Il futuro della pelle? E’nel “wet cleaning” di Biar di/by Stefano Ferrio
All’insegna di “Piccolo è bello” la crescita di un’azienda milanese che da quasi quarant’anni produce ausiliari biochimici per pulire capi in tessuto e in pelle nelle lavanderie. E che oggi insegna l”arte” anche ai pulitintori dei paesi Europei ed Extraeuropei
Biar si costituisce nel 1975 con lo scopo di fornire prodotti e servizi per il trattamento delle confezioni pelle e tessuto nel settore lavanderia. In oltre trentotto anni di attività Biar, che ha sede a Senago (Milano), in via Francia 7/9, si è evoluta sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista commerciale.
Le esperienze maturate nel settore e la scelta di collaboratori qualificati hanno da subito posto Biar, nei confronti dei propri clienti (e fornitori), come un vero e proprio partner tecnico-pratico in grado di aiutare e fornire assistenza. Nel corso della propria attività, Biar ha saputo trasformarsi seguendo i cambiamenti del mercato e qualche volta anticipandoli. Grazie a importanti accordi commerciali, e mirando a una strategia di espansione equilibrata, Biar è stata in grado di fornire in maniera sempre più completa soluzioni dal prodotto al processo applicativo.
Oggi Biar è un’azienda all’avanguardia che mira sempre alla soddisfazione del cliente per una crescita comune. Biar è un’azienda moderna con una filosofia aziendale improntata verso obiettivi di altissima affidabilità e innovazione tecnologica. Con il proprio laboratorio chimico è impegnata nella ricerca e nelle analisi delle materie prime, per uno sviluppo dei prodotti con particolare attenzione alle problematiche ambientali e a un elevato standard di qualità.
Inoltre, Biar, grazie al centro applicativo interno, testa principalmente i propri prodotti, fornendo dettagliate istruzioni sulla metodologia di applicazione. All’interno del centro applicativo vengono abitualmente effettuati corsi di aggiornamento e di istruzione sull’uso dei prodotti e sulle nuove tecnologie proposte.
Alla Biar di Senago, provincia di Milano, ti svelano un presente della pelle che in lavanderia spazia dagli idrocarburi al lavaggio ad acqua, e dal secco al wet cleaning, senza dimenticare quella “nobilitazione tessile” che sin dal nome denota massima eccellenza di trattamento-mantenimento. Nello stesso tempo, alla Biar, ti fanno vedere il futuro della pelle e della sua pulizia, attraverso il seminario appena organizzato con venti titolari di lavanderie russe.
Nuovi prodotti, nuove modalità d’uso, costante priorità assegnata a un concetto di Salute Pubblica da cui nessuna azienda privata può oggi prescindere. Ma, non a caso, sempre alla Biar, sanno anche ricordarti un passato “in pelle” che appartiene a intere generazioni di cittadini del mondo. Come, per esempio, non rivedere l’inconfondibile giubbino di Fonzie in un telefilm di culto entrato nella storia dell’immaginario collettivo con il titolo di “Happy Days”? Oppure certi conturbanti miniabiti di Raffaella Carrà nel sabato sera televisivo degli italiani? O anche i lucidi completi con cui Rolling Stones e Led Zeppelin menavano le danze del più puro rock and roll anni ’70?
Oggi non è più così, spiegano sempre alla Biar. Eppure la pelle continua ad avere un suo mercato, fatto di imprenditori della concia, pulitintori e operatori sensibili a come i processi produttivi, tendenze e sistemi di distribuzione orientano gusti, vendite e usi di consumatori che tuttora amano indossare uno scamosciato, un “chiodo”, una nappa, un giubbino da notte in discoteca, un montone o un “nubuck” grazie a cui affrontare i più rigidi freddi invernali. Capi alla cui pulizia provvedono laboratori di lavanderia appositamente realizzati e programmati per la pelle e le sue specifiche necessità. In questa attualità, molto più selettiva e diversificata, spiccano quei “marchi” che dimostrano costante capacità non solo di adattarsi al nuovo, ma anche di orientarlo e modificarlo tramite invenzioni, varianti, soluzioni attente ora alla fantasia e ora al risparmio, con un occhio di riguardo all’Ambiente nonché ai bisogni di una comunità sempre più attenta alla sicurezza dei prodotti di consumo.
E’ proprio il caso di Biar, i cui prodotti per la manutenzione di abiti in pelle “raccontano”, da quasi quarant’anni, la storia di un intero settore manifatturiero visto dall’angolazione privilegiata di chi continua a ingegnarsi nel brevettare, preparare e mettere in commercio “ausiliari biochimici” – questo il loro nome tecnico – in grado di riportare a vita nuova in lavanderia capi di abbigliamento da indossare perché emanino luce, robustezza, portabilità, durata nel tempo.
Con un occhio di riguardo dedicato ormai da anni anche alle concerie e alle loro specifiche esigenze Biar ha sempre sviluppato e supportato i laboratori di pulizia dei capi in pelle nei trattamenti medesimi. Infatti l’assistenza tecnica è da sempre un fattore fondamentale nella filosofia aziendale.
Nello stesso tempo, alla Biar, ti fanno vedere il futuro della pelle e della sua pulizia, attraverso il seminario appena organizzato con venti titolari di lavanderie russe. Un’intuizione di impresa avuta dal signor Biagio Arrivo (dalle sue iniziali il nome dell’azienda) in un 1975 vissuto nel pieno di un boom epocale della pelle, applicata all’alta moda come al pret-a-porter di tutti i giorni. Oggi quell’intuizione continua ad alimentare le attività della Biar, passata dal signor Biagio, andato in pensione, alle cure della figlia Monica Arrivo e del genero Alfredo Castelnovo, che si dividono rispettivamente direzione generale e direzione commerciale dell’azienda.
Un successo all’insegna del “piccolo è bello” che, oltre a famiglia, significa ambiente familiare, animato dalle competenze, ma anche dall’umanità, di un responsabile del settore conciario come Giovanni Gola, detto “Il Prof”, di un responsabile tecnico-commerciale come Moreno Torra, di una responsabile del settore ricerca e sviluppo come Anna Maria Fasoli e di una responsabile dell’Ufficio Vendite come Katia Beraldo. Per ultimo, ma non certo per ordine di importanza, il team del reparto produttivo, incluso magazzino e spedizione, concorrono a completare e supportare il ciclo vitale aziendale che è la produzione-vendita del prodotto studiato anche nella presentazione dell’imballo e dell’etichettatura.
“Se vogliamo individuare un punto di inizio simbolico – racconta Monica Arrivo – tutto comincia dall’intuizione di Pig Pel, linea di colori-pigmenti ad acqua appositamente ideati per nappe e pelli lisce. Da allora a oggi si è ampliata enormemente la gamma della produzione, ma restano validi i punti fermi attorno a cui ruota la nostra filosofia aziendale: concetto di Salute prioritario, clienti visti come partner con cui individuare le migliori soluzioni per il loro tipo di attività, attenzione costante verso i nuovi procedimenti con cui la pelle viene trattata e messa in commercio”. Idee come volani in grado di alimentare costantemente lo sviluppo di Biar, che al giorno d’oggi vanta un catalogo simile a un’autentica enciclopedia condensata di un intero settore. Dove risalta ovviamente uno specifico “wet cleaning pelle” basato su un lavaggio ad acqua denominato “IDRO BIO WASH” in cui ci si avvale di prodotti altamente ecologici in grado di coprire una gamma pressoché universale di necessità unificate: sapone detergente sgrassante (Delavon Sol 50), lucidante-finissante (Ledermatic), ingrasso morbido (Biofat), agente sequestrante e agente uniformante, aniline liquide (Tin Leder), detergente per pelli ad alto potere emulsionante (Bioclin 59), fissatore di tintura e oleo-idrorepellente (Hydrostop).
Ma senza tralasciare altre linee di prodotti che fanno di Biar una sorta di partner universale nella fornitura di ausiliari biochimici, spaziando dai prodotti specifici per tappeti agli ammorbidenti ricondizionanti, dagli additivi speciali agli smacchiatori specifici, dai saponi rafforzatori agli ammorbidenti. Con produzione appositamente dedicata alle concerie accanto a quella destinata alle lavanderie.
“Una crescita importante, a volte pagata a caro prezzo in termini di sacrifici, ma sempre entusiasmante – conclude Monica Arrivo – compiuta non solo investendo in noi stessi, ma anche guardando con speranza direi incrollabile nei progressi indispensabili di un intero settore in termini di qualità del lavoro, salute pubblica, tutela del cliente, rispetto dell’Ambiente”.