grasselli Giorgio titolare della lavanderia 3Più risponde direttamente al quesito. Purtroppo non si riesce a descrivere l’esperienza tattile, ma si riesce a dare alcune indicazioni di massima; sciogliere il detersivo, che non deve avere un pH troppo alto (max 10), nel palmo della mano con un pò d’acqua: si deve poter eliminare con facilità ed il senso di liscio deve sparire con poca acqua; deve avere un peso specifico leggero, velocemente solubile in acqua senza lasciare grani duri (carbonato di calcio, polvere di marmo).

Perché talvolta si infeltriscono i capi di lana nel lavaggio a secco
Una eccessiva umidità presente nel solvente o negli indumenti da lavare, provoca l’apertura delle scaglie e attraverso l’agitazione meccanica le scaglie si intrecciano tra loro provocando la compattatura o infeltrimento del tessuto; tale processo è irreversibile. Solo se la macchina è asciutta il lavaggio non da luogo all’apertura delle scaglie e il capo non può infeltrire.

DOMANDE PERVENUTE CHE SARANNO PUBBLICATE SUL PROSSIMO NUMERO
–  Come verificare la presenza di acqua nella macchina e quali danni può provocare?
–  Perché dopo il lavaggio ad acqua i capi di cotone presentano una peluria?
– Perché i capi bianchi in microfibra ingrigiscono e sono difficili da lavare?
–  Perché i capi in pelle rientrano?