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Fibra di seta, istruzioni per l’uso (e la manutenzione)

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Vista trasversale                                                            Vista longitudinale

La qualità più comune è la seta di gelso detta “Bombix mori” dal nome del Lepidottero che si nutre delle foglie del gelso. È la seta più diffusa. Esistono altri tipi di seta derivate da larve di varie specie selvatiche.

Riassumendo, dai capi in seta ci si deve aspettare il seguente comportamento:

Scarica di colore della stampa su capo in seta

Solidità del colore – In generale la solidità del colore ai trattamenti ad acqua e al sudore è bassa e tale da dar luogo a possibili scariche soprattutto nei colori scuri. Per i capi in tinta unita scuri è necessario evitare il lavaggio accostandoli a capi chiari, mentre per i capi in contrasto di colore è essenziale effettuare prove preliminari di solidità del colore (passare il ferro da stiro su un testimone di cotone bagnato con una soluzione d’acqua e sudore verificando le eventuali scariche di colore).

Bisogna evitare strofinii e piegature in quanto le fibre tendono a sfibrillare rovinando il capo; per tale motivo spesso sui capi in seta appaiono zone di colore più chiare causate da una perdita superficiale di colore a causa della fibrillazione.

Sbiaditura per fibrillazione

Resistenza ai prodotti chimici – Per il candeggio non va assolutamente impiegato l’ipoclorito (candeggina) ma eventualmente l’acqua ossigenata che non danneggia la fibra.


Falli da attacco chimico

Stiro – Nella stiratura non bisogna superare i 100-150°C. Attenti al vapore in quanto le gocce di condensa provocano delle macchie. Non asciugare troppo, va mantenuta umida altrimenti si potenzia eccessivamente di carica elettrostatica.

 

 

 

 

 

Il tessuto sui attacca                                                                      Gocce di condensa
alle gambe per carica

elettrostatica

Lavaggio – È sconsigliato il lavaggio ad acqua che provoca scariche, degrado di colore e una variazione di aspetto della superficie del tessuto che appare meno liscia e più increspata (le fibre assorbendo acqua modificano il loro assetto) e in aggiunta perde la sua lucentezza. Si può tranquillamente lavare a secco.

 Scarica di colore su                                                             Aspetto della superficie
originariamente bianco testimone                                                         increspato

Nel caso di lavaggio ad acqua è consigliabile il lavaggio a mano, non superando i 40 °C, con detersivi neutri o leggermente alcalini e per brevi tempi. È necessario un lavaggio frequente in quanto tracce di sudore provocano sia un degrado di colore sia un degrado delle caratteristiche meccaniche. Deve inoltre essere asciugata in piano e al riparo della luce. La seta va conservata al riparo della luce e dell’umidità, altrimenti ingiallisce facilmente.

Degrado colore da sudore                    Lacerazioni della tenda per effetto della luce

I simboli di manutenzione più appropriati per capi in seta sono:

 

La resistenza allo snagging (fili tirati) è bassa; fare particolare attenzione al momento del ritiro per l’eventuale presenza di fili tirati. Per capi delicati si consiglia di inserire il capo in sacchetto per evitare sfregamenti contro eventuali superficie non lisce.

 

 

 

 

 

Snagging “fili tirati”                                                  Esempio di stramatura

I tessuti in seta stramano facilmente “scorrimento dei fili di ordito sui fili di trama; fare particolare attenzione al momento del ritiro per la eventuale presenza di stramature. Evitare l’uso di ammorbidenti che abbassano la resistenza alla stramatura. •

LART Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile
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Di ING. VITTORIO CIANCI
Direttore LART – Laboratorio Analisi e Ricerca Tessile
Rivista DETERGO # Maggio 2023