ASSOSISTEMARinnovo CCNL 2012-2015Assosistema, il nuovo Contratto per rilanciare le impreseL’Associazione con Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil ha siglato l’intesa di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro 2012-2015 per i lavoratori dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di beni e servizi tessili e medici affini.
La trattativa, durata un anno, è stata caratterizzata da un confronto vivace e a volte anche serrato. Da una parte le richieste dei Sindacati di aumentare i redditi dei lavoratori, tartassati dall’Imu e dall’aumento dell’Iva e dall’altra, la necessità per le imprese di contenere i costi del lavoro, hanno saputo trovare insieme punti di incontro e soluzioni per salvaguardare il futuro del settore. di Laura Lepri E’ stato firmato a Roma il 19 giugno scorso il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro 2012-2015 per i lavoratori dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini, tra Assosistema, unico rappresentante di categoria, e le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilta Uil. L’accordo interviene a quasi un anno dall’inizio delle trattative e in una fase molto delicata per il settore, messo a dura prova dall’annoso problema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, dagli effetti della Spending Review e della Legge Stabilità, che hanno generato flessioni di fatturato fino al 20% ed incentivato la concorrenza sleale. Proprio per questo, il rinnovo del CCNL diventa un’occasione fondamentale per dare risposte concrete alla crisi e per sostenere le imprese nel loro rilancio. “Con la firma del Contratto, le parti sociali hanno dimostrato che, laddove non sono arrivate le istituzioni negli ultimi quattro anni, si possono raggiungere obiettivi comuni attraverso il dialogo e il confronto – ha commentato Maximilien Eusepi, Presidente di Assosistema – Il settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico è, infatti, maturo per accogliere quel cambiamento culturale che rifiuta la logica dei tagli e delle riduzioni, a favore di un mercato dell’impresa che si avvale di standard contrattuali ed organizzati certificati, in un’ottica di qualità del servizio e di sicurezza dei lavoratori e degli utenti finali”. Con la firma del protocollo, Assosistema e le parti sociali si sono quindi impegnate ad adottare in via sperimentale un sistema di qualificazione delle imprese, in attesa che venga disciplinato con Decreto del Presidente della Repubblica, così come previsto dall’art. 27 T.U. n. 81 del 2008. “Il percorso verso la qualificazione non termina certo qui. Ma ora le Istituzioni e il Governo Letta devono fare la loro parte. Noi ci auguriamo che il nostro impegno e la nostra determinazione siano di stimolo in tal senso e che contribuiscano a creare un mercato più virtuoso, efficiente e sicuro”, ha concluso Eusepi. Altri aspetti importanti del rinnovo del CCNL sono stati: il ricorso a misure di flessibilità dell’orario di lavoro, in caso di cali della produttività aziendale, l’affidamento all’Ente Bilaterale Nazionale di iniziative di studio e formazione sul tema della sicurezza sul lavoro nonché la sperimentazione di una tavola di sviluppo professionale, fondata sulla valutazione del lavoratore in base al raggiungimento di competenze e risultati. Per quanto riguarda invece gli aumenti economici, le parti hanno concordato un incremento complessivo di 120 euro lordi mensili, corrisposto in quattro tranches da giugno 2013 a giugno 2015. Il Protocollo sulla qualificazione delle imprese esempio di regolamentazione del mercato
Un sistema di verifica della regolarità complessiva degli appalti e un attestato di qualità per quelle imprese che operano sul mercato nel rispetto di specifiche norme e attraverso determinati requisiti. Parte da questi presupposti la sigla del Protocollo sulla qualificazione delle imprese tra Assosistema, Femca Cisl, Filctem Cgil e UIltec Uil in occasione del rinnovo del CCNL del settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico. L’Associazione datoriale e i sindacati si sono trovati d’accordo sulla opportunità di individuare una vera e propria procedura che consenta alle imprese del settore – che effettuano, in regime di appalto, la sanificazione del tessile in favore di grandi committenze, quali case di cura, catene alberghiere, ristoranti – di ottenere un attestato di virtuosità. Nel dettaglio, il riconoscimento di azienda qualificata spetterà a quelle imprese che saranno ritenute, da un’apposita Commissione di verifica, in possesso di ben specifici requisiti di carattere normativo, tecnico e qualitativo. “In sostanza, riceveranno il “bollino blu” quelle imprese che: a) assumono prevalentemente a tempo indeterminato, b) osservano integralmente il CCNL di settore, c) si avvalgono delle procedura di certificazione per i propri contratti flessibili e per i contratti di appalto, d) rispettano le norme antinfortunistiche, e) sono in regola con i versamenti previdenziali, f) osservano le norme tecniche che garantiscono l’abbattimento della carica microbiologica per i dispositivi sanificati/sterilizzati (UNI EN 14065:2004)”, spiega Maximilien Eusepi, Presidente di Assosistema. Il tutto nell’ottica di una maggiore responsabilizzazione degli operatori che intervengono nella filiera produttiva. Una responsabilizzazione fortemente voluta dalle parti sociali, al punto da anticipare, attraverso la firma del protocollo, quanto il Legislatore aveva promesso di attuare ben quattro anni prima. E’ questo, infatti, il lasso di tempo ormai trascorso da quando è stata introdotta nel Testo Unico Salute e Sicurezza la norma che aveva individuato il settore della sanificazione del tessile come “pilota” per l’introduzione di un sistema di qualificazione (art. 27 del d.lgs. n. 81/2008). “Tuttavia, il sistema di qualificazione immaginato dal Legislatore è ancora teoria perché il DPR, che ne avrebbe dovuto dare attuazione, impantanato presso la Commissione Consultiva del Ministero del Lavoro, ancora non vede la luce. E così, all’inerzia delle istituzioni hanno posto rimedio le parti sociali, offrendo un bell’esempio di regolamentazione del mercato. Questa volta partendo dal basso, in virtù di un accordo tra associazione datoriale e sindacati”, continua Eusepi. Un accordo, quello sulla qualificazione delle imprese, che consente ai committenti di affidare in appalto le attività di sanificazione del tessile ad imprese che operano nel rispetto delle leggi a tutela del lavoro, con standard organizzativi e produttivi in linea con le norme di buona tecnica. Questo è il motivo per cui le parti sociali hanno concordemente ritenuto che la procedura di qualificazione fosse un sistema capace di preservare la regolarità dell’appalto, con ciò garantendo ai committenti un più favorevole regime di responsabilità per il caso di mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori impiegati nell’appalto (art. 4, comma 31 della L. n. 92/2012). “In sostanza, il protocollo offre un innovativo sistema di regolamentazione di quei mercati fortemente frammentati, rispetto ai quali, nella lunga filiera che passa dalla committenza all’appaltatore ed eventualmente al subappaltatore, si possono nascondere sacche di illegalità. Che danneggiano i lavoratori e le imprese sane. L’obiettivo del protocollo è, dunque, duplice: da un lato, accrescere la tutela dei lavoratori che operano nell’appalto e porre un robusto argine ai fenomeni di illegalità, concorrenza sleale fra imprese e lavoro sottocosto; dall’altro lato porre i committenti nella condizione di individuare, fra le tante aziende di sanificazione presenti sul mercato, quelle attente alla qualità della propria attività produttiva, in grado di garantire la sicurezza igienica dei prodotti trattati, ma anche di gestire correttamente i rapporti di lavoro e tutelare la sicurezza dei propri dipendenti”, conclude Eusepi.