Nella famiglia Battistella proprietaria del brand “Battistella B.G.”, azienda che produce macchine da stiro professionali, di Rossano Veneto (Vi), si delineano i cromosomi dell’imprenditorialità che legano in maniera indissolubile esperienza ad innovazione. Ma è il valore aggiunto dell’innovazione di prodotto che fa la differenza, e nell’azienda ne sono tutti consapevoli.
Incontriamo Daniele e Michele Battistella, i quali ci raccontano come in questo periodo di lockdown, dovuto alla pandemia virale, come l’ambito di ricerca e sviluppo dell’azienda, abbia messo a fuoco l’idea.
“In primo luogo il metodo, avevamo bisogno di realizzare un prodotto che combinasse innovazione tecnologica, funzionalità e qualità. Ed ecco la quadratura del cerchio: il tavolo da stiro Archimede. Ma perché Archimede? Qual è il collegamento logico con uno dei più grandi scienziati matematici della storia, che contribuì a dare un impulso determinante alla conoscenza nell’ambito ingegneristico? “Vectis mihi et ego commovebo mundi!” che volgarmente tradotto diventa, “Dammi una leva e ti solleverò il mondo!

“Tutte le versioni di Archimede®
possono essere aspiranti o aspiranti/soffianti”
Tutto parte da questa frase, da cui si dipana gran parte dell’ingegneria meccanica nella sua evoluzione. Una leva concepibile sia dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista psicologico e di supporto al morale. Ci siamo ispirati sostanzialmente a due principali motivi che corrispondono ad esigenze reali:
• per quanto riguarda il primo motivo, il tavolo da stiro Archimede fa perno su una leva centrale per aprirsi e chiudersi in tranquillità, senza alcuno sforzo fisico da parte dell’operatore;
• per quanto riguarda, invece, il secondo motivo, crediamo di “sollevare il mondo” con questo prodotto, in quanto potrebbe essere una rivoluzione nel nostro settore, soprattutto nell’export, dove i costi di trasporto incidono moltissimo sul prezzo finale del prodotto.
Siamo intimamente consapevoli di avere fatto un ottimo lavoro e auspichiamo già nei prossimi mesi dei risultati confortanti dal mercato. Intanto abbiamo pensato di brevettare Archimede perché ci crediamo molto.
In 3 velocissime mosse, senza aver bisogno di conoscenze tecniche, il tavolo può essere aperto e piegato ed occupare il 70% di spazio in meno rispetto ad un tavolo da stiro industriale classico.
Una volta montato, il tavolo ha tutte le caratteristiche di un prodotto industriale, aspirazione, pressione e vapore. Non serve quindi scendere a nessun compromesso perché questo è un prodotto con standard di qualità elevatissime.
“Il tavolo Archimede® opportunamente ripiegato occupa
il 70% di spazio in meno di un classico tavolo industriale”
Il tavolo ARCHIMEDE ha 3 versioni:
• versione senza caldaia, quindi il classico tavolo da stiro da allacciare alla fonte di vapore oppure da abbinare ad un generatore portatile;
• versione con caldaia da 3 litri in acciaio inox. Questa versione rappresenta un giusto compromesso, che ad oggi manca sul mercato, ovvero un prodotto con aspirazione e soffiaggio completamente industriale, ma con una caldaia da 2 kW, 220 V. Possiamo definirlo un tavolo industriale con un consumo domestico. Ideale per la lavanderia che ha uno spazio limitato, sartoria, laboratorio tessile e hotel;
• in ultimo, la versione con caldaia da 6 litri in acciaio inox. Parliamo, in questo caso, di un classico tavolo da stiro industriale, 4 kW di consumo elettrico con una resa totalmente industriale.
Vorrei sottolineare che tutte le versioni di Archimede possono essere aspiranti o aspiranti/soffianti.
Entro qualche mese sarà disponibile anche la versione vaporizzante, anch’essa brevettata e tutt’ora in prova sul campo presso una lavanderia.
“Per visionare la presentazione del prodotto
scannerizzare il QR CODE”
Illustrate le tre versioni di Archimede, Daniele Battistella, presidente dell’azienda traccia su un foglio il perché con Archimede si ottiene un risparmio di spazio e quindi concretamente un taglio dei costi. Partiamo dallo stoccaggio in magazzino del produttore, con un prodotto di questo tipo risparmiamo in termini di spazio occupato. Quando spediamo il prodotto al distributore riduciamo del 70% i costi di trasporto e pensi che i costi dei container, a causa delle difficoltà regolamentari e logistiche, dovute a questa crisi sanitaria, sono triplicati. Gli aerei volano in numero molto ridotto e le compagnie marittime essendo poche fanno un cartello sui prezzi. A sua volta il distributore risparmierà anch’egli per lo stoccaggio e per il trasporto dal suo magazzino al cliente finale.
E dulcis in fundo, il cliente finale che lotta costantemente per recuperare spazio nei locali della sua attività, potrà ripiegare Archimede e riporlo in un angolo a fine giornata o quando non viene usato. Un taglio dei costi che si dispiega lungo tutta la filiera produttiva, che ci permette di contenere il prezzo finale del prodotto, ecco il circuito virtuoso, conclude Daniele Battistella.•
BATTISTELLA B.G. S.r.l.
Via Bessica 219 – 36028 ROSSANO VENETO VI (Italy)
Tel./Ph. +39 0424 549027
info@battistellag.it www.battistellag.eu
di Marzio Nava, Direttore Responsabile Rivista Detergo
Aprile 2021