La situazione economica che verrà a determinarsi nei prossimi mesi richiede alle imprese un’analisi di scenario per prevedere l’andamento del proprio settore e una valutazione degli eventuali nuovi bisogni della clientela e del comportamento della concorrenza.
In esito a tutto ciò non sono da escludersi iniziative di comunicazione e marketing a sostegno delle aziende.
In tale contesto è assolutamente necessario che gli imprenditori sfruttino a pieno tutte le agevolazioni di legge disponibili e le opportunità messe a disposizione dalla rete.
Una di queste è il cosiddetto “credito d’Imposta Pubblicità”
A seguito dell’emergenza COVID-19 il Governo Italiano, con il Decreto Legge 16 marzo 2020 “Cura Italia”, nell’ambito delle iniziative a sostegno dell’editoria ha apportato alcune modifiche per la fruizione del bonus pubblicità limitatamente al solo anno 2020.
Il bonus pubblicità è un’agevolazione fiscale erogata sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione F24 che mira a incentivare gli investimenti pubblicitari delle aziende su giornali, sia digitali che cartacei, televisione e radio con lo scopo di accrescerne le entrate.
Non sono ammesse al credito d’imposta le spese sostenute per altre forme di pubblicità, come ad esempio quelle che riguardando la realizzazione grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media o quella attraverso banner pubblicitari su portali online, i volantini cartacei periodici, la pubblicità su cartellonistica, ecc.
Possono usufruire del bonus pubblicità:
- le imprese;
- i lavoratori autonomi;
- gli enti non commerciali.
Il Bonus Pubblicità prima del “Cura Italia” – Con le modifiche che erano state apportate a giugno 2019 con il D.L. 28 giugno 2019 n. 59, prima delle ultime modifiche introdotte con il D.L. Cura Italia, il bonus pubblicità prevedeva un credito d’imposta pari al 75% della spesa incrementale sostenuta (purchè si registrasse un incremento minimo dell’1% rispetto all’annualità precedente) per campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Per richiedere l’agevolazione era necessario presentare un preventivo di spesa, all’Agenzia delle Entrate, dal 1° al 31 marzo di ciascun anno.
Il bonus pubblicità nel “Cura Italia” convertito in legge – Con le modifiche apportate lo scorso marzo con il D.L. “Cura Italia”già convertito in legge, il bonus pubblicità verrà concesso nella misura unica del 30% del valore di tutti gli investimenti effettuati (e non più entro il 75% dei soli investimenti incrementali), nel limite massimo di spesa di 27,5 milioni di euro stabilito ai sensi del comma 3 dell’articolo 57-bis.
Le nuove domande potranno essere presentate tra il 1° ed il 30 settembre 2020.
Restano valide le domande già presentate tra il 1° ed il 31 marzo 2020.
da Rivista Detergo Maggio 2020