
Sono progressi legati alla cultura del lavoro, prima che al business. Perché benessere di un’impresa, e dell’Ambiente in cui agisce, sono oggi inscindibili. Su questa base, l’azienda multinazionale produttrice di detergenti industriali propone ad acquirenti artigiani e industriali una “chimica leggera” che, tramite prodotti altamente “bio”, garantisce risparmi ad ampio spettro. E mette una Academy permanente a disposizione di imprenditori e operatori del settore “Christeyns, laundry technology”, recita la scritta.
Per scoprire, nell’immagine riportata anche dalla copertina di Detergo che, secondo questa multinazionale dei detergenti industriali – la cui sede italiana si trova a Pessano con Bornago, in provincia di Milano – “tecnologia della lavanderia” non rimanda in questo caso a oblò, “tunnel” in movimento, mangani a pieno regime, e tutto quanto caratterizza da sempre l’iconografia classica del settore.
Coerentemente con una mission aziendale indirizzata al lavaggio con basso impatto ambientale, il programma battezzato “Cool Chemistry”, e HIGLO, che possiamo definire anche chimica leggera, hanno un’immagine dove si ammirano piuttosto due avvenenti, quanto diversissimi, volti di donna: uno nordico e rasserenante, l’altro “afro” e sbarazzino. Come per evidenziare la dolcezza e la grinta unite dallo slogan-inno di battaglia del brand: “Gentle on fabrics, tough on stains”, delicato sui tessuti, spietato con le macchie. Sintesi estetica, prima ancora che tecnologica, dove le top-model non fungono da meri effetti di copertina, ma danno invece conto di un Pensiero-Christeyns di fondamentale importanza per accostarsi in modo completo alle principali tematiche oggi connesse all’indotto della lavanderia globalmente inteso, industriale e “a secco”.
Perché, come si appura tramite una visita a questa nuova sede di Christeyns Italia, nel mondo uscito dalla pesante crisi economica degli ultimi anni, l’indotto della lavanderia si presta in modo esemplare a rivolgerci domande semplicemente cruciali. Ad esempio, che cos’è oggi una fabbrica? È un sito fisico, o anche virtuale? Dove si elaborano solo manufatti, o anche “contenuti”, intesi come strumenti di crescita e formazione? E con quale idea di “utile”: meramente economico, oppure comprensivo di altri valori, comunque funzionali a uno sviluppo nel tempo?
Sono quesiti affascinanti e, soprattutto, “aperti”, in grado di suscitare risposte tramite contaminazioni fra diversi campi del sapere e dell’agire umano. Averli assimilati da tempo garantisce una fondamentale marcia in più nella “competition” dei nostri giorni.
“Perché è chiaro che fornire detergenti di qualità è al giorno d’oggi una base indispensabile, ma non più sufficiente – spiega Danilo Villa, responsabile lavanderie del settore Professional di Christeyns –. Occorre invece offrire ai clienti partnership a lungo termine, sulla base di una precisa relazione fra soggetti interessati a un comune obbiettivo. Questo comune obbiettivo si chiama “lavare tutto il possibile nel modo migliore possibile”, che significa tenere conto dei benefici della propria azienda e dell’ambiente in cui opera”.
“Tutto ciò è impensabile – continua Villa – senza una crescita culturale dell’intero settore della lavanderia. Nel mo mento in cui Christeyns commercializza, per il comparto delle lavanderie a secco, una linea di detergenti come HiGlo, l’impatto è nuovo, per certi versi rivoluzionario. Ma Christeyns è in grado di farlo proprio perché ha nel dna la formazione del cliente, il suo coinvolgimento partecipe in una filosofia di marketing vincente e duratura”.
Parole che accompagnano degnamente un 2016 a suo tempo annunciato come “Anno di HiGlo” per il mercato italiano. L’esito di un primo trimestre di contatti e vendite conferma che, anche a posteriori, parleremo del 2016 come “Anno di HiGlo”. Le 400 lavanderie a idrocarburi operanti sul territorio italiano possono solo avvertire la forza attrattiva di questo prodotto, qualcosa che si sprigiona dalla sua natura di “idrocarburo modificato”, la cui estrema adattabilità alle più varie esigenze garantisce tre risultati fondamentali: massima durata dei capi, consumi ridotti, costante tutela dell’Ambiente.
In particolare, l’alta qualità “Bio” di HiGlo, come di tutti i prodotti della Cool Chemistry, produce benefici a catena, a cominciare dalla garanzia di mantenere tutti i valori dell’acqua abbondantemente entro i limito stabiliti, senza alcun timore dei controlli previsti dalla legge.
Frutto di diciotto mesi di test realizzati nei laboratori Christeyns, sono livelli performanti di eccellenza grazie ai quali HiGlo si impone come competitor inattaccabile di quel percloroetilene che nelle lavanderie a secco teneva banco da anni. Se guardiamo ai risultati, che sono giustamente il primo dato rilevante per il cliente, sono ottenuti da un solvente Christeyns di assoluta efficacia contro quelle macchie grasse da sempre appannaggio specifico del percloro, come ad esempio i famosi “capospalla”, abbinando a ciò un’alta competitività con gli idrocarburi semplici nel trattamento delle macchie magre. Tirate le somme, siamo di fronte a un’universalità subito riconosciuta come tratto qualitativo vincente di HiGlo.
“Ma è un cammino virtuoso che noi di Christeyns riusciamo a compiere – spiega Daniele Ferrari, responsabile lavanderie industriali di Christeyns – solo perché la nostra mission aziendale si completa con un’opera di formazione permanente oggi indispensabile per aggiornare il mercato. Tanto per fare un esempio, numeri alla mano, siamo in grado di dimostrare che Cool Chemistry significa acquistare detergenti Christeyns che costano il 30% in più della media dei concorrenti, ma nello stesso tempo mi fanno risparmiare il 33% perché le sue piccole dosi consentono, fra i vari benefici, di consumare meno acqua, meno energia, un deciso aumento della vita dei tessuti, meno quantità di residui da inviare al depuratore con conseguente minore inquinamento delle falde acquifere”.
“Certo – continua Daniele Ferrari – se alcuni titolari delle lavanderie oggi continuano a misconoscere le virtù di prodotti ad alta concentrazione realizzati con grammature di dosaggio molto basse, o ignorare le sostanziali differenze fra un tensioattivo, un alcalino e un ammorbidente, andranno poco lontano. In Christeyns ne siamo così consapevoli che abbiamo istituito un’Academy interna ai cui corsi, organizzati nella nostra sede, possono liberamente iscriversi titolari e operatori di lavanderia”.
Daniele Ferrari, continua raccontando, a proposito dei primi due anni di Cool Chemistry in Italia. “È la storia dell’erosione progressiva e inesorabile di un mercato dove il posto per la chimica leggera era un bisogno annoso, ormai irrinunciabile. Ricordo ancora lo stupore e gli entusiasmi generati dal primo test, effettuato sull’impianto di un cliente, due anni fa, a Brescia. Da quel momento è scattato un fenomeno quanto mai decisivo, nel nostro Paese, il passaparola”.
Da un orecchio all’altro, per dirlo seguendo l’efficace metafora del passaparola, la buona nuova di Cool Chemistry è andata via via deflagrando, soprattutto nel momento in cui il mercato italiano, fortemente tarato anche sulla ristorazione (non solo sull’alberghiero e il sanitario, come all’estero), ha assimilato una decisiva istruzione per l’uso, ovvero candeggiare il tovagliato durante il risciacquo, e non durante il lavaggio. I grandi gruppi che hanno scelto la chimica leggera di Chisteyns sono così diventati quattro nel giro dei primi due anni, e alla fine del 2016, contratti alla mano, se ne conteranno almeno il doppio.
“Ovvio che trattandosi di un sistema di lavaggio che “costa” di più per provare un risparmio globale maggiore della spesa – conclude Ferrari – il cliente italiano deve testarlo di persona, ma noi siamo qui per questo”.
Innovazione, empatia, oltre a un concetto di utile inscindibile da quello di bene comune, leggi Ambiente. “È quella che, utilizzando una felice espressione inglese, chiamo People Business – commenta Livio Bassan, amministratore delegato di Christeyns Italia. – Ciò significa che i nostri venti milioni annui di fatturato sono frutto di un lavoro pensato e realizzato esclusivamente a stretto contatto con i nostri clienti. Semplicemente perché oggi, in questo mondo globalizzato e interconnesso, crescita significa crescere non più da soli, ma in rete con altri”.
“Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione” si legge nel sito della Christeyns. Parole del filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel, illuminanti sulla storia e la mission di questo gruppo, leader mondiale in prodotti e servizi per lavanderie. Un successo di fronte a cui ci si può chiedere come fa una società belga a conduzione famigliare a sopravvivere da oltre mezzo secolo in mezzo ai giganti internazionali della chimica? Due fattori hanno un ruolo fondamentale: creatività e innovazione, alimentate dalla passione. Determinazione, impegno costante e investimenti in settori nevralgici come Ricerca e Sviluppo, a cui si aggiungono dipendenti di alto livello hanno consentito a Christeyns di trasformarsi dall’azienda locale fondata nel 1946 in un moderno protagonista europeo del mercato globale.
Nel corso degli anni l’obbiettivo è stato sempre quello di offrire valore aggiunto ai clienti. Centrato grazie alla passione e alla capacità di considerare ogni aspetto dell’attività di una lavanderia dei nostri giorni, per trovare soluzioni sempre innovative. Un team di assistenza di grande competenza ed esperienza garantisce inoltre una fornitura di servizi flessibile
CHRISTEYNS ITALIA srl
Via Aldo Moro, 30
20060 Pessano con Bornago (MI)
Tel. + 39 02 99765200
www.christeyns.com
di Stefano Ferrio
Rivista Detergo – aprile 2016