
Dal 1958 a oggi la storia di quest’azienda milanese, che oggi dà lavoro a oltre ottanta dipendenti, si intreccia a quella della famiglia Fumagalli. Dai primi tavoli “Vaporetta” al magnifico e performante manichino stira-camicie Eagle 2.0, atteso come “mattatore” a EXPOdetergo International, l’epopea è quella di un brand cresciuto attraverso amore artigianale per il prodotto, conduzione familiare dell’impresa, basata su relazioni personali, e capacità di “leggere” in tempo reale gli sviluppi del mercato globale
Chi, più di mezzo secolo fa, scelse il nome “pony”, aveva probabilmente intuito quanto esso potesse evocare le qualità che, negli anni a venire, avrebbero contraddistinto un’azienda subito benedetta dall’entusiasmo e dalle speranze di un irripetibile boom economico: laboriosità, empatia, bellezza e resistenza “da pony” sono infatti caratteristiche che, ancora oggi, distinguono i reparti e gli uffici di una fabbrica da cui escono a getto continuo dei veri e propri gioielli Made in Italy

Quando, nel 1958, i fratelli Angelo e Giovanni Fumagalli davano vita a una piccola realtà artigianale per la produzione di piccoli generatori di vapore, il mondo dello stiro era molto diverso da quello di oggigiorno. Una trasformazione a cui Pony ha partecipato attivamente sin dai primi anni di attività, anche grazie alla brillante intuizione d’inserire un generatore di vapore all’interno dei tavoli da stiro: correva l’anno 1964 quando nasceva il tavolo aspirante e vaporizzante “Vaporetta”, che ancora oggi identifica la macchina che ha rivoluzionato il modo di stirare.
Agli inizi degli anni ’70 l’azienda milanese avvia la propria trasformazione da realtà artigianale a vera e propria industria, riuscendo così ad affermarsi sul mercato internazionale senza mai abbandonare lo spirito dei propri fondatori: passione, innovazione e cura dei particolari. Un’eredità che oggi Pony conserva e applica quotidianamente nella progettazione e produzione delle proprie macchine da stiro all’interno degli oltre 15mila metri quadrati dello stabilimento di Inzago (MI).
Ne è un esempio la gamma dei manichini stira-camicie, con “l’ammiraglia” Eagle 2.0 posta a guidare una
linea dedicata alla moderna lavanderia.
Ma in che modo nasce un manichino di ultima generazione come l’Eagle 2.0 di Pony?
«Prima di tutto, da una strategia industriale ben precisa che include la capacità di progettare e realizzare
le proprie macchine in ogni loro parte, così da poter tenere sotto controllo gli aspetti qualitativi dei materiali e di ogni componente utilizzato. Da questo presupposto, abbiamo quindi deciso d’investire nelle più recenti tecnologie per la lavorazione della lamiera e per la progettazione tridimensionale» spiega Paolo Fumagalli, presidente di Pony e titolare dell’azienda con le sorelle Stella ed Antonella. Si configura così una squadra di tecnici composta da oltre 15 elementi tra ingegneri, progettisti e operai specializzati. Diego Barzaghi, responsabile del reparto di carpenteria, conferma come «il recente ammodernamento del nostro reparto vede la combinata laser-fibra e punzonatrice di Amada posta a recitare il ruolo della protagonista.
Il reparto carpenteria
Questo impianto di taglio combinato di ultimissima generazione è collegato ad un magazzino di asservimento automatico e stoccaggio del materiale grezzo, che è operativo H24 e ci permette di essere sempre tempestivi nelle consegne. La cura del dettaglio nella realizzazione dei nostri prodotti, che parte già dalla scelta e trasformazione dei materiali utilizzati, ci consente poi di proseguire una tradizione che fa di noi una sorta di “moderni artigiani metalmeccanici”, soddisfando celermente le richieste dei nostri clienti». Richieste che si sono intensificate e sono aumentate anche grazie al lavoro svolto dalle tre figure commerciali dedicate ad altrettante aree del mondo, permettendo a Pony di consolidare il proprio
brand a livello internazionale attraverso una crescente attenzione alle necessità dei propri distributori ed un servizio di pre e post vendita di primo livello.
La famiglia Fumagalli
«Il mercato della lavanderia – spiega Michele Plebani – si è notevolmente evoluto negli ultimi anni. Anche la piccola tinto-lavanderia, infatti, è sottoposta a un aumento della richiesta di stiro della camicia, che per essere soddisfatta in tempi rapidi e con prezzi competitivi, deve necessariamente confrontarsi con l’automazione dello stiro. Stirare camicie più rapidamente e a un prezzo concorrenziale, contribuisce anche ad aumentare l’indotto, convincendo il cliente ad affidare al pulitintore anche altre tipologie d’indumenti. Da questo presupposto, nasce la crescente richiesta di manichini come Eagle 2.0 per rinnovare e innovare la propria lavanderia, anche grazie alla formula del noleggio a riscatto come quella che stiamo proponendo ai nostri clienti in occasione del sessantesimo anniversario Pony».
Il mercato degli stira-camicie rappresenta il futuro su cui l’azienda sta investendo anche per il mercato internazionale, dove le «grandi realtà dello stiro industriale, ma anche le lavanderie delle strutture ricettive pubbliche e private, affiancano i manichini stira-camicie a macchine più tradizionali, come tavoli da stiro, presse da stiro e topper; che hanno reso Pony un marchio celebre ed apprezzato in tutto il mondo dello stiro» raccontano Claudio Ferreri e Simon Woehrle, export manager che operano su due macroaree di mercato distinte.
«I nostri prodotti sono un eccellente esempio di Made in Italy.» prosegue Antonio Donvito, direttore tecnico di Pony. «Partendo già dalla loro ideazione, le nostre macchine sono realizzate interamente nei nostri stabilimenti, che sono provvisti di impianti tecnologicamente all’avanguardia – come il reparto carpenteria, quello di verniciatura e quello di prototipazione e collaudo – permettendoci non solo di restare al passo coi tempi, ma anche di proporre soluzioni innovative. Concretamente ciò si traduce in macchine per lo stiro altamente performanti, sia in termini di produttività, sia per ciò che concerne i consumi richiesti e il risparmio energetico.
Oltre all’ormai noto sistema per il recupero dell’aria calda H.A.R.S., di cui Pony poi detiene il brevetto, stiamo ad esempio lavorando nella direzione della connettività di rete per poter controllare le nostre macchine anche da remoto, con alcune novità che presenteremo in occasione della fiera EXPOdetergo International di ottobre, a Milano» Tecnologia e meccanizzazione sono indubbiamente un elemento vincente di Pony e, più in generale, dell’industria manifatturiera italiana. Ma «dietro le macchine ci
sono le persone – racconta Stella Fumagalli – persone che sono la nostra vera forza.
Nel corso di questi sessant’anni, il rapporto tra Pony e le persone che lavorano qui ogni giorno, è sempre stato di reciproca fiducia e di rispetto. I nostri dipendenti vivono l’azienda come una famiglia, sentendosi parte attiva del brand e lavorando con la massima cura ed attenzione, per garantirne gli elevati standard qualitativi che hanno reso Pony un marchio apprezzato in tutto il mondo.
I dipendenti che si adoperano quotidianamente in azienda sono la vera base dei nostri risultati e ci hanno permesso di superare gli ottanta elementi, rinnovando un organico che – in oltre sessant’anni di attività – ha inevitabilmente dovuto assimilare l’uscita del “personale storico” giunto a conclusione del proprio percorso lavorativo. Il rinnovamento di Pony non passa quindi soltanto dagli impianti, ma porta la nostra azienda investire sul capitale umano e sulle competenze delle nuove generazioni, che toccano l’ambito tecnico ma anche quello commerciale».
Ma la forza del marchio Pony è anche legata a un’attività di marketing in cui l’azienda, già da molti anni, si conferma tra i brand più attivi del proprio settore «con un piano di comunicazione articolato che prevede l’invio di newsletter, campagne pubblicitarie su riviste di settore, il presidio dei canali social come Facebook e LinkedIn ed un nuovo sito web che ci stiamo regalando per il nostro sessantesimo compleanno» spiega Andrea Margaritora, responsabile della comunicazione aziendale.
Il 2018 è infatti il sessantesimo anniversario di fondazione di Pony. I festeggiamenti hanno coinvolto i dipendenti e i loro familiari in una celebrazione che si è tenuta in giugno, nella splendida cornice di Villa Borromeo di Cassano d’Adda (Milano). Clienti e distributori troveranno invece uno stand celebrativo durante la prossima fiera EXPOdetergo, con iniziative commerciali dedicate all’anniversario aziendale, come lo speciale finanziamento di 60 mesi valido sino alla fine del 2018.
Visitare lo stand Pony nel padiglione 1, K11-L20 sarà infatti l’occasione per “toccare con mano” le ultime novità della gamma Pony, tra cui proprio Eagle 2.0, vedendo all’opera i macchinari con prove pratiche di utilizzo in affiancamento allo staff dell’azienda milanese. •
Pony S.p.a.
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Detergo Rivista – ottobre 2018