Cover Story — Trevil, il “sistema stiro” dall’idea al prodotto

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In vista della fiera Clean Show che si svolgerà a New Orleans dal 20 al 23 giugno, Trevil propone la sua “flotta aziendale” per lo stiro caratterizzata da innovazione, efficienza e affidabilità dei prodotti vantando una presenza negli Stati Uniti quasi quarantennale

Giunti quasi alla metà del 2019 Trevil, che a Pozzo D’Adda, alle porte di Milano, produce macchine per lo stiro, si prepara ad affrontare la prestigiosa vetrina internazionale di Clean Show che avrà luogo a New Orleans dal 20 al 23 giugno prossimi. Ma solo ripercorrendo brevemente la storia di Trevil possiamo comprenderne a pieno il consolidamento aziendale e le sfide che ha davanti a sé.
Un bagaglio storico importante e prestigioso quello di Trevil, che ha inizio nel lontano 1980 da Treviglio in provincia di Bergamo, da cui scaturisce la denominazione Trevil, un’eccellenza nel mercato dello stiro, divenuta capace, in quasi quarant’anni, di esportare in più di 150 paesi. La fase embrionale della Trevil è caratterizzata dalla politica dei piccoli passi e da una filosofia chiara: proporsi come costruttore di tutto il macchinario, che progetta, realizza e vende un prodotto orientato all’innovazione grazie all’investimento nella ricerca e al costante miglioramento dei prodotti presenti sul mercato.
L’azienda si contraddistingue da subito, in un mercato in cui sono presenti molti competitor, per la realizzazione della singola componentistica, dalle caldaie in acciaio inox, di cui è stata un vero e proprio precursore (e non solo come assemblaggio) fino allo sviluppo ad hoc di un controllo di livello elettronico nelle caldaie.
Il mercato originario a cui si rivolge (negli anni ’80) Trevil è principalmente quello della confezione, anni in cui le griffe italiane della moda spadroneggiano in ogni latitudine, poi, però, negli anni ’90 si sviluppa il fenomeno della delocalizzazione
della produzione dell’abbigliamento verso Paesi emergenti in cui il costo del lavoro è bassissimo, così che l’interesse aziendale si sposta sul mercato della lavanderia.
La svolta si consuma tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 quando si fa largo una crescente domanda di automazione e si affaccia sul mercato dello stiro il concetto di tensionamento. La vocazione internazionale è da subito nel DNA di Trevil, infatti, già dalla fine degli anni ’80 è presente nel mercato statunitense grazie alla partnership che l’azienda aveva avviato con un rivenditore, a sua volta titolare di un brand americano. Tutto si è sviluppato a macchia d’olio, in un primo tempo, con una maggiore attenzione all’Europa, poi sono incominciati ad arrivare i primi contratti con il sud est asiatico con la Thailandia, l’India e, alla fine degli anni ’90, la Cina. L’ingegnere Corinna Mapelli, contitolare di Trevil assieme al padre Felice Mapelli precisa, “anche l’idea di partire da prodotti già noti al mercato e migliorarli, completarli, ottimizzarli come ad esempio sviluppare un tavolo vaporizzante che fosse contemporaneamente aspirante e soffiante o una cabina che incorporasse tutte le funzioni di pre smacchiatura, post smacchiatura, smacchiatura a freddo e a caldo, ha permesso, nel tempo, di apportare una serie di migliorie e innovazioni allo standard del settore. Negli anni abbiamo cercato e continuiamo ad andare incontro alle esigenze del cliente mettendo l’expertise di Trevil al sevizio del mercato”.
La filosofia di Trevil è quella di creare dei prodotti che soddisfino il cliente a tutto tondo, con una ricerca sempre orientata al miglioramento della qualità e delle prestazioni dei prodotti, per garantire agli utilizzatori bassi costi di esercizio e facilità d’uso. “Noi puntiamo in alcuni casi ad un vero e proprio co-sviluppo del prodotto che ci è permesso dal costante feedback del cliente e del mercato, cioè un vero e proprio test sul campo che ci consente una continua evoluzione dei prodotti in modo che non restino mai uguali a se stessi”. Oggi la presenza di Trevil è nel settore della lavanderia e del lavasecco per l’80%, mentre il 20%, la parte rimanente, è dedicata all’industria dell’abbigliamento e alla produzione di generatori di vapore per uso industriale fuori dall’ambito dello stiro come ad esempio il mercato del lavaggio dei metalli, del food, dell’estetica ecc.
Essendo presente, Trevil, in Paesi molto diversi, anche le richieste sono molto variegate. Ci sono tratti culturali molto diversi, modi di vestire differenti e così anche per lo stiro le proposte sono modellate ad hoc per ogni singolo paese e per ogni singolo ordine. L’ingegnere Mapelli sottolinea, “la gamma di prodotti di Trevil è straordinariamente estesa, abbiamo Paesi in via di sviluppo che chiedono prodotti semplici, privi di automazione in quanto attingono ad una manodopera a basso costo, ma ci sono anche Stati in cui c’è una richiesta altissima di prodotti ad alto contenuto tecnologico come notoriamente avviene per gli Stati Uniti, paese peraltro in cui in lavanderia si porta qualsiasi indumento a lavare e la lavatrice in casa è considerata alla stregua di un complemento d’arredo. In Italia siamo di fronte ad una evoluzione per cui si stira sempre di meno, perché la donna tende ad essere sempre più impegnata nel lavoro fuori casa, i single sono sempre più numerosi così che la nuova dinamica sociale induce le persone in modo sempre più consistente a ricorrere all’ausilio delle lavanderie”.
E per quanto riguarda l’uniformità alle direttive e alle regolamentazioni mondiali ci sono problemi nella realizzazione dei prodotti? Felice Mapelli contitolare di Trevil precisa, “essendoci un’omogeneità della disciplina almeno europea tutto è molto più semplice a differenza di quanto avveniva negli anni ’80 e ’90 in cui per ogni paese vigeva una disciplina ad hoc che imponeva alle aziende delle vere e proprie “acrobazie” che portavano a produzioni dedicate”.
A giugno Trevil sarà alla fiera statunitense Clean Show, una presenza ormai storica, in quanto il mercato statunitense rappresenta per l’azienda di Pozzo d’Adda, da sempre, la “nuova frontiera” del mercato: una sfida quotidiana in cui anche all’interno della stessa lavanderia le esigenze possono essere molto differenti. “Nello stesso luogo in cui ci chiedono un manichino per lo stiro pressato, ampiamente utilizzato, da sempre, negli Stati Uniti, vogliono anche macchine in grado di fornire gli effetti curatissimi dello stiro a mano”, ribadisce Corinna Mapelli.
Lo standard qualitativo richiesto dal mercato statunitense è molto alto, in particolare in termini di affidabilità, e la cura dei particolari fa sempre la differenza.
Ecco perché Trevil con i suoi prodotti entra in sintonia con il mercato americano. Tra i fiori all’occhiello dell’ampia gamma aziendale non si può non annoverare il manichino stira pantaloni PANTASTAR, l’unica macchina presente sul mercato che completa la stiratura di un paio di pantaloni classici con un unico posizionamento; infatti il vantaggio è che la macchina può essere gestita anche da un operatore non specializzato (solitamente deve essere affidata a stiratori esperti) in questo modo si riduce il costo del lavoro, si supera il problema della reperibilità di un operatore ma anche di un’eventuale sua sostituibilità. La nuova versione di PANTASTAR è stata ulteriormente affinata con alcune migliorie di tipo meccanico che hanno portato le sue performance qualitative a livelli “top”. Il digitale completa e perfeziona il prodotto. L’interfaccia grafica di immediata lettura facilita l’uso della macchina, mentre la presenza di un software di diagnostica integrato rende veloce la ricerca di eventuali guasti.
Nell’ambito degli stira camice merita una attenzione particolare TREVISTAR CR. Questo manichino permette ad un operatore non specializzato di stirare 50 camicie all’ora con un grado di accuratezza pari alla stiratura manuale. La macchina è disponibile in due versioni che si differenziano per il tipo di stiratura del fessino: stiratura morbida in un caso e stiratura pressata nell’altro.
Spicca per duttilità e facilità di utilizzo PRINCESS ULTRA, il manichino universale tensionato che permette di stirare camicie e capispalla di qualsiasi tessuto, sia asciutto che bagnato, in un’ampia gamma di stili e taglie. È l’unico manichino tensionato dotato della doppia pala rotante brevettata che offre molteplici funzioni. La versatilità di questo manichino si presta al suo utilizzo in diversi settori grazie alla sua capacità di stirare una vasta gamma di capi.
Ricerca e innovazione di Trevil hanno poi prodotto il manichino tensionato TREVIFORM che rappresenta l’apice della qualità di stiro per i capispalla. Grazie al sofisticato sistema di tensionamento, Treviform riduce i ritocchi ai soli dettagli, consentendo di ottenere un’elevata produttività senza compromessi sulla finitura. Treviform è in grado di stirare un’ampia gamma di taglie e lunghezze: dalle giacche da donna sciancrate fino a cappotti lunghi 140 cm. La sua facilità d’uso permette inoltre a qualsiasi operatore di utilizzare la macchina ai livelli massimi di produttività.
Infine completiamo l’illustrazione (di alcuni) dei prodotti Trevil con PRESTO FC, un manichino stiracamicie a piastre che fornisce un’alta produttività, fino a 60/70 camicie all’ora, con un’eccezionale qualità. La piastra posteriore a tutta altezza garantisce l’uniformità della finitura lungo tutto il busto. Le pinze tendimanica sono progettate per una rapida regolazione ed un’alta qualità di stiratura sia delle maniche corte che lunghe. La configurazione della macchina è studiata per permettere all’operatore di posizionare la camicia in un unico passaggio, senza cambiare posizione e senza interruzioni, ottimizzando così i tempi di vestizione.
Non resta che darci appuntamento a Clean per vedere e toccare con mano l’efficienza dell’ampia gamma dei prodotti Trevil.

di Marzio Nava

Trevil s.r.l.
Via Copernico 1
I 20060 POZZO D’ADDA (Mi) Italy
Tel./Ph +39 029093141
E-mail: info@trevil.com www.trevil.it

 

 

 

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MAGGIO 2019