
Secondo quanto richiesto dal mercato, economia, energia, ecologia ed ergonomia coesistono a livelli di eccellenza nella produzione dell’azienda bresciana. Lo si è visto nei due giorni di Porte Aperte, utili per ammirare “gioielli” di casa come le unità automatiche per lavanderie industriali, la produzione ad alta tecnologia per lo stiro, il programma di sviluppo “ecopower”. Ritratto di un’impresa che serve 15mila clienti, vantando partnership di prestigio con marchi come Fimas, Jensen e Tolon
Grande successo per i due giorni di Open Day alla Macpi. Con consensi incondizionati all’alto profilo ergonomico assunto dal brand, grazie alle certificazioni a cui dedichiamo apposito spazio all’interno di questa stessa cover story.
Nell’occasione del porte aperte, l’azienda leader mondiale nella costruzione di macchinari da stiro ha avuto il piacere di ospitare clienti e rivenditori all’interno della sua sede principale a Palazzolo sull’Oglio, nel Bresciano, presentando tutte le novità riguardanti i macchinari da stiro Macpi sia per le lavanderie industriali che per le lavanderie commerciali.
Molta affluenza si è registrata già nella prima giornata di venerdì 31 marzo, quando lo staff commerciale ha potuto illustrare le importanti novità apportate all’interno del ricchissimo catalogo. Numerosi clienti e rivenditori, giunti da ogni parte d’Italia e d’Europa, hanno così potuto ammirare i progressi di un’azienda sempre dinamica e in costante evoluzione, come comprovato da macchinari che risultano puntualmente all’avanguardia per tecnologia e affidabilità.
Macpi, fondata nel 1961, è non a caso azienda leader mondiale nel settore “meccano-tessile”, dove esprime un’autorevole tradizione di progettazione e costruzione di macchine ad altissima tecnologia per l’industria dell’abbigliamento e della lavanderia. L’esperienza accumulata in più di 55 anni di storia ha portato l’azienda bresciana a produrre unità automatiche altamente sofisticate sia per l’adesivazione delle pezze, con carico e scarico dei pezzi lavorati, sia per lo stiro intermedio e finale di giacche, cappotti, jeans, maglieria, pantaloni, camicie. A ciò vanno aggiunte le unità – automatiche e non – per l’unione adesivata dei capi d’abbigliamento in genere.
Capitale importanza assumono, nel catalogo Macpi, anche le unità automatiche per lavanderie industriali. Sono macchine che hanno riscosso grande successo a livello nazionale e internazionale grazie alla dedizione di uno staff commerciale competente, in grado di incontrare e sostenere le esigenze espresse dai diversi clienti e distributori. Grazie alle collaborazioni instaurate con i più grandi gruppi di lavanderia industriale dei territori in cui opera, Macpi è riuscita a sviluppare progetti fino a qualche anno fa impensabili. Oltre a ciò un valore aggiunto da sempre riconosciuto è il servizio di assistenza tecnica e training specializzato, preciso e flessibile, ideato per aiutare il cliente a trovare la soluzione migliore alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda la competitività, l’orientamento è da sempre puntato su quella “R&D” – ricerca e sviluppo – che garantisce una crescita costante del prodotto a partire dalle esigenze del cliente; parliamo di una ricerca costante che non può scendere a compromessi con politiche al ribasso, e che, viceversa, è finalizzata a raggiungere i massimi standard possibili.
Il gruppo Macpi consta di tre unità produttive, due in Italia e una in Cina, con tre divisioni commerciali suddivise per macro-settori merceologici.
La sede principale di Palazzolo sull’Oglio, dove l’azienda si trova dal 1989, con i suoi 12mila mq coperti ospita la direzione centrale, gli uffici per la progettazione, l’assistenza tecnica e la ricerca e sviluppo. Qui ci si occupa della realizzazione dei macchinari più complessi e all’avanguardia. Negli ultimi anni questa sede sta vivendo un radicale cambiamento, dato dal riassetto interno, rivolto a migliorare e ottimizzare le attività di produzione e non solo.
L’azienda può contare inoltre sul sito produttivo di Vigevano, sede storica dell’azienda Fimas fin dalla sua nascita nel 1986. Fimas, che si occupa della produzione di tavoli da stiro, generatori di vapore, smacchiatrici e manichini in genere, è azienda assorbita dal gruppo Macpi ma nello stesso tempo dotata di una sua identità commerciale, da sempre d’eccellenza nell’indotto delle lavanderie artigiane.
Macpi ha inoltre un proprio stabilimento produttivo a Shanghai, avviato da più di 15 anni e dedito alla costruzione di macchinari da stiro e termoadesivazione per l’industria della confezione. Oltre a ciò, l’azienda è presente con filiali commerciali dirette in svariati Paesi, dall’India alla Cina, dalla Russia al Nord Africa fino al Sud America.
Con i suoi 250 collaboratori, gli oltre 15mila clienti fidelizzati in ogni parte del mondo e un turnover consolidato, che nel 2016 è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente, l’azienda vede grandi prospettive di crescita nel settore della lavanderia industriale anche al di fuori dell’Italia e mira a rafforzarsi a livello globale anche per quanto riguarda le attrezzature per lavanderia artigiana.
La storia di Macpi nel settore della lavanderia industriale è relativamente recente, ma ricca di importanti traguardi: circa dieci anni fa, infatti, si sono intrapresi i primi grandi progetti tramite lo sviluppo e la commercializzazione di macchinari prima inesistenti sul mercato, tuttora riconosciuti come unici al mondo grazie alle loro prestazioni ineguagliabili. La collaborazione preziosa e fruttuosa con il gruppo Jensen ha consentito di interfacciare i nuovi modelli con i sistemi di trasporto dei capi in gruccia e di creare così soluzioni di stiro di alta qualità e integrazione che risultano altamente produttive, qualitative, e adesso anche ergonomiche. E’ il bilancio di una partnership che si è consolidata in modo virtuoso, producendo ottimi risultati a beneficio di Macpi e Jensen sia in Italia che in Europa.
Macpi successivamente ha insistito e sviluppato in concreto le 4E che proiettano l’azienda verso il futuro; energia, ecologia, ergonomia ed economia. Per quanto riguarda l’“energy saving”, le unità automatiche, grazie ai cicli sempre più brevi, ai sistemi di recupero dell’aria calda, alle piastre riscaldate a vapore ad alta pressione, nonché alla riduzione dei consumi, hanno drasticamente ridotto l’impatto delle zone di stiro all’interno delle lavanderie. Analogamente, anche per i manichini stira-camicie è stata introdotta una cappa aspirante che permette il recupero di aria calda, andando a rendere efficienti i consumi.
Macpi ha sviluppato inoltre un apposito programma aziendale dedicato con il logo “ecopower” proprio per promuovere questo aspetto ormai diventato cruciale. Anche per quanto riguarda l’uso semplice e intuitivo sono stati compiuti grandi passi; in tal senso Macpi è fiera di annunciare che i suoi macchinari rispettano i requisiti del 4.0, dotati già da anni di touch screen, collegamento wi-fi, ingressi Usb con porte ethernet e possibilità di memorizzare programmi che si possono facilmente interfacciare con sistemi di gestione dei dati e sistemi di controllo in remoto.
Le unità automatiche per lo stiro di camici e pantaloni sono già completamente automatizzate e integrabili all’interno delle fabbriche, così da poter fornire informazioni essenziali per il controllo dei capi, della qualità di stiro e delle eventuali problematiche da affrontare tramite interventi sempre mirati e tempestivi.
Nel corso della due giorni di Palazzolo sull’Oglio, è stata seguita con molto interesse anche la presentazione da parte del gruppo Macpi delle lavatrici Tolon per cui l’azienda ha ottenuto una rappresentanza esclusiva sul mercato italiano. Alla presenza dei titolari del brand turco, sinonimo di eccellenza e convenienza, sono state illustrate le macchine Tolon di ultima generazione.
Produttività e benessere del lavoratore
E per lo stiro Macpi significa il meglio dell’ergonomia
Lo attesta l’autorevole certificazione rilasciata per quattro modelli dall’Università di Udine
Focus fondamentale della due giorni di Macpi è stato quello dedicato all’ergonomia, disciplina che studia e regola le migliori condizioni di lavoro possibile, finalizzate alla massima produttività coniugata al benessere del lavoratore. Macpi, grazie alla collaborazione con Ergocert, spin-off dell’Università di Udine, è giunta alla certificazione ergonomica di ben quattro macchinari, frutto di interventi sostanziali e di una mirata riprogettazione.
Ecco nei dettagli le quattro macchine certificate:
Modello 290 per lo stiro dei camici a 4 stazioni rotanti: questa unità automatica, molto apprezzata dal mercato, è già dotata di carico del capo in gruccia e scarico automatico di quest’ultimo connesso con il sistema di trasporto. L’intervento sostanziale è stato sui manichini; i nuovi modelli sviluppati da Macpi infatti sono telescopici, cioè si alzano e abbassano autonomamente evitando all’operatore di dover alzare le braccia sopra il livello delle spalle e al contempo di piegare eccessivamente la schiena per sistemare il capo. Si è passati da tempi con elevazioni sovra-spalla elevati a tempi inferiori al 5%, e quindi con rischio di usura nullo per l’operatore.
Modello 322 per lo stiro del pantalone senza piega a 4 stazioni rotanti: anche questo macchinario è già predisposto per il carico del capo in gruccia e lo scarico automatico. E’ stata resa telescopica la zona di carico in cui l’operatore doveva precedentemente compiere elevazioni sovra-spalla per poter posizionare il capo, mentre adesso può tranquillamente effettuare l’operazione senza alcuna incidenza su muscoli e tendini.
Modello 295 per lo stiro di pantaloni, casacche, t-shirt e altro: questo è stato invece dotato di un piano di carico dei capi mobile e regolabile in base alla statura e alle esigenze dell’operatore. Anche in questo caso l’automazione del macchinario era già molto elevata ma è stato incrementato l’aspetto ergonomico riducendo drasticamente i movimenti usuranti.
Nuovo modello 389 per lo stiro soffiato della camicia: sempre in ottica ergonomica è stato abbassato ulteriormente permettendo agli operatori di ogni statura di poter lavorare comodamente e con il minimo sforzo.
Per lo stiro pressato della camicia il manichino singolo modello 296 e quello combinato modello 298 hanno riscosso grande interesse e apprezzamento. Infine, Macpi ha esposto l’intera gamma di macchinari per lavanderia artigiana nello show-room aziendale.
Macpi Group
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25036 Palazzolo sull’Oglio BS (Italy)
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www.macpi.com
di Stefano Ferrio
RIVISTA DETERGO
MAGGIO 2017