Il 28 gennaio 2015 è stata presentata al Parlamento la proposta di legge d’iniziativa popolare “Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile” con l’obiettivo di ricondurre, tramite l’eliminazione degli sprechi e il perseguimento di una “strategia rifiuti zero (zero waste)”, il ciclo di produzione e consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta. La strategia rifiuti zero prevede: la massimizzazione della riduzione (della produzione) dei rifiuti, del riuso dei prodotti e dei componenti di prodotti e del riciclaggio; la minimizzazione del recupero di materia diverso dal riuso e dal riciclaggio, dello smaltimento e del recupero di energia in modo che il volume di rifiuti così trattati/smaltiti tenda ad annullarsi nel 2020; attività di ricerca sul rifiuto residuale secco ai fini della riprogettazione industriale di beni e di prodotti totalmente decostruibili e riciclabili. Sul riciclo dei rifiuti tessili, l’Italia è ancora molto indietro.
Solo il 12% dei rifiuti tessili viene avviato ad un corretto riciclaggio (Fonte: Humana People to People Italia Onlus). Nel 2012 nel nostro Paese sono state raccolte in maniera differenziata 99.900 tonnellate di rifiuti tessili, circa 1,6 kg/persona annui, pari al 12% del totale riciclabile; un dato nettamente inferiore alla media europea, soprattutto se si considera che il consumo di prodotti tessili si assesta sui 14 kg/persona. Il 68% del totale raccolto è stato riutilizzato, il 25% riciclato e il 7% avviato a smaltimento.
Questi importanti risultati, si riferiscono esclusivamente agli indumenti usati dismessi. E’ facilmente intuibile quanto il riciclo di questi prodotti possa generare in termini di valore aggiunto sul fronte ambientale, economico e sociale. In Italia, oggi, il riciclo del materiale tessile a fine vita non è una pratica con una rilevanza economica organizzata. A questo proposito, Assosistema propone una politica industriale fondata sullo sviluppo dell’attività di riutilizzo e riciclo dei prodotti tessili. Le aziende
del settore rappresentato da Assosistema hanno sempre investito nella qualità della propria organizzazione produttiva e dei loro processi. Già a monte del processo avviene la prima selezione di qualità dei prodotti che si concretizza nella scelta accurata dei tessili e dei dispositivi medici riutilizzabili che dovranno essere poi processati.
Infatti, in ragione degli obiettivi di efficienza ed efficacia della propria mission, le industrie del settore sottopongono a preliminare collaudo tecnico i prodotti scelti e sono orientate a selezionare solo quelli le cui caratteristiche tecnico-qualitative siano in grado di garantirne l’inalterabilità e la resistenza ai processi meccanici, termici, chimici e biologici a cui sono sottoposti nel corso della loro vita. Considerato che da un punto di vista igienico, lo scopo di tali trattamenti è proprio quello di decontaminare i dispositivi processati e di proteggerli dalla ri-contaminazione fino al momento in cui sono utilizzati dal Committente, l’idoneità e il buon funzionamento degli impianti di trattamento, un’efficiente ed efficace organizzazione e gestione dei processi produttivi – associati, quindi, alla qualità dei fattori di produzione – sono elementi indispensabili per ottenere risultati garantiti di sicurezza, di rintracciabilità dei prodotti e di salvaguardia dell’ambiente.
L’utilizzo dei prodotti tessili riutilizzabili oltre a garantire il rispetto dell’ambiente, la rintracciabilità e la sicurezza igienica dei prodotti, crea valore aggiunto in termini economici e sociali. Rintracciabilità della filiera, imprenditoria locale, occupazione stabile, innovazione di processi e adozione di standard normativi tecnici (ISO 14000, EN 14065, ecc.) che oltre a promuovere l’approccio delle buone pratiche contribuiscono a regolamentare il mercato e a contrastare fenomeni ricorrenti di concorrenza sleale.
Di tutto questo se ne parlerà a Roma il 26 marzo 2015, presso l’Open Colonna, Palazzo delle Esposizioni, in occasione del “Secondo Convegno USE&REUSE”. Obiettivo dell’Evento è quello di sensibilizzare gli Organi di Governo, la committenza, gli attori della filiera, l’opinione pubblica e gli utenti finali sui valori della sensibilità ambientale e sociale discendenti dall’impiego dei prodotti tessili riutilizzabili, soprattutto in quei mercati in cui la loro distribuzione avviene su grande scala: sanità, turismo, industria, come certificato dalle risultanze dello studio di Life Cycle Assessment condotto dalla società di ricerche Ambiente Italia.
Il panel degli interventi prevede il coinvolgimento di altri autorevoli relatori, quali: il Ministro dell’Ambiente, On. Gian Luca Galletti; il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, On. Pierpaolo Baretta; la Vice Presidente del Senato, Sen. Valeria Fedeli; il Presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti.
RIVISTA DETERGO – FEBBRAIO 2015