Questo mese vista l’eccezionalità della situazione sanitaria ed economica abbiamo ritenuto
opportuno dare spazio ad una bella lettera di un imprenditore della tintolavanderia. Essendo il suo esempio, la sua esperienza e il suo dinamismo utili a tutti, abbiamo pensato di conferirgli maggiore visibilità collocando la lettera come editoriale di Detergo.
Lettera aperta a Detergo
Sono Rocco Lamoglie titolare della Lavanderia Lampo dal 1987 a Mortara nelle vicinanze di Pavia. La scelta di una attività ambulante senza negozio rispetto ad una lavanderia con ampie vetrine che si affacciasse su una piazza ha caratterizzato tutto il percorso di crescita della mia azienda: con il servizio itinerante il cliente vado a cercarlo, con il servizio al
banco devo aspettarlo. Questa decisione è stata da un lato, il prodotto del mio modo di essere, alla continua ricerca di operatività, dall’altro lato, dovuta alla mia pregressa esperienza di vendita porta a porta. Una scelta propizia che ha portato nel giro di un paio di anni ad una crescita esponenziale dell’attività raddoppiando il fatturato iniziale acquisito.
Strada facendo, però, mi sono accorto degli alti e bassi dei volumi di lavoro nell’arco dell’anno. L’intento era quello di cercare di stabilizzare il fatturato durante i diversi periodi. Così ho pensato di diventare rappresentante della mia stessa attività: valigetta in mano
con all’interno cartellette di presentazione, corredate da listini prezzi e da un nutrito elenco di lavanderie da visitare. Anche questa però non era una soluzione soddisfacente perché tutte le lavanderie hanno lo stesso andamento stagionale in termini di fatturato!
A questo punto capisco che devo cercare lavori continui e stabili per tutto l’anno al di fuori dei confini tradizionali del settore che lavora quasi esclusivamente con la clientela privata. I primi contatti con aziende municipalizzate e con il Comune di Milano ci hanno permesso di acquisire i primi contratti di lavoro nella direzione che auspicavo. Questi contratti sono partiti con piccoli volumi e circoscritte gare di appalto. Ma è sempre e comunque necessario cogliere ogni opportunità per poi valutarne la bontà e la convenienza, insomma, trovo sia necessario osare e mettersi in gioco. Dobbiamo essere innovativi non solo cambiando le macchine, le attrezzature e i metodi di lavaggio, ma sforzandoci di creare un processo innovativo che parta dalle esigenze del mercato, ma che possiamo e dobbiamo proporre anche noi alla potenziale clientela.
I successi non sono tardati ad arrivare, abbiamo sottoscritto contratti con Aziende come Nestlé, Bayer, Intesa San Paolo, Ente Nazionale Risi, ENAV, Bottega Veneta, Christian Dior, Lufthansa e molte altre ancora. L’investimento in termini di lavoro e coraggio ha dato
dei risultati ragguardevoli. Occorrono sicuramente strategia, pianificazione degli obbiettivi, innovazione digitale (sito internet e altro), ma la vera forza è la costanza di avere sempre
ben chiaro il punto di arrivo. La costanza fa sì, che anche le esperienze negative insegnino qualcosa, che ci aiutino a migliorare e ad affinare la capacità negoziale, ma che ci permettano di cogliere meglio anche le esigenze del cliente.
Se inizialmente su 10 contatti solo uno si concretizza, con l’esperienza, la percentuale dei contatti che andranno a buon fine crescerà. Le mie idee e i miei progetti cerco di portarli in ambito associativo, recentemente ho anche assunto la carica in Confartigianato di Presidente per la Lombardia delle Pulitintolavanderie.
Questo mio intervento vuole essere un appello, un monito, ma anche un auspicio per tutti: io da questa attività ho avuto straordinarie soddisfazioni e penso che ciò che ho ottenuto possa essere conseguito da tutti. Chi resta fermo è solo perché ha di fatto già raggiunto
una vita agiata oppure ha altre opportunità, io non ne ho altre, ho preso la mia strada nel 1987 e vado avanti.
Un caro saluto.
Rocco Lamoglie,
Titolare della Lavanderia Lampo di Mortara
DETERGO
NOVEMBRE 2020